"Il Vangelo della Famiglia: Gioia per il Mondo". Proposta catechetico-musicale. IL GRANDE SOGNO PER TUTTI.

"Il Vangelo della Famiglia: Gioia per il Mondo". Proposta catechetico-musicale. IL GRANDE SOGNO PER TUTTI.

Chiara Pozzoli

Il Grande Sogno per Tutti

E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte (Lc 2,47)

L'importanza del Discernimento

Anche le situazioni più disperate possono cambiare. È questa la fiducia che la fede ci invita ad avere verso ogni persona. Il motore del cambiamento è il discernimento indispensabile per trovare la propria strada come accade alla protagonista del brano di Massenet.

Guida all'ascolto dell'opera musicale

Il bellissimo brano della meditazione per violino e orchestra tratto dall'opera Thaïs (1894) di Jules Massenet (1842-1912) è un' illustrazione musicale della possibilità e potenza del discernimento e della conversione. La bella Thaïs, protagonista dell'omonimo romanzo di Anatole France da cui è tratto il libretto dell'opera, dopo aver incontrato il monaco Athanael, sta decidendo di cambiare vita: da cortigiana a sposa del Signore. La musica rende il travaglio e il tumulto che sta avvenendo nel suo cuore, tra i legami che ancora la tengono legata al passato, alle paure di abbandonarlo, ma anche al fascino mite ma deciso della nuova vita, che sente più confacente alla sua umanità. Notte di travaglio e di nuova nascita come quella di Giacobbe al guado dello Iabbok (Gn 32,23-33), o dello stesso Gesù nell'orto degli ulivi (Lc 22,39-46). Queste notti sono il paradigma dell'itinerario di tutti i convertiti passati e futuri, indice della speranza che per tutti è possibile, non senza una guida, riconoscere la presenza dello Spirito operante nella propria vita. Alle persone in cammino, quindi in definitiva a tutti, non si possono applicare solo norme universali, pur buone in sé, ma occorre accompagnarle nella progressiva e a volte dolorosa esperienza della conversione. La via per far questo è il discernimento come ricorda efficacemente AL 304.

La buona notizia

In uno degli ultimi numeri citati della lettera apostolica, si sottolinea con forza che il matrimonio cristiano e quindi “la decisione di sposarsi e di formare una famiglia dev’essere frutto di un discernimento vocazionale” (AL 72). Del discernimento si parla in molti luoghi della lettera (in particolare nel cap. VIII), una sorta di leit motiv accanto a quello della misericordia. Il discernimento fa riferimento all'opera dello Spirito, alla sua presenza, al riconoscere i segni e il linguaggio con cui parla al cuore di ogni uomo. È una dinamica che coinvolge la mente e il cuore, i pensieri e gli affetti. Radicata nell'esperienza biblica, sviluppata nella storia della spiritualità ecclesiale è una pratica andata perduta negli ultimi secoli. Da qui la fatica e il disorientamento che crea in molti, che al suo posto preferiscono le solide certezze che derivano dall' applicazione notarile della legge. Dietro alle resistenze della sua applicazione, c'è in fondo la sfiducia che Dio possa realmente parlare al cuore di ogni uomo, illuminandone e guidandone le scelte verso il bene.


Fonte: www.laityfamilylife.va

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