Il 12 giugno si è tenuto a Roma un ricevimento solenne in occasione della Giornata della Russia

Il 12 giugno si è tenuto a Roma un ricevimento solenne in occasione della Giornata della Russia

Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana

Il 12 giugno 2023 si è tenuto a Roma un ricevimento solenne in occasione della Giornata della Russia. Per la prima volta dopo molti anni si è svolto nello storico edificio dell'Ambasciata in Via Gaeta 5, dove dal 1902 ha sede la Rappresentanza Diplomatica della Russia.

Ricevimento degli ospiti. Dalla sinistra alla destra: l’Ambasciatore Alexey Paramonov, il Primo Consigliere Mikhail Rossiysky e la consorte, il f.f. dell’Addetto alla Difesa Damir Kurmashov

Gli ospiti dell'evento sono stati ambasciatori di Stati amici, responsabili di organizzazioni internazionali accreditate a Roma, responsabili di missioni estere russe, associazioni di connazionali, rappresentanti del mondo politico, imprenditoriale, scientifico e culturale, educativo dell'Italia, giornalisti e blogger russi e italiani.

Amb. Alexey PARAMONOV: “Oggi il mondo è entrato in un'era di trasformazioni globali. Sta prendendo forma l'immagine di un ordine mondiale giusto e multipolare. Il modello di sviluppo mondiale non equilibrato, che per secoli ha garantito la posizione privilegiata dei Paesi occidentali rispetto a tutti gli altri, sta diventando irrimediabilmente un ricordo del passato.

Discorso dell'Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Alexey Paramonov

La Russia considera la politica aggressiva dell'Occidente profondamente sbagliata. Innanzitutto perché contraddice i principi della coesistenza pacifica degli Stati. Inoltre, il suo sostegno incondizionato al regime criminale e ora chiaramente terroristico di Kiev, lo rende una seria minaccia per le persone che vivono sul territorio ucraino, per la sicurezza dell'Europa e per il mondo.

Lo scontro geopolitico non è mai stato fine a se stesso per Mosca. Tuttavia, la Russia è costretta a rispondere adeguatamente a tutte le azioni aggressive a lei dirette.

Il nuovo Concetto della politica estera, approvato dal Presidente russo Vladimir Putin alla fine di marzo, afferma chiaramente che la Russia non si considera nemica dell'Occidente, non si isola da esso e non ha intenzioni ostili nei suoi confronti. La Russia si aspetta che in futuro gli Stati appartenenti alla comunità occidentale, compresa l'Italia, si rendano conto dell'inutilità della loro politica conflittuale e delle loro ambizioni egemoniche, tengano conto delle complesse realtà di un mondo multipolare e tornino a interagire pragmaticamente con la Russia.

In Russia c'è un grande rispetto per il popolo italiano, con il quale, nel corso di oltre cinque secoli, è stato creato un enorme patrimonio comune. Questo non può essere cancellato, così come non può essere cancellata la necessità di cooperazione tra russi e italiani. E naturalmente, checché se ne dica, i due popoli hanno parecchi valori in comune: l'aspirazione alla libertà, all'uguaglianza, alla giustizia sociale, un'attitudine particolare per l'amicizia, il rispetto per il lavoro, le tradizioni, la propria storia, la famiglia, le generazioni più anziane e i fondamenti spirituali della vita”. 

L'Ambasciatore ha salutato in particolar modo i connazionali presenti. Nonostante le difficoltà, non hanno perso patriottismo, senso di coinvolgimento nella sorte del Paese, orgoglio per la Patria e desiderio di essere "sulla stessa lunghezza d'onda" con Essa nei pensieri e nelle azioni.

Il coro dei bambini "Uniti dalla Musica" sotto la direzione di Igor Puchkin ed Ekaterina Zarechnaya

Durante il ricevimento, il coro dei bambini "Uniti dalla Musica" sotto la direzione di Igor Puchkin ed Ekaterina Zarechnaya ha eseguito gli inni nazionali di Russia e Italia.

Natalia Poghosyan (pianoforte) e Alexey Dulov (violino) eseguono la opera «Vocalise» di Sergej Rachmaninov

In commemorazione del 150° anniversario della nascita di Sergej Rachmaninov i laureati al Conservatorio Statale di Mosca «Piotr Ilich Tchaikovsky» Natalia Poghosyan (pianoforte) e Alexey Dulov (violino) hanno eseguito la sua opera «Vocalise».


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