I fascisti all'attacco dell'U.R.S.S.

I fascisti all'attacco dell'U.R.S.S.


La guerra europea scatenata dalla Germania fascista si trasformò rapidamente nella seconda guerra mondiale, nella quale, con l'attacco improvviso degli aggressori hitleriani, si trovò trascinata anche l'Unione Sovietica. Tutta la forza del colpo della macchina da guerra tedesca e dei suoi satelliti, – Romania, Ungheria, Finlandia, – si abbatté sull'Unione Sovietica. A molti, e non soltanto nel campo dei nostri nemici ma anche in quello dei nostri amici, sembrò che la Russia non avrebbe resistito alla pressione delle forza armate fasciste, e che la guerra in Oriente avrebbe potuto prolungarsi al massimo sei mesi, ed anche meno.

Nella loro propaganda all'inizio della guerra, i governanti fascisti si pavoneggiavano, magnificavano l'esercito tedesco, la sua tecnica, la capacità di combattiva dei suoi soldati e ufficiali, la strategia e la tattica dei generali fascisti. Essi volevano ad ogni costo convincere il mondo intiero dell'invincibilità dell'esercito tedesco, della sua capacità di vincere delle guerre «lampo».

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