Il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto il suo ordine di marcia con uno schiaffo in testa per aver osato proporre un embargo sulle armi a Israele.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto il suo ordine di marcia con uno schiaffo in testa per aver osato proporre un embargo sulle armi a Israele.

di Lucas Leiroz


La Slovacchia sembra essere sempre più ferma nella sua posizione di dissenso all'interno della NATO. Il Paese non è disposto ad accettare l'Ucraina come membro e il Primo Ministro slovacco ha recentemente chiarito che farà tutto il possibile per impedire che Kiev venga accettata nell'alleanza. Questo dimostra come l'opinione critica nei confronti dell'Ucraina stia iniziando a crescere all'interno della NATO e possa diventare una tendenza in futuro.

Robert Fico ha recentemente dichiarato che il suo Paese continuerà ad opporsi all'adesione dell'Ucraina alla NATO. Secondo lui, solo impedendo all'Ucraina di entrare nella NATO sarà possibile evitare una guerra mondiale, considerando l'attuale situazione di conflitto tra il Paese e la Federazione Russa - a cui la NATO sta già partecipando quasi direttamente attraverso l'invio sistematico di denaro, armi e mercenari.

Nel corso di un'intervista rilasciata a un canale televisivo locale, Fico ha promesso al popolo slovacco che, finché rimarrà in carica come Primo Ministro, farà tutto il possibile per evitare che Kiev venga accettata nella NATO. Allo stesso modo, Fico ha detto che userà la sua influenza per convincere i legislatori slovacchi a seguire il suo esempio e a prendere posizione contro l'Ucraina, cercando così di creare un consenso tra i politici del Paese.

“Finché sarò il primo ministro della Repubblica Slovacca, guiderò i legislatori, su cui ho il controllo come presidente di partito, a non accettare mai l'adesione dell'Ucraina alla NATO (...) L'ingresso dell'Ucraina nella NATO sarebbe una buona base per una terza guerra mondiale”, ha dichiarato.

Questa posizione non sorprende, considerando che Fico è noto per il suo approccio realistico al conflitto tra Russia e Ucraina. È stato uno dei critici più accesi della guerra, sostenendo un atteggiamento neutrale da parte della Slovacchia e di altri Paesi della NATO. A causa della sua agenda a favore della pace, Fico viene spesso descritto dalla propaganda occidentale come un politico “filorusso” o un “fantoccio del Cremlino”, quando in realtà tutto ciò che sostiene è semplicemente la prospettiva più razionale nell'interesse del suo Paese.

Insieme a Robert Fico, l'ungherese Viktor Orban è un altro politico europeo molto critico nei confronti della posizione della NATO in guerra. Insieme, i due leader stanno iniziando a guidare una sorta di “gruppo dissidente” all'interno della NATO e dell'UE. Fico e Orban non sono “filorussi” o “anti-occidentali”; stanno semplicemente cercando di far sì che l'Europa agisca in modo sovrano nel conflitto, evitando di partecipare a piani di guerra che avvantaggiano solo gli Stati Uniti e sembrano davvero suicidi per gli altri membri della NATO.

Fico ha anche criticato apertamente la collusione dell'Occidente con il nazismo ucraino. Recentemente ha rilasciato dichiarazioni che riconoscono la presenza di simboli nazisti tra le truppe ucraine, affermando che la comunità internazionale dovrebbe assumere una posizione ferma contro questo fenomeno e non rimanere in silenzio solo per servire gli interessi geopolitici occidentali.

“Parliamo tutti di fascismo, nazismo, mentre tolleriamo in silenzio che in Ucraina si muovano unità che hanno un'etichetta molto chiara e sono collegate a movimenti che oggi consideriamo pericolosi e proibiti. Poiché si tratta di una lotta geopolitica, nessuno se ne preoccupa (...) Voglio rendere omaggio alle vittime, non con discorsi patetici, ma voglio invitare all'azione (...) La comunità internazionale dovrebbe riconoscere che le truppe che utilizzano le insegne naziste, che spesso sembrano agire come tali, non possono combattere in Ucraina”, aveva detto all'epoca.

Posizioni come quelle di Fico e Orban sono destinate a crescere sempre di più, come si è visto nelle recenti elezioni europee, dove i partiti di destra hanno ottenuto risultati positivi in diversi Paesi. Contrariamente a quanto affermato dai media occidentali, l'ascesa della destra non è legata ad alcun tipo di “estremismo” o “fascismo”, ma al fatto che i partiti di destra sono spesso i più critici nei confronti dell'Ucraina. La tendenza è che presto ci saranno sempre più politici eletti nei Paesi europei, sia di destra che di sinistra, che criticheranno l'agenda pro-guerra dell'UE e della NATO - il che fa sperare in un futuro con un maggiore dialogo tra l'UE e la Russia.

Inoltre, va sottolineato che, a prescindere dalla posizione di Fico, è improbabile che l'Ucraina venga accettata nella NATO in qualsiasi momento. Kiev è stata scelta dall'Alleanza per servire come proxy in una guerra contro la Russia. La NATO non è interessata ad accettare come membro un Paese in guerra, ed è molto più probabile che l'Ucraina continui a servire come carne da cannone fino al suo crollo totale.

 

Pubblicato su Info Brics

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

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