I nostri fratelli provano pace nonostante... i problemi economici

I nostri fratelli provano pace nonostante... i problemi economici

Interviste e storie di vita > Di fronte alle prove

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Nel 2017 lavoravo per una prestigiosa banca del Nicaragua. Da poco ero anche padre di famiglia, avevo infatti un bambino di un anno. Eravamo davvero felici. Poi però persi il lavoro. Pensavo: “Ho esperienza, e Geova mi aiuterà a trovare un altro lavoro, uno simile”. Iniziai a cercare ma non si apriva nessuna porta. Ero davvero molto stressato, mi sentivo inutile. Era come... Non riuscivo a provvedere alla mia famiglia. Era davvero difficile per me. In Proverbi 17:17 si legge: “Il vero amico ama in ogni circostanza e si dimostra un fratello nei momenti difficili”. E io l’ho sperimentato nella mia vita. Quando persi il posto di lavoro che avevo in banca, non lo nego, mi sentivo depresso, abbattuto, stressato. Però ho un amico con cui parlo un po’ di tutto e gli raccontavo come mi sentivo. Una volta mi disse: “Miguel, smetti di cercare lo stesso tipo di lavoro. Magari se fai qualche cambiamento nella tua vita riesci a trovare un lavoro un po’ più semplice, non per forza in ufficio. Questo è un ottimo modo per mantenere l’occhio semplice e non preoccuparti, continuerai a provvedere alla tua famiglia”. Vedevo mia moglie che faceva il pane in casa per noi e un giorno le dissi: “Voglio mettermi a fare il pane, ma non voglio farlo per noi. Voglio venderlo”. E lei: “Ma tu sei proprio matto!” È stato un cambiamento enorme. È passato dal lavorare in banca, dove maneggiava tanti soldi, a vendere per la strada. Le dissi: “Guarda, mi metto anche questo cappello”, e mi misi sulla testa un cappello da cuoco. Poi uscii dicendo: “Fra meno di un’ora torno, che venda o che non venda”. E così fu. Non ci credeva, ma tornai senza pane. Quando stavo per uscire la seconda volta lei mi fece: “Oggi però il cappello lo lasci a casa”. Iniziai anche a stirare a domicilio. Eh, era una cosa un po’ strana, perché qui dove viviamo questo è un lavoro che di solito fanno le donne. Un uomo che va a casa di qualcun altro a stirare non si vede. Ma non volevo rimanere lì senza far niente, aspettando e basta. No! Dovevo assolutamente darmi da fare per guadagnare qualcosa. Un giorno predicavo e il giorno dopo andavo a stirare. Poi il giorno dopo predicavo e quello dopo vendevo il pane. La mia mente così era sempre occupata, pensavo al Regno o alla famiglia. E questo mi aiutava tanto. Ora ho un lavoro stabile. Lavoro in una ferramenta. E mi sento molto più tranquillo. Le avversità mi hanno reso più forte, e soprattutto la mia relazione con Geova è diventata più forte. Però continuo a fare il pane. E in casa sono io quello che stira.

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