Il ministro della transizione ecologia e la depopolazione...

Il ministro della transizione ecologia e la depopolazione...

Marcello Pamio

Mario Draghi lo ha chiamato al telefono e dopo poche ore Roberto Cingolani ha giurato al Quirinale. Gli è stato affidato uno dei pilastri del Recovery Plan: il Ministero per la Transizione ecologica! Quindi guiderà uno dei dicasteri chiave (voluto dal Movimento 5 stelle), quello che riceverà più soldi in assoluto: quasi 70 miliardi di euro per rendere migliore l’ambiente. Tutto stupendo sembrerebbe, ma è proprio così?...

Non proprio, visto che nel “Piano nazionale energia e clima” è prevista una corsia preferenziale per i «nuovi impianti per la produzione di energia e vettori energetici da fonti rinnovabili, residui e rifiuti». Molto interessanti le due ultime paroline (“residui e rifiuti”) perché in questo campo rientrerebbero gli inceneritori, detti anche “cancro-generatori”!
Ma per comprendere la grande insidia è necessario conoscere meglio Cingolani…

Chi è Roberto Cingolani
Laurea in fisica e vari master in giro per il mondo. E’ il capo del reparto tecnologico di Leonardo, la società che si occupa di difesa e aerospazio, e ha fatto parte della task force di Vittorio Colao (ora purtroppo ministro all’innovazione tecnologica).
La cosa che inquieta gli animi è che Cingolani è uno dei massimi esperti di nanotecnologie, robotica e AI, ossia intelligenza artificiale! Che c’azzeccano la nano-robotica e l’intelligenza artificiale con la transizione ecologica? Qual è il motivo per cui hanno messo a capo del ministero uno scienziato con un simile curriculum? Semplicissimo: l’ecologia è la scusante, il cavallo di Troia che servirà a far transitare l’Italia nel mare della digitalizzazione, elettrificazione e magnetizzazione. Operazione congiunta con il compagno di merende, l’ex amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao (scelto sempre dal gesuita Draghi), che guiderà - non a caso - la transizione digitale (5G)

Il problema è la sovrappopolazione
Entriamo meglio nel pensiero del visionario Cingolani, e per farlo basta vedere il video del suo intervento al “Festival della Comunicazione” di Camogli nel 2018.

«Noi siamo diventati un problema. Abbiamo delle proiezioni che ci portano attorno ai 10 miliardi di abitanti nei prossimi decenni. La specie umana è l’unica specie che modifica il proprio ecosistema, tutte le altre si adattano. Quant’è il numero di umani che il pianeta può sostenere senza troppo impatto? Diciamo che 3 miliardi è la soglia».

Quindi per l’attuale ministro della repubblica italiana il pianeta Terra è abitato da troppe persone, definiti nella conferenza non a caso «parassiti». Se 3 miliardi di persone è la soglia massima, significa che attualmente ci sono circa 4 miliardi di esseri in surplus. Quindi qual è la soluzione?
Agghiacciante è infine il discorso sull’Intelligenza Artificiale, dove i robot saranno una «nuova specie» con cui dovremo convivere in futuro...
Eccola qua la transizione tanto voluta dal Movimento 5 stelle: transitare verso il transumanesimo, detto anche periodo dell'antiumano!


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