Botros 1 - Il bene comune

Botros 1 - Il bene comune

Angelins

La logica del NOI

... per costruire il bene comune


Cosa è il Bene Comune?

Sembra che tutti posseggano una definizione che offrono con facilità  e con la convinzione di sapere chiaramente di cosa si stia parlando. Nella pratica, però ci si dimentica di questo concetto oppure si applica a convenienza.

Quando riguarda gli altri se ne riconosce la validità e la necessaria applicazione; quando riguarda noi, spesso ci lasciamo sopraffare dall’interesse e il bene comune rimane teoria bellissima ma non applicabile. Cerchiamo di chiarirci le idee.

Un video sul bene comune

Il bene comune, scriveva Rodotà, è il contrario del bene privato: è tutto quello che non appartiene a nessuno e nello stesso tempo, appartiene a tutti, nel senso che tutti ne possono usufruire ma nessuno puo pretenderne l’esclusività.

E’ vero che il bene comune include i beni come acqua, aria, mare, biodiversita, ecosistemi, risorse non riproducibili, universo stellare, tutto quanto è in ogni paese costruito con risorse pubbliche.

Che cos'è il bene comune

Tutte le strutture pubbliche (vie, ponti, parchi, musei, scuole, edifici pubblici, ospedali e così via, sono beni che appartengono alla comunità.

Ma il bene comune abbraccia anche cultura, conoscenze, regole, istituzioni, enti pubblici, capitali sociali, politica, amministrazione, servizi statali e comunali: tutto è patrimonio comune che va gestito con saggezza e lungimiranza, senza sprechi, senza ingiustizie, senza preferenze.

E’ ormai opinione comune che non si tratta solo di riconoscere la legittimità dell’appartenenza del bene comune: si parla, infatti, di attivare un nuovo rapporto tra mondo delle persone e mondo dei beni, da tempo purtroppo succube della logica del mercato.

Ora l’attenzione non è più riservata solo al soggetto proprietario, ma soprattutto alla funzione che un bene deve svolgere nella società.

“Partendo da questa premessa, si è data una prima definizione dei beni comuni:
sono quelli funzionali all’ esercizio di diritti fondamentali e al libero sviluppo della
personalità, che devono essere salvaguardati sottraendoli alla logica distruttiva del breve periodo, proiettando la loro tutela nel mondo più lontano, abitato dalle generazioni future. (Stefano Rodotà).

Tutto viene a far parte di quell’ecologia integrale di cui parla Papa Francesco in Laudato si’.

Video sull'enciclica di Papa Francesco

Il Bene comune abbraccia ogni cosa: la distribuzione dei beni, come la difesa dell’ambiente, la giustizia sociale, che deve considerare tutti uguali, tutti sulla stessa linea di partenza, tutti aventi diritto al bene comune.

Si tratta di riconoscere a tutti pari dignita: l’uomo deve essere posto al centro del bene e non l’interesse personale, tantomeno l’interesse economico di pochi e delle multinazionali. Chiaramente tutto questo presuppone un’educazione continua
dell’uomo a sviluppare il pensiero fondante, che condiziona tutte le altre decisioni importanti della vita morale e di conseguenza lo stile di vita di una persona.

Se nell’essere umano si coltiva e si sviluppa l’opzione per il rispetto dell’altro, tutte le sue scelte e le azioni tendono a non perdere di vista il pensiero fondante.

Anche nelle difficoltà, anche se costa sofferenza e rinuncia, il pensiero fondante conduce a riconoscere che tutto cio che è per il bene individuale, non puo essere bene comune.

Non solo: la scelta di utilizzare un bene comune per i propri interessi a danno dell’altro, si rivelerà presto una scelta gravemente errata, perchè romperà l’equilibrio e l’armonia del vivere comune.

E concorrerà a creare un clima di sfiducia e di corsa all’accaparramento di ciò che spetta ad altri o a tutti.

Altri, per imitazione o ripicca o vendetta, decideranno che è giusto sfruttare il bene pubblico per se stesso e che si possono scavalcare i diritti degli altri.

Ingiustizia, soprusi, malcostume dilagheranno e ci troveremmo a vivere, come nella società attuale, dislivelli enormi di ricchezze, di giustizia sociale, di progresso, tutto ciò che nega i diritti fondamentali dell’uomo. Il bene comune non sarà mai realizzato se non passeremo dalla logica dell’io, a quella del Noi.

“Oggi la maggior parte dei beni dai quali dipende la fèlicità individuale sono Beni Pubblici e Beni Comuni: lavoro, clima, ambiente, pace, fratellanza, accoglienza, amore, e molto meno da macchina, tv, divano, telefonino, vestiti griffati e quant’altro la pubblicità ci vende come surrogato della felicità.
Cio che chiamiamo felicità dipende, quindi, poco da noi e moltissimo dagli altri.
E ritorniamo al concetto di fratellanza.
Il bene comune, come la felicità pubblica, si raggiunge con la redistribuzione equa e l’utilizzo equo delle risorse, naturali ed economiche.
Per condividere un bene comune finalizzato alla felicità pubblica, tra le persone deve scattare una logica diversa che qualcuno chiama la “logica del noi” o più semplicemente fratellanza, così da far diventare quel bene di nessuno un bene di tutti“. (Claudio Caldarèlli).

Ma si è sempre fatto così, si dice.
E’ vero: la mentalità andante ha sempre calpestato il concetto di bene comune procurando danni immani all’umanità, ma ciò non significa che non si possa cambiare.

Cosa sono i beni comuni

Se vogliamo migliorare la società, la nostra epoca, il nostro futuro, dobbiamo assumere la responsabilità di realizzare il bene comune.

Se si uniscono le forze verso lo stesso obiettivo, raggiungeremo lo scopo con risultati positivi per il singolo e per la comunità.

Finoa a quando non capiremo e accetteremo questa realtà, niente cambierà.








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