Herman van Elburg. Diede la vita per i suoi fratelli

Herman van Elburg. Diede la vita per i suoi fratelli

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Il fratello van Elburg era un giovane olandese cresciuto nel primo dopoguerra, e come tutti i suoi coetanei amava la vita. Era appassionato di scacchi e seguiva i risultati delle partite di calcio. Aveva una figlia e un figlio di cui era orgoglioso: Henny e Fritz. Lui e sua moglie Lies avevano messo su una casa accogliente in Azaleastraat, nella cittadina olandese di Zwolle. Come famiglia avevamo l’abitudine di studiare tutti insieme il sabato sera, e io avevo il compito di leggere i primi 2 paragrafi. E poi dovevo anche rispondere alle domande. Devo dire che l’esempio dei miei genitori mi ha accompagnato per tutta la vita. Herman amava parlare con gli altri abitanti di Zwolle del futuro pacifico promesso nella Bibbia, e mostrava loro che sarebbe arrivato il giorno in cui le nazioni non si sarebbero mai più dichiarate guerra. Ma le cose stavano per cambiare. Nel 1939, la vicina Germania diede inizio alla Seconda guerra mondiale. Visto che i nazisti erano determinati a sterminarli, molti testimoni di Geova fuggirono dal paese. Motivato dall’amore per i suoi fratelli, Herman aprì le porte della sua casa per offrire loro rifugio. Un giorno mio padre andò da mia madre e le disse: “Lies, mi è arrivata una lettera dalla Società. Un fratello verrà a stare da noi per un po’”. Mia madre allora gli disse: “Non possiamo proprio andare avanti così, Herman. Come pensi che riusciremo a dare da mangiare a tutti?” Al che mio padre rispose: “Non preoccuparti Lies, sono un macellaio. Ci sarà abbastanza carne per tutti”. Il 10 maggio 1940 la Germania invase i Paesi Bassi. Ora anche Herman e la sua famiglia correvano il pericolo di cadere nelle mani dei nazisti. Tra i loro vicini c’era una famiglia che era molto attiva nel sostenere le politiche della Germania durante la guerra. Un altro vicino, invece, aveva fatto arrestare un notevole numero di ebrei. Questi erano i vicini della famiglia van Elburg. Alla fine, Herman fu denunciato alla polizia e venne arrestato. Le autorità erano decise a fargli rivelare informazioni sulle persone che stava aiutando. La polizia fece anche ricorso alla violenza, ed Herman fu picchiato brutalmente. Ma il suo amore per i fratelli e per Dio era molto forte, e i suoi aguzzini non gli tirarono fuori una sola parola. Il signor van Elburg non fece mai nessun nome, e questo significava firmare la propria condanna a morte. Non sapendo quello che era successo a suo marito, Lies van Elburg andò alla locale stazione di polizia. Ma, mentre era fuori, le autorità fecero irruzione in casa loro. All’improvviso la porta si spalancò, due uomini entrarono nella stanza e iniziarono a buttare all’aria tutto. Spostarono il tavolo da un lato, sollevarono la moquette e iniziarono a guardare sotto il pavimento. Trovarono tutte le pubblicazioni che avevamo nascosto e anche i vestiti dei fratelli che mio padre aveva messo in un’intercapedine del muro. E le pubblicazioni che Herman aveva nascosto in casa furono sequestrate. Le pubblicazioni che furono trovate non erano le sue, ma della congregazione. Lui però non rivelò mai i nomi di chi le aveva portate lì, e questo mi colpisce davvero tanto. A motivo dell’incrollabile determinazione a proteggere i loro fratelli, Herman e Lies van Elburg vennero imprigionati. Un giorno, insieme a mio nonno, andai a trovare mia madre. Per arrivare da lei dovemmo attraversare un enorme cortile. Mentre camminavamo, sentii qualcuno chiamare il mio nome: “Henny!” Lì vidi che c’era mio padre, e mi regalò una mela. Purtroppo quella fu l’ultima volta in cui vidi mio padre. Successivamente Herman e Lies furono mandati in 2 diversi campi di concentramento. Herman fu destinato a Dachau mentre Lies finì a Ravensbrück. Lies ritornò a casa, mentre Herman non fece mai ritorno. Morì il 17 febbraio 1943 all’età di 30 anni, lasciando la moglie e i 2 figli. Non c’è alcun dubbio che i Testimoni di Geova come gruppo dovettero affrontare grosse difficoltà a causa delle guerre. Per me la cosa straordinaria è che non hanno mai pensato di essere degli eroi. Herman è stato uno degli almeno 132 testimoni di Geova nei Paesi Bassi che morirono per mano del regime nazista a motivo della loro fede in un mondo migliore governato dal Regno di Dio. Tutti loro avrebbero potuto salvarsi rinunciando alla loro fede o, come nel caso di Herman van Elburg, semplicemente rivelando i nomi dei compagni di fede. Amare i fratelli più di sé stessi. Mio padre mise davvero in pratica queste parole. Ancora oggi prego tutti i giorni di poter essere proprio come i miei genitori. 


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