IL SEGRETO DEI SEGRETI: LA PREGHIERA

IL SEGRETO DEI SEGRETI: LA PREGHIERA


Talmente grande era l'amore di Francesco per la virtù dell'orazione, come ama definirla San Bonaventura, che "il servo di Cristo, vivendo nel corpo si sentiva in esilio dal Signore e si sforzava, pregando senza interruzione, di mantenere lo spirito alla presenza di Dio". Nella preghiera trovava la sua consolazione, nella pratica dell'orazione la difesa dalle tentazioni e la fortezza nelle tribolazioni.

Che dire poi di Chiara che dell'orazione continua aveva fatto l'unico scopo del suo vivere rinchiusa per amore di Cristo e delle anime? Ella era costantemente impegnata in sante preghiere e lodi divine e non di rado sperimentava la dolcezza della contemplazione e la potenza della preghiera ardente piena di fede.

La pietà è il culto che offriamo a Dio sull'altare del nostro cuore, tramite l'unione ininterrotta con Lui che si realizza nella preghiera incessante. Il nostro cuore è piccolo, ma la preghiera lo dilata e lo rende capace di amare Dio. Questo amore poi non è un sentimento astratto, ma si esprime e si concretezza nel vivere da figli di Dio, in obbedienza filiale e amorosa alla volontà di Dio.

Pregare oltre che un comando del Signore, è un bisogno del cuore. Un bisogno che l'uomo di tutti i tempi ha avvertito, anche se purtroppo oggi questo bisogno spesso è messo a tacere dalla fretta, dallo stress, dai mass media, ecc... Ma è di importanza vitale che l'uomo impari a fermarsi di tanto in tanto (magari all'alba e a conclusione di ogni giorno), a riflettere, a rientrare in se stesso per orientare la propria vita verso il Bene e verso ciò che è veramente importante.

La preghiera non è un soliloquio, è incontrarsi con Colui che ci ama, fare l'esperienza rigenerante del Suo Amore, attingere dalla Parola la luce che guida i passi del nostro cammino. Come pregare? Perché la nostra preghiera sia autentica, è indispensabile che siamo veri, che non ci nascondiamo dinanzi a Dio, ma come suoi figli, Gli palesiamo con semplicità il nostro stato d'animo.

La preghiera non è fuga dalla storia, anzi la preghiera deve partire dalla storia, da ciò che stiamo vivendo quando ci mettiamo dinanzi a Dio. Stiamo vivendo un fatto doloroso? Facciamone oggetto di preghiera. Subiamo una tentazione? Trasformiamola in preghiera. Come? Chiedendo a Dio che ci aiuti a vincerla. Ci scopriamo deboli e incapaci di compiere il bene che vorremmo? Non fingiamo che tutto vada bene ma confessiamo apertamente a Dio la nostra debolezza, la nostra incapacità di amare, Egli non aspetta altro che venire in nostro soccorso.

Abbiamo la gioia nel cuore? Ringraziamo il Buon Dio e preghiamolo che ci custodisca nel Suo Amore. E inoltre importante che la nostra preghiera sia coraggiosa, che abbiamo cioè il coraggio di chiedere a Dio di farci vedere ciò che in noi, nelle nostre abitudini, nei nostri comportamenti, nei pensieri e desideri del cuore, Gli dispiace, perché con il Suo aiuto possiamo rimuovere il male che è in noi. Se la nostra preghiera è vera porterà frutti concreti di conversione, ci porterà progressivamente ad abbandonare la nostra mentalità per assumere quella di Cristo Gesù Signore.

Che cosa chiedere nella preghiera? Ciò di cui abbiamo bisogno: lo Spirito Santo, che ci insegni ad amare, ci aiuti a perdonare, a non giudicare, ci dia la luce necessaria per il nostro cammino quotidiano. Quando pregare? Il Signore Gesù ci esorta a pregare in ogni tempo, a pregare incessantemente, senza stancarci mai e - come scrive San Paolo - a farlo con ogni sorta di preghiere nello spirito. Per giungere ad una ininterrotta unione d'amore con Dio, dobbiamo prima di tutto coltivare con perseveranza alcuni tempi forti di preghiera. Dei tempi cioè in cui, creando attorno a noi un clima di solitudine e di silenzio, di clausura del cuore, ci dedichiamo alla preghiera interiore.

Questo però non basta, ma dobbiamo anche prendere la santa abitudine di elevare frequentemente il nostro pensiero e il nostro cuore a Dio durante il giorno, nella lode, nella supplica, nel ringraziamento, in un continuo atto d'amore, servendoci di brevi preghiere: le giaculatorie. In tal modo si accenderà nel cuore una scintilla che ben presto si trasformerà in una fiamma d'amore. Piano piano tutta la nostra vita diventerà preghiera, tutte le nostre azioni più comuni e ordinarie, saranno impregnate di preghiera e acquisteranno un valore nuovo.

Durante il giorno, mentre le varie occupazioni premono, impariamo dunque ad elevare segretamente la preghiera a Dio, dicendo col cuore: "Gesù ti amo", "Gesù aiutami", "Signore insegnami ad amarTi, riempimi del Tuo Amore", "Signore donami il Tuo Santo Spirito", "Gesù e Maria vi amo, salvate anime", "O Dio, abbi pietà di me, convertimi", "Padre, perdonami", "Signore Ti prego per quella persona che mi è causa di sofferenza, aiutami a perdonare", "Signore, desidero compiere tutto per Tuo Amore", "Signore illuminami, insegnami ciò che Ti è gradito", "Signore Ti amo, Ti adoro, Ti ringrazio", ecc. In tal modo tutta la vita del cristiano sarà impregnata di preghiera.

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