ICONOGRAFIE DI SAN MICHELE, SAN GABRIELE E SAN RAFFAELE
https://t.me/non_praevalebuntSAN MICHELE ARCANGELO: ICONOGRAFIA
Nell'iconografia San Michele arcangelo è comunemente rappresentato alato in armatura con la spada o lancia con cui sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drago. È il comandante dell'esercito celeste contro gli angeli ribelli del diavolo, che vengono precipitati a terra come nella tela di Giuseppe Cesari pittore romano dell'epoca barocca.
Titolo San Michele sconfigge il diavolo
Autore Acislo Antonio Palomino de Castro y Velasco anno 1714
Titolo Raffaele rovescia satana
Autore Francesco Maffei anno 1656 circa
Titolo San Michele scaccia gli angeli ribelli
Autore Giuseppe Cesari anno 1592-93
Bellissima anche la tela di Sebastián López de Arteaga dove viene riprodotto il santo durante una delle sue apparizioni sul Gargano.
Titolo Apparizione di San Michele sul Gargano
Autore Sebastián López de Arteaga anno 1650
San Miche è spesso riprodotto durante la sua apparizione a Diego Lázaro. Il 25 aprile del 1631 a Tlaxcala in Messico, un indio chiamato Diego Lázaro, tra i primi convertiti, mentre partecipava ad una processione il giorno di san Marco, ebbe una visione di san Michele che gli disse: Io sono san Michele arcangelo e sono venuto a dirti che è volontà di Dio e mia che tu dica agli abitanti di questa città e dei suoi dintorni che nell’avvallamento formato da due montagne e di fronte a questo luogo, troveranno una fonte miracolosa d’acqua che guarirà tutte le malattie. Non dubitare di quello che ti ho detto e non dimenticare di fare come ti ho spiegato.
Diego Lázaro ebbe paura che la gente non gli credesse e non disse nulla. Dopo tre giorni si ammalò gravemente. Gli apparve di nuovo l’arcangelo per rimproverarlo della sua codardia ed insistette affinché egli obbedisse, dopo averlo guarito.
L’indio comunicò a tutti il messaggio ricevuto, ma non gli credettero. Solo la sua famiglia lo ascoltò. Andò con alcuni familiari a scavare una fonte nel luogo indicato, ma non riuscirono a smuovere le rocce. All’improvviso un giovane, con una forza fuori dal comune, si presentò davanti a loro e spostò i massi, facendo sgorgare la sorgente di acqua miracolosa. Così incominciò ad essere costruito il santuario di San Miguel del Milagro, nel comune di Nativitas a Tlaxcala.
Titolo Anonimo
Autore Apparizione a Diego Lázaro di S. Michele, che fa sgorgare l'acqua miracolosa
SAN GABRIELE ARCANGELO: ICONOGRAFIA
Nell'iconografia San Gabriele Arcangelo è raffigurato con la classica figura angelica: un bel giovane, con le ali e la tunica. Reca spesso in mano un giglio, che portò in dono alla Vergine che non sempre è presente nelle riproduzioni. Talvolta, indossa una dalmatica diaconale e regge una bacchetta da ostiario.
Titolo Arcangelo Gabriele
Autore José Camarón Bononat anno XVIII secolo
Talvolta San Gabriele Arcangelo è rappresentato con in mano una lanterna accesa e uno specchio di diaspro verde sul quale sono trascritti gli ordini di Dio che egli deve fedelmente trasmettere. Altre volte è raffigurato con in mano il bastone che poi si trasforma in scettro con puntale d’oro.
Titolo S. Gabriele
Autore Gaudenzio Ferrai anno 1511
In molti quadri S. Gabriele porta in mano un filatterio con la prima parola in latino del suo saluto alla Madonna: “Ave, Maria, gratia plena”. Ed è proprio attraverso la recita dell’Ave Maria che i cattolici ripetono quotidianamente le stesse parole del Nunzio celeste alla Vergine.
SAN RAFFAELE ARCANGELO: ICONOGRAFIA
Nell'iconografia l'Arcangelo San Raffaele è quasi sempre raffigurato insieme a Tobiolo mentre si dirigono a Media. L'angelo si rappresenta come un bellissimo giovane dai capelli lunghi biondi e con grandi ali bianche. Insieme ai due è quasi sempre presente un cane probabilmente simbolo della sua fedeltà. Tobiolo è rappresentato quasi sempre con un pesce in mano.
Titolo L'Arcangelo e Tobia
Autore Anonimo lombardo anno sec XVII
Titolo L'Arcangelo Raffaele e Tobiolo. San Raffaele arcangelo accompagna Tobia con il pesce in mano e il cane
Autore Piero del Pollaiolo anno 1465-1470
A volte è San Raffaele ad essere rappresento con un pesce in mano, secondo un'iconografia che ha le sue origini nel racconto biblico del Libro di Tobia.
Titolo San Raffaele Arcangelo
Autore Fra Miguel de Herrera anno 1775
Un'antica tradizione, che fondeva reminiscenze pagane dei riti campani della fecondità con la ritualità popolare cristiana, voleva che le donne sterili e le fanciulle da marito si recassero a baciare il pesce del santo. Il mare visto come donatore di fecondità e il pesce come antichissimo simbolo cristiano.