Gli anziani e le autorità superiori: ciascuno ha il proprio ruolo (Rom. 13:1-4)

Gli anziani e le autorità superiori: ciascuno ha il proprio ruolo (Rom. 13:1-4)

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Gary Breaux

Alcune autorità sono giunte a conclusioni sbagliate riguardo al ruolo della congregazione dei Testimoni di Geova quando un individuo commette un’azione che viola sia la legge dello Stato che un comando scritturale. Almeno in parte, questo fraintendimento nasce dall’uso dell’espressione “comitato giudiziario”. Alcuni concludono erroneamente che la congregazione stia cercando di prendere il posto delle forze dell’ordine o dei tribunali, ma ovviamente le cose non stanno così, come spiegava <i>La Torre di Guardia</i> di maggio 2019 a pagina 7, da cui sono stati tratti i commenti di oggi. Ora facciamo insieme un breve riassunto di come le questioni giudiziarie erano gestite nel popolo di Dio. Analizziamo insieme questo tema: “Gli anziani e le autorità superiori: ciascuno ha il proprio ruolo”. Innanzitutto, è fondamentale ricordare che Geova è sempre stato e sarà sempre “il Giudice di tutta la terra”, come leggiamo in Genesi 18:25. Ma le persone che Geova ha usato per amministrare la giustizia e stabilire le pene da scontare sono cambiate nel corso del tempo. Vediamo insieme in che modo. All’inizio l’unico giudice era Geova. Pensate ad Adamo ed Eva, fu lui ad emettere il giudizio. E dopo agì rapidamente, pronunciò la sentenza e li cacciò dal giardino dell’Eden, immediatamente. Geova non ha mai rinunciato a esercitare la sua autorità di Giudice universale. Ma col passare del tempo, man mano che gli uomini aumentavano di numero, Geova ha delegato ad altri l’autorità di giudicare. E i primi a cui la delegò furono i patriarchi, che agivano da giudici all’interno della loro cerchia familiare. In seguito il popolo di Israele diventò più numeroso. Si trattava di migliaia di persone e quindi vennero nominati degli anziani per gestire i vari problemi. Come sappiamo, per un periodo gli israeliti vissero in Egitto e furono resi schiavi dagli egiziani, perciò questo gruppo di anziani che giudicava il popolo aveva un’autorità limitata. Ma quella situazione a un certo punto cambiò. Infatti gli israeliti lasciarono l’Egitto come uomini liberi il 14 nisan 1513 a.E.V. e in seguito la nazione d’Israele strinse con Geova un patto chiamato patto della Legge. A quel tempo Geova diede delle leggi che regolavano ogni aspetto della loro vita. Dopo qualche tempo, notate cosa disse Geova a Mosè. Prendiamo insieme Numeri 11:16. Numeri 11:16: “Geova rispose a Mosè: ‘Raduna 70 uomini tra gli anziani d’Israele, uomini che tu riconosci come anziani e responsabili del popolo’”. Quindi questi 70 uomini, scelti tra tutti gli anziani, avevano una responsabilità speciale. Riflettiamo un momento su questo. Israele aveva una legge nazionale e adesso aveva anche degli anziani che potevano farla rispettare. Israele era una nazione indipendente, governata da Geova Dio. Tutti gli aspetti, questioni spirituali, cause civili e cause penali, tutti questi aspetti erano gestiti dagli anziani. Loro ascoltavano la questione, pronunciavano un verdetto, assistevano la vittima e infine impartivano la disciplina appropriata. Ma nel tempo, gli israeliti passarono da essere nomadi a prendere possesso della Terra Promessa. Iniziarono a vivere in case e non più in tende, e formarono delle comunità. Il territorio in cui abitavano era speciale, perché la Legge di Geova era la legge del paese. Gli anziani a quel punto divennero i responsabili della gestione della comunità. Agivano da giudici, amministravano la giustizia, si assicuravano che fosse mantenuto l’ordine, mantenevano la pace e si prendevano cura dei bisogni spirituali della comunità. Ecco, questo è stato il sistema giudiziario d’Israele per 900 anni, dal 1513 alla distruzione di Gerusalemme del 607 a.E.V. Quello fu davvero un periodo unico per il popolo di Dio. Fu l’unico periodo nella storia in cui il popolo di Dio, come nazione, ebbe il pieno controllo di tutto il suo sistema giudiziario. Per tutto quel tempo, all’interno dei confini d’Israele, era osservata solo la Legge di Geova. Ma guardate che grande cambiamento quando i babilonesi conquistarono Gerusalemme nel 607 a.E.V. Prendiamo Deuteronomio 28:64. Dice: “Geova ti disperderà fra tutte le nazioni, da un’estremità all’altra della terra”. E in effetti questo fu proprio quello che accadde. Non avrebbero più vissuto in Israele, ma in comunità lontane dalla loro terra. Sotto il dominio persiano vennero dispersi in 127 distretti. Sotto quello greco molti di loro furono portati da Alessandro Magno in una nuova città, Alessandria. E sotto il dominio romano venne loro concesso di vivere in comunità all’interno delle città di tutto l’impero. Quindi, anche se gli anziani vivevano in queste comunità, le leggi locali venivano fatte rispettare dalle autorità secolari del posto. E questo concorda col principio di Romani 13:1. Queste autorità locali erano le “autorità superiori” a cui Paolo si riferiva. Sorge una domanda però. Quando è stata fondata la congregazione cristiana, il sistema giudiziario nella sua interezza, sia dal punto di vista civile che spirituale, è stato di nuovo gestito dagli anziani della congregazione? La risposta è no, e c’è un buon motivo. Ora, è vero che i fratelli di tutto il mondo seguono le leggi e i comandi che sono riportati nella Bibbia e queste leggi sono valide per ogni congregazione, indipendentemente dal luogo o dal paese in cui si trova, ma che dire però delle leggi secolari che riguardano questioni civili e penali? Beh, a differenza dei comandi scritturali, le leggi secolari possono essere diverse in ogni nazione. Per esempio, ciò che viene definito e considerato un crimine e il modo in cui questo viene sanzionato varia da paese a paese. Questo è il caso dell’abuso di alcol e droga. Primo, cosa si intende per abuso di alcol e droga? In quali casi assumere alcol e droga è considerato illegale? Mettiamo il caso che qualcuno stia guidando sotto l’effetto di queste sostanze, qual è la sanzione, se c’è una sanzione? Vedete, le risposte a queste domande possono variare non solo da paese a paese, ma anche all’interno dello stesso paese. Quindi, spetta ai governi secolari stabilire le pene e farle applicare. Per concludere, Geova consente alle autorità superiori, cioè ai governi, di stabilire e amministrare le leggi civili e penali. E le autorità hanno anche il potere di punire chiunque violi queste leggi. E anche questo è in armonia con le parole di Romani capitolo 13. La congregazione cristiana non sostituisce e non ha mai sostituito il ruolo delle autorità secolari. Ecco perché la congregazione non protegge gli individui che trasgrediscono le leggi secolari. Ovviamente, se un componente della congregazione commette un peccato che è anche considerato un crimine in base alle leggi secolari, le autorità secolari gestiranno la cosa, ma allo stesso tempo Geova consente agli anziani di congregazione di gestire l’aspetto spirituale, o scritturale, del peccato. E questo permetterà che il nome e la reputazione di Geova vengano protetti e che le parti coinvolte siano aiutate spiritualmente. Quindi oggi, mentre aspettiamo che arrivi il nuovo mondo, il Giudice di tutta la terra si serve degli anziani e delle autorità superiori, ognuno con il proprio ruolo specifico, per compiere la sua volontà.

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