“Il mio individualismo iconoclasta”

“Il mio individualismo iconoclasta”


Storia, materialismo, monismo, positivismo e tutti gli "ismi" di questo mondo sono vecchi attrezzi arrugginiti di cui non ho bisogno nè più m'interessano. Il mio principio è la vita, la mia fine è la morte. Vorrei vivere intensamente la mia vita per abbracciarla tragicamente. Stai aspettando la rivoluzione? La mia è cominciata tanto tempo fa! Quando sarai pronto (Dio, che attesa infinita!) farò volentieri un po' di strada con te. Ma quando ti fermerai, io continuerò la mia avanzata folle e trionfante verso la grande sublime conquista del nulla!

Qualsiasi società che edificherete avrà i suoi limiti. E fuori dai limiti di qualsiasi società vagheranno gli irregolari vagabondi eroici, con i loro pensieri selvaggi & vergini, quelli che non riescono a vivere senza programmare sempre nuove spaventose fiammate di rivolta!

Io sarò in mezzo a loro!

E dopo di me, come prima di me, ci sarà chi dirà ai compari: "Rivolgetevi a voi stessi invece che ai vostri dèi o idoli. Trovate quel che in voi stessi si nasconde, portatelo alla luce, mostratevi". Perchè ogni persona che indagando la propria interiorità estrae ciò che vi era misteriosamente nascosto è un ombra che eclissa qualsiasi forma di società che possa esistere sotto il sole! Tutte le società tremano quando l'aristocrazia sprezzante dei barboni, degli inaccessibili, degli unici, dei signori dell'ideale e dei conquistatori del nulla avanza risoluta.

Allora fatevi avanti, iconoclasti!

"Già il cielo minaccioso si fa buio, e silente!"

Renzo Novatore, Arcola, gennaio 1920


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