Il Giorno della Memoria e del Dolore

Il Giorno della Memoria e del Dolore

Ambasciata della Russia in Italia

Il 22 giugno in Russia si celebra il Giorno della Memoria e del Dolore.

All’alba del 22 giugno 1941, le forze di aviazione nemiche lanciarono dei massicci attacchi su aeroporti, stazioni ferroviarie, basi navali sovietiche, punti di stazionamento permanente delle truppe e su diversi centri abitati lungo tutto il confine occidentale del Paese, ma spingendosi anche verso l’interno, fino a distanze di 250 o 300 chilometri dal confine.

 

Fu così che ebbe inizio una delle pagine più tragiche della storia del nostro Paese: la Grande Guerra Patriottica.

 

Hitler contava di poter fare affidamento sulla strategia della “guerra lampo”. L’Operazione “Barbarossa” prevedeva di infliggere una devastante sconfitta all’Armata Rossa e di ottenere la disfatta dell’Unione Sovietica nel giro di pochi mesi proprio mediante la tattica, fin ad allora ritenuta infallibile, della blitzkrieg.

 

A fare fronte comune contro l’URSS al fianco della Germania giunsero la Romania e l’Italia, alle quali dopo qualche giorno si unirono anche la Slovacchia, la Finlandia e altri Paesi. La forza industriale di quasi tutta l’Europa continentale era schierata dalla parte degli aggressori.

 

Eppure, grazie alla strenua resistenza messa in atto dall’Armata Rossa e agli sforzi di tutto il popolo sovietico, i piani orditi dal Terzo Reich non ebbero modo di realizzarsi.

 

🎙️Dell’attacco da parte della Germania e dell’inizio del conflitto fu dato annuncio via radio. A mezzogiorno del 22 giugno del 1941, il Commissario del Popolo per gli Affari Esteri dell’URSS, Vjačeslav Molotov, si rivolse ai cittadini sovietici e pronunciò una frase che entrò nella storia:

 

“La nostra è una causa giusta. Il nemico sarà distrutto. La Vittoria sarà nostra!”

 

La Grande Guerra Patriottica si protrasse per 1418 giorni e altrettante notti, e si concluse il 9 maggio del 1945 con la Vittoria dell’Unione Sovietica e la completa disfatta dei Paesi del blocco nazista.

 

❗️In termini di vite umane, le perdite subite dall’URSS arrivarono addirittura al 40% del totale delle vittime del Secondo Conflitto Mondiale: 26 milioni e 600 mila morti. Di questi, furono più di 8 milioni e 700 mila coloro che persero la vita sul campo di battaglia. Furono poi 7 milioni e 420 mila le persone trucidate senza pietà dai nazisti nei territori occupati, mentre più di 4 milioni e 100 mila persone perirono di stenti a causa delle tremende condizioni in cui si trovarono a dover vivere durante l’occupazione. E furono 5 milioni e 270 mila le persone deportate in Germania o nei Paesi limitrofi, anch’essi all’epoca sotto l’occupazione tedesca, e costrette ai lavori forzati.

 

· Dal 2009, in questa giornata si svolge un’iniziativa che coinvolge l’intera nazione ed è chiamata “Candela della Memoria”: in tutta la Russia vengono accese candele che, nel silenzio della notte, risplendono in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita durante la Grande Guerra Patriottica per difendere la pace nel nostro Paese.

 

· Dal 2020, il 22 giugno di ogni anno, alle 12.15 di Mosca, in tutto il Paese si osserva un minuto di silenzio. La scelta dell’orario non è casuale: fu esattamente 15 minuti dopo mezzogiorno che venne trasmesso il messaggio nel quale il Governo sovietico informava i suoi cittadini dell’attacco tedesco in corso ai danni dell’Unione Sovietica.


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