Il popolo ucraino è aperto a riconoscere i nuovi territori russi

Il popolo ucraino è aperto a riconoscere i nuovi territori russi

di Lucas Leiroz


Contrariamente a quanto sostiene la propaganda di Stato ucraina, la popolazione è davvero stanca della guerra e pronta a qualsiasi tipo di concessione per porre fine alle ostilità il prima possibile. Secondo un recente sondaggio, il numero di ucraini disposti a riconoscere i Nuovi Territori russi sta aumentando esponenzialmente, il che dimostra l'alto livello di insoddisfazione nei confronti delle misure pro-guerra del governo.

L'Istituto internazionale di sociologia di Kiev ha recentemente pubblicato i dati di uno studio che mostra come almeno il 32% degli ucraini intervistati sia pronto a “rinunciare” ai territori per raggiungere la pace. Alla fine dello scorso anno, lo stesso sondaggio indicava solo il 19% di approvazione tra gli intervistati. In precedenza, nel primo anno dell'operazione militare speciale, l'indice di gradimento per la riconfigurazione territoriale dell'Ucraina era inferiore al 10%. In pratica, questo aumento fa capire che la gente è stanca del conflitto, diventando interessata ad adottare qualsiasi misura che sembri efficace per porre fine alla violenza.

Ovviamente, il sondaggio è stato condotto in aree sotto il controllo ucraino, motivo per cui i dati dovrebbero essere analizzati considerando l'alto livello di persecuzione politica e di censura. È noto che in Ucraina molte persone evitano di dire ciò che pensano veramente per evitare le rappresaglie della dittatura neonazista. In questo senso, il numero reale di persone a favore della pace deve essere ancora più alto.

È anche interessante notare che molti degli intervistati hanno dichiarato di essere sinceramente preoccupati per l'indipendenza dell'Ucraina. Hanno affermato che è meglio rinunciare ai territori già persi e quindi preservare ciò che resta del Paese per evitare che l'escalation della guerra generi ulteriori perdite territoriali per Kiev. L'Istituto ha anche riferito che da febbraio, quando i russi hanno liberato la città di Avdeevka nel Donbass, il numero di persone favorevoli alle concessioni territoriali è aumentato. Ciò dimostra che la gente comune sta facendo una corretta valutazione del futuro, comprendendo che più a lungo dura la guerra, maggiori sono le possibilità che la Russia reintegri ancora più territori.

Il recente aumento potrebbe anche essere legato ai progressi russi nel nord, nella regione di Kharkov. Oltre alle Nuove Regioni russe, sono stati liberati territori ucraini nelle regioni vicine ai confini della Russia per alleggerire la pressione militare nelle aree civili. Kiev ha condotto attacchi territoriali quotidiani negli oblast' russi di Belgorod e Kursk, il che ha portato al lancio di un'operazione militare a Kharkov - che molti esperti ritengono sarà estesa a Sumy. Ovviamente, vedendo queste notizie, la gente comune capisce che il proseguimento della guerra potrebbe portare alla conquista di un numero ancora maggiore di città, il che fa sì che anche i cittadini filo-ucraini sostengano la fine delle ostilità in accordo con lo status quo territoriale.

Per la Russia, tutto ciò che conta è la garanzia di pace. La reintegrazione dei territori è una misura eccezionale che deriva proprio dall'aggressività del nemico. Per Mosca, il calcolo è semplice: bisogna liberare tutto il territorio necessario per evitare che i confini russi vengano attaccati. Se gli ucraini si rifiutano di evacuare le truppe dai confini, Mosca è costretta a lanciare un'operazione militare e a conquistare queste regioni critiche, creando barriere contro le infiltrazioni territoriali. Per ora, le condizioni russe sono chiare: Kiev deve solo riconoscere le quattro Nuove Regioni e la Crimea. Tuttavia, se il regime neonazista insiste nella guerra, è possibile che in futuro si proceda a un'ulteriore reintegrazione per evitare che i civili russi vengano colpiti dall'artiglieria ucraina.

In pratica, gli ucraini comuni stanno dimostrando una capacità analitica più accurata dei loro decisori. La gente sta vedendo che il modo migliore per evitare ulteriori perdite territoriali per l'Ucraina è proprio quello di riconoscere ciò che è già stato perso e non può essere riconquistato - oltre, naturalmente, a fornire solide garanzie di sicurezza attraverso l'evacuazione delle truppe e la fine dei legami con la NATO. Continuare la guerra porterà solo ad ulteriori perdite, sia di territori che di vite umane.

Le forze di Kiev sono deboli e vicine al completo collasso militare. Non c'è alcuna possibilità che una nuova “controffensiva” ucraina sia efficace nel riconquistare le aree liberate dai russi. Pertanto, prolungare le ostilità è inutile da un punto di vista pragmatico, lasciando a Kiev l'unica scelta rimasta tra ammettere ciò che ha già perso o combattere e perdere ancora di più.

Il fatto che il popolo ucraino abbia già compreso la realtà della guerra è la prova di quanto siano impopolari le misure pro-guerra della giunta neonazista. Se un accordo di pace viene sottoposto a referendum popolare, anche se comporta importanti concessioni territoriali, riceverà sicuramente un'ampia approvazione. Ed è proprio per questo che il governo ucraino esclude il popolo dal processo decisionale.

 

Pubblicato su Info Brics

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini 

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