Giovani, edificate con Geova il vostro futuro!

Giovani, edificate con Geova il vostro futuro!

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Stephen Lett

Il mio tema per il programma di questo mese è: “Giovani, edificate con Geova il vostro futuro!” Se lo farete, 1 Timoteo 6:19 vi assicura che ‘tesoreggerete sicuramente per voi stessi un eccellente fondamento per il futuro’, e ‘afferrerete fermamente la vera vita’. Naturalmente, molte cose che diremo saranno indirizzate direttamente a voi, cari giovani che siete nell’organizzazione di Geova. Ma, pensandoci bene, in senso figurato noi tutti siamo molto giovani in paragone all’eternità, che è quanto speriamo di vivere. Perciò, in un certo senso, ciò che diremo in questo programma si applica a tutti noi. Personalmente, sono grato a Geova per il fatto di aver subìto una ‘pressione positiva’ perché iniziassi a fare il pioniere regolare appena finite le superiori. È stata una grande benedizione e una protezione l’essere diventato pioniere a 17 anni ed essere potuto andare alla Betel a 18. Anche se mi era stata fatta molta pressione perché andassi all’università, sono davvero molto felice di aver deciso grazie a Geova di edificare proprio con Lui il mio futuro. Non ho davvero nessun rimpianto. Ed è sempre così per i giovani che servono Geova con tutto il cuore: non hanno rimpianti. Voi stessi potete certo sentire commenti simili da parte dei giovani che stanno edificando il proprio futuro con Geova. Prima di diventare pioniera, ero veramente preoccupata di non raggiungere il numero delle ore ogni mese. Quando diventai pioniere fu un po' difficile, perché non avevo una macchina. Il mio capo non mi concedeva il part-time. Era difficile per me trovare un equilibrio tra scuola e pionierato. La mia sfida più grande era la paura dell’uomo, e mi rallentava molto perché non ero brava a parlare con la gente. Sviluppare una buona routine è stato difficile. Io e mio fratello siamo gli unici nella verità. La nostra famiglia non capiva perché volessimo andare in predicazione. Non pensavo di poter diventare un buona pioniera. Ho il diabete di tipo 1 da quando avevo 5 anni. Quindi la mia preoccupazione è sempre stata se con le mie condizioni di salute avrei mai potuto servire come pioniera. Questi problemi ora non sembrano così difficili, ma prima parevano insormontabili. La cosa più bella è come Geova mi ha aiutato. Pregare Geova mi ha fatto vincere le mie paure. Tramite la mia famiglia Geova mi ha aiutato tanto. Dato che mio padre fu il primo a incoraggiarmi a iniziare il servizio di pioniere, quando lo feci mi promise che avrei avuto il pieno sostegno della famiglia. Parlare con fratelli e sorelle che hanno dedicato la loro gioventù al servizio a tempo pieno mi ha aiutato molto, in quanto è stato di grande incoraggiamento, e mi ha fatto coltivare il desiderio di avere esperienze di servizio tutte mie. C'erano delle cose pratiche che potevo fare. Non avevo l’auto, così andavo a piedi o in autobus. Prima di tutto dovevo individuare le mie priorità. Dovevo capire quante ore dedicare al servizio ogni settimana. Così programmai gli orari della predicazione tenendo conto degli orari scolastici e del tempo da dedicare ai compiti e allo studio. Avere un programma scritto è stato molto utile perché ho capito che era possibile soddisfare il requisito delle ore, e questo ha reso tutto meno preoccupante. Prima mi sono posta delle mete a breve termine facendo la pioniera nei mesi speciali. Quindi per un po’ ho fatto la pioniera ausiliaria a tempo indeterminato, e poi sono diventata pioniera regolare. Una delle cose più utili che feci per prepararmi al servizio di pioniere è stato servire come pioniera ausiliaria. Mi ha preparato a vincere le sfide che poi ho incontrato come pioniera regolare. Pensai a Malachia 3:10. Sapevo di confidare in Geova, ma questa era la mia opportunità di metterlo alla prova. Ho pregato, ho riposto la mia fiducia in Geova, e ho consegnato la mia domanda. Consegnai la domanda per il servizio di pioniere, e dopo un po’, un fratello mi chiamò per offrirmi un lavoro. Rimasi disoccupata per tre mesi, e quello non fu un bel periodo. Ma in quel momento mi concentrai principalmente su Geova. E lui mi sostenne, non mi lasciò sola. Chiedere ai fratelli e alle sorelle di accompagnarmi in servizio, soprattutto nei giorni in cui sapevo sarebbe stato difficile trovare sostegno, è stato molto utile. Mi ha aiutato a organizzare meglio il mio servizio e a conoscere meglio i fratelli e le sorelle. Una delle gioie più grandi è stata fare la pioniera con mia madre. E abbiamo avuto il privilegio di frequentare la scuola dei pionieri insieme, e questo è stato veramente speciale. Salmo 16:8 mi ricorda che Geova è proprio accanto a me. Quando predico è come se Geova mi stesse tenendo per mano. Attraverso il servizio a tempo pieno posso rallegrare Geova. Dopo tutto quel che mi ha dato, posso finalmente dare anch’io qualcosa a lui. Se mi guardo indietro, intraprendere il servizio di pioniere è stata la decisione migliore che abbia mai preso. Mi ha aperto diverse possibilità di servizio a Geova e mi ha anche aiutato a sviluppare un sincero desiderio di servirlo a tempo pieno. È straordinario aiutare altri a percorrere la strada della vita eterna; non esiste nulla di simile. Il consiglio che posso dare è questo: “Ragazzi, iniziate a servire come pionieri!” Che bello l’atteggiamento di questi ragazzi! È evidente che seguono le orme di Gesù. Lui era l’uomo più sapiente che fosse mai vissuto. Avrebbe potuto intraprendere qualunque carriera ed eccellere in ogni àmbito. Avrebbe potuto essere il più grande falegname della storia. Pensateci: fu lui ad aiutare suo Padre a formare l’universo fisico. Riuscite a immaginare quali case avrebbe potuto costruire? E che dire se avesse voluto fare l’inventore? Con il cervello perfetto che aveva, probabilmente avrebbe potuto inventare il telefono, l’automobile o il computer allora, nel I secolo. E se fosse diventato un uomo d’affari? Con la sua intelligenza perfetta, è probabile che avrebbe tratto il massimo profitto da ogni impresa commerciale, diventando così il più ricco imprenditore della storia. O avete mai pensato se avesse voluto diventare un atleta? Ai giorni di Gesù l’eccellenza nelle gare d’atletica aveva un’enorme importanza. Con un po’ di esercizio è probabile che il suo corpo perfetto avrebbe superato nelle prestazioni tutti gli altri, con i loro corpi imperfetti, e sarebