Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha tenuto un incontro con i vertici del Ministero degli Affari Esteri russo (14 giugno 2024)

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha tenuto un incontro con i vertici del Ministero degli Affari Esteri russo (14 giugno 2024)

Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana

💬Sergey Lavrov: Signor Presidente, [...] A nome di tutti noi, mi permetta di darLe il benvenuto a questo nuovo incontro. [...] Sono certo che l’incontro di oggi ci permetterà di definire in maniera più concreta le varie direzioni verso le quali è orientato il nostro impegno pratico sulla scena internazionale.

💬Vladimir Putin: [...] Ritengo che sia importante esprimere una valutazione in merito alla situazione attuale, sia per quanto riguarda gli affari globali che quelli regionali; e ritengo importante anche stabilire quali debbano essere, di conseguenza, i compiti del Dicastero degli Affari Esteri.

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⚡️Oggi avanziamo nuovamente una proposta di pace reale e concreta.

Se anche stavolta, come già in precedenza, da Kiev e dalle capitali occidentali dovesse giungere un rifiuto a tale proposta, dopotutto sarà affar loro; saranno loro a doversi fare carico della responsabilità politica e morale del non aver posto fine a questo spargimento di sangue. [...]

❗️Non appena da Kiev accetteranno che gli eventi facciano il loro corso per come proposto da noi oggi, non appena acconsentiranno al ritiro completo delle loro truppe dai territori della Repubblica popolare di Donetsk, della Repubblica Popolare di Lugansk e dalle regioni di Zaporozhye e di Kherson, quando daranno effettivamente inizio a tale processo [di smobilitazione], noi saremo pronti ad avviare immediatamente i negoziati, senza alcun indugio.

La nostra posizione, sulla quale non transigiamo, è la seguente:

• L’Ucraina deve avere status di Paese neutrale, non allineato e denuclearizzato;

• L’Ucraina deve essere demilitarizzata e denazificata [...].

Ovviamente, i diritti, le libertà e gli interessi dei cittadini russofoni residenti in Ucraina dovranno essere pienamente garantiti, e le nuove realtà territoriali dovranno essere riconosciute; la Crimea, Sebastopoli, la Repubblica popolare di Donetsk, la Repubblica Popolare di Lugansk, così come le regioni di Zaporozhye e di Kherson dovranno essere riconosciute come soggetti territoriali della Federazione Russa.

In seguito, tali imprescindibili disposizioni dovranno essere ufficializzate nella forma di accordi internazionali fondamentali. Naturalmente, questo presupporrà altresì il ritiro di tutte le sanzioni occidentali imposte alla Russia.

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💬Già nel maggio del 2014, la Corte Costituzionale dell’Ucraina emetteva una sentenza nella quale si stabiliva che “Il Presidente viene eletto per un mandato di 5 anni, indipendentemente dal fatto che egli venga eletto nel corso di elezioni ordinarie o anticipate”. Inoltre, la Corte Costituzionale dell’Ucraina sottolineava che “nel profilo costituzionale del Presidente non è contemplata alcuna norma che possa prevedere l’attribuzione di un mandato la cui durata non sia quella di 5 anni”.

Cosa significa tutto ciò, se lo si applica alla situazione attuale? Significa che il mandato presidenziale del già eletto Capo dell’Ucraina è ormai scaduto, assieme alla sua legittimità; una legittimità che nessun tipo di stratagemma potrà ripristinare.

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