Il 9 maggio si è svolta la solenne cerimonia in onore dei partigiani italiani e sovietici caduti nella Seconda Guerra Mondiale

Il 9 maggio si è svolta la solenne cerimonia in onore dei partigiani italiani e sovietici caduti nella Seconda Guerra Mondiale

Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana

Il 9 maggio 2023, al cimitero comunale di Palestrina, vicino a Roma, in occasione del 78esimo anniversario della Vittoria sovietica sul nazismo, secondo la cerimonia tradizionale, corone di fiori sono state deposte sul luogo in cui riposano i cittadini sovietici che hanno preso parte al movimento italiano della Resistenza. Riposano qui per sempre i soldati e partigiani dell’Armata Rossa Nikolaj Dem’jačenko, Anatolij Kurepin e Vasilij Skorochodov, caduti durante uno scontro a fuoco con i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Alla cerimonia hanno preso parte Mikhail Rossiyskiy, Incaricato d’Affari ad interim dell’Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana, i rappresentanti delle Forze Armate russe, i diplomatici e i dipendenti delle rappresentanze russe in Italia, gli allievi della Scuola Media Superiore dell’Ambasciata russa in Italia, i rappresentanti delle autorità locali e cittadini italiani.

Nel corso del suo intervento il Prof. Rossiyskiy ha dichiarato:

"Oggi è una grande festa, il Giorno della Vittoria. Commemoriamo l’eroica impresa dei nostri nonni e dei nostri padri, dei soldati e dei comandanti dell’Armata Rossa e della Flotta sovietica, dei combattenti della Resistenza europea, italiana in particolare, il cui eroico sacrificio ha garantito all’Europa decenni di pacifica esistenza. In occasione di questa data memorabile, merita a mio avviso riflettere ancora una volta sulla natura del Male che era stato sconfitto nel 1945.

Si era trattato, infatti, di un effettivo tentativo di dividere l’umanità in due razze: quella degli schiavi e quella dei padroni. Senza dimenticare che, come noto, interi gruppi etnici della popolazione mondiale, ritenuti «nocivi», erano stati destinati all’annientamento.

I nostri nonni e i nostri padri hanno risolutamente rifiutato questa visione del mondo futuro, siglando il proprio rifiuto sulle pareti del Reichstag sconfitto.

Purtroppo, la cronaca degli eventi internazionali ci indica, a quanto pare, che l’epoca della quiete si avvia alla conclusione e che il nostro ben noto nemico ha di nuovo rialzato la testa.

Poco importa che gli Hitler e gli altri dittatori un tempo si manifestassero in veste individuale e che oggi, invece, i loro eredi si nascondano dietro formazioni collettive spersonalizzate. Noi riconosciamo ugualmente la fisionomia del nemico che credevamo sconfitto per sempre: la ritroviamo nella barbarie con cui vengono trattati i prigionieri russi e nelle discriminazioni nei confronti di chi rappresenta la lingua e la cultura russa; la ritroviamo nei tentativi di sopprimere la cultura russa, nella smisurata messa di menzogne quotidiane con cui i mezzi d’informazione occidentali infangano il nostro Paese.

Stando a questi fatti, la memoria dell’eroica impresa del 1945 ci infonde la speranza che l’esito dell’attuale scontro sia lo stesso di allora. In questo contesto, non posso non menzionare il valore dell’Esercito Russo che si dimostra oggi degno dell’eroismo dei nostri predecessori. Come allora, la nostra è una giusta causa e, come allora, vinceremo! Buona Festa della Vittoria!"

Al termine della cerimonia, i partecipanti hanno deposto corone e mazzi di fiori presso il memoriale, osservando un minuto di silenzio per ricordare gli eroi caduti.

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