Il riscatto protegge la nostra preziosa unità (Giov. 10:16)

Il riscatto protegge la nostra preziosa unità (Giov. 10:16)

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Gajus Glockentin

Stamattina analizzeremo insieme un argomento interessante, parleremo dell’unità. Questo perché spesso quando le persone usano l’espressione “gli altri” rivelano di avere dei pregiudizi. È un modo per distanziarsi dagli altri. Gesù invece, nelle parole che sono riportate in Giovanni 10:16, usa l’espressione “altre pecore” per parlare dell’unità. Leggiamola insieme, Giovanni 10:16. Gesù qui dice: “E ho altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo guidare, e loro ascolteranno la mia voce, e diventeranno un solo gregge con un solo pastore”. Quindi, gli unti e coloro che hanno la speranza di vivere per sempre sulla terra sono uniti. L’argomento di oggi è proprio questo, l’unità. L’unità e la Commemorazione. Prenderemo in esame queste domande: perché l’unità è così preziosa per ciascuno di noi? Quali sono i nemici che minacciano la nostra unità? E infine, in che modo assistere alla Commemorazione ci aiuta a mantenere la nostra unità? Perché l’unità è così preziosa per ciascuno di noi? Diamo molto valore all’armonia che c’è tra di noi grazie al fatto che seguiamo la guida di Dio. L’unità che regna nella congregazione e in tutta l’organizzazione di Geova ci fa sentire al sicuro e protetti. Ci dà grande conforto e ci incoraggia, perché ci permette di sentirci liberi di esprimerci e non abbiamo paura che qualcuno userà quello che diciamo per ferirci o danneggiarci. Nel 122º Salmo questa preziosa unità viene descritta attraverso un interessante esempio. Leggiamo insieme Salmo 122:3: “Gerusalemme è costruita come una città compatta e unita”. Le case dell’antica Gerusalemme erano costruite così vicine l’una all’altra da formare una città compatta e facile da difendere. Questo rendeva più semplice agli abitanti aiutarsi e proteggersi a vicenda. In altre parole, la nostra unità crea un ambiente che ci permette di essere felici e di servire al meglio Geova. Non è forse vero che è molto preziosa e ha un grande valore? Certo! E non la diamo per scontata. Purtroppo, comunque, questa preziosa unità è fragile. Perché? Perché è minacciata da alcuni nemici. Ma allora: quali sono questi nemici? Vediamo insieme la risposta. Il primo in assoluto è Satana. È stato capace di distruggere l’unità che esisteva tra gli esseri umani e Geova. E ancora oggi cerca di impedirci di servire Dio, sia come individui che come gruppo. Dato che i suoi attacchi diretti non hanno successo, allora prova ad attaccarci usando modi estremamente subdoli. Ad esempio, decenni fa ci fu un paese in cui la polizia segreta lanciò violenti attacchi a diversi fratelli con incarichi di responsabilità attraverso delle lettere contraffatte che li accusavano di essere ubriaconi, adulteri e traditori. In un altro paese, la polizia segreta creò delle copie falsificate della Torre di Guardia, cambiandogli i contenuti per diffondere le menzogne di Satana. Non c’è dubbio, Satana continuerà sicuramente a usare tattiche simili in futuro per distruggere la nostra preziosa unità. E oggi ha anche a disposizione i più moderni mezzi tecnologici. Il secondo nemico è il mondo. Noi viviamo nel mondo di Satana e quindi siamo per forza esposti al suo spirito. Si tratta di uno spirito indipendente, uno spirito che molto spesso promuove pratiche che sono immorali. Afferma che ognuno può fare ciò che vuole. E il concetto stesso di tolleranza è cambiato. Molte persone oggi credono che si è tolleranti nel vero senso della parola soltanto se si considera accettabile ogni comportamento. Quindi non basta più riconoscere che esistono diversi punti di vista su ciò che è giusto e sbagliato, ma molti pretendono che i punti di vista vengano considerati tutti giusti. Dato che viviamo in questo mondo, ci rendiamo conto di quanto è facile che il suo spirito metta in pericolo la nostra preziosa