Il matrimonio: un legame da rafforzare
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Mi chiamo Kiara e questo è mio marito Shaan. Nostro figlio Akil si è da poco trasferito in una congregazione dove c’era più bisogno. Quando lui era a casa, c’era una bella atmosfera. Mi manca la sua allegria. Ora è tutto così silenzioso. Ma soprattutto sento che io e mio marito ci stiamo allontanando. Ho provato a parlargliene. Ma non è andata bene. Da quando Akil se n’è andato tra me e Kiara c’è qualcosa che non va. È sempre così seria. Vorrei vederla più serena e sorridente, come quando c’era Akil. Per quanto mi sia difficile ammetterlo, sento che ci stiamo allontanando.Speriamo che venga in Sala, Akil. Anche Akil l’ha notato. Comunque posso chiedervi una cosa? Ma siete sicuri che va tutto bene? Perché mi pare di no. Ma sì, certo che va tutto bene, stiamo benissimo, è tutto ok, vero? Sì, è tutto ok, certo. Va tutto bene. Il problema era evidente. Ma noi non volevamo vederlo e così facendo ci prendevamo solo in giro. E per la prima volta abbiamo parlato onestamente di come ci sentivamo. Sapevamo di trovarci in una situazione pericolosa. Dovevamo fare qualcosa, e subito. Abbiamo letto insieme Romani 12:10: Abbiamo ripensato ad Abraamo e Sara. Non erano perfetti, ma si impegnarono nel mostrarsi onore a vicenda. Infatti si ascoltavano e si l’uno dell’altra. Ho detto a Kiara: “So che posso essere un marito migliore”. E lo volevo davvero, perché la amo moltissimo. E io ho detto a Shaan: “Proviamo tutti e due a fare meglio”. E ci abbiamo provato davvero. Qualche mese dopo abbiamo deciso di fare i pionieri insieme. E così abbiamo scoperto che avevamo molte cose di cui parlare. Mi sembrava di scoprire un lato di Kiara che non avevo ma conosciuto. Il nostro matrimonio non è perfetto, come non lo era quello di Abraamo e Sara. Ci saranno ancora momenti difficili. Ma impegnandoci per mettere in pratica i princìpi biblici abbiamo superato questo brutto periodo e ora siamo ancora più uniti.