unità. Invece cosa possiamo dire del terzo nemico? Il nemico numero 3 siamo proprio noi. Ma com’è possibile? Come facciamo a essere noi a mettere in pericolo l’unità se la consideriamo così importante? È per colpa della nostra imperfezione, i nostri errori possono causare divisioni. Ad esempio, Geova ci ha creato con una straordinaria capacità, quella di prenderci cura di noi stessi. Il problema però è che abbiamo la tendenza a focalizzarci troppo su noi stessi. E così orgoglio ed egoismo possono mettere radice nel nostro cuore e minare la nostra unità. E questo ci porta a rispondere all’ultima domanda. In che modo essere presenti alla Commemorazione di quest’anno ci aiuterà a mantenere la nostra preziosa unità? Quando assistiamo alla Commemorazione dimostriamo certamente di sostenere fino in fondo i fratelli unti ancora in vita. L’unità fra gli unti e le altre pecore era stata predetta nella profezia riportata in Zaccaria capitolo 8. Mentre leggiamo Zaccaria 8:23, notate quanto sono vicini questi 2 gruppi. Zaccaria 8:23: “Questo è ciò che Geova degli eserciti dice: ‘In quei giorni dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni afferreranno, afferreranno saldamente un giudeo per la veste, e diranno: “Vogliamo venire con voi, perché abbiamo udito che Dio è con voi”’”. L’espressione “afferrare saldamente per la veste” e la frase “vogliamo venire con voi” sono chiari segni di unità. Chi fa parte delle altre pecore è estremamente orgoglioso di collaborare con gli unti, perché sa che Geova li benedice. Quindi, anche se nella nostra congregazione potrebbero non esserci fratelli unti, essendo presenti alla Commemorazione stiamo servendo “spalla a spalla” insieme a loro. Riflettere su queste cose ci rende ancora più determinati a non cedere a nessuna trappola di Satana. Ed ecco perché accettiamo solo il cibo che viene dall’organizzazione di Geova. Non ci interessano le storie sensazionalistiche che circolano su di noi sui media o sui social network. Abbiamo completa fiducia nel Corpo Direttivo guidato da Gesù e lo sosteniamo. Perché assistere alla Commemorazione ci aiuta a proteggere la nostra unità dallo “spirito del mondo”? Perché ci aiuta a concentrarci sul riscatto. Gesù morì per coloro che ripongono fede in lui e si sforzano di fare la volontà di Geova. Questo ci rende diversi da chi vive in modo da mettere se stesso sempre al primo posto. E non è forse vero che il riscatto pagato da Gesù ci aiuta a stabilire le giuste priorità? Noi mettiamo i nostri interessi e i nostri desideri in secondo piano e ci sottomettiamo alla volontà di Geova. È questa la nostra priorità ed è anche il segreto per mantenere la nostra unità. Inoltre, durante la Commemorazione ci concentriamo sulla principale qualità di Geova, l’amore. Spinto dall’amore, Geova provvide il sacrificio di riscatto. Spinto dall’amore, Gesù spianò la strada per il perdono dei nostri peccati. ‘L’amore è un legame che unisce perfettamente’, dice Colossesi 3:14. L’amore ha la capacità di creare unità. L’unità tra Geova e Gesù ne è il più grande esempio e noi vogliamo mantenere lo stesso tipo di unità oggi. Quindi dobbiamo lottare contro l’egoismo. Ad esempio, dimostriamo il nostro amore quando siamo generosi e diamo aiuto pratico. Quando non diffondiamo dicerie o pettegolezzi, ma ci difendiamo a vicenda. Facendo in questo modo, non permettiamo alle nostre imperfezioni di mettere a repentaglio la nostra unità. Per riassumere, la nostra unità è veramente speciale e preziosa e ci fa sentire protetti. Tutti noi abbiamo la responsabilità di difenderla a ogni costo dall’influenza di Satana, del mondo e della nostra stessa imperfezione. Assistere alla Commemorazione ci darà la speciale opportunità di dimostrare che abbiamo piena fiducia negli unti rimasti sulla terra e che li sosteniamo. Saremo ancora più motivati a continuare a sottometterci alla volontà di Geova e a imitare il suo amore e quello di Gesù.

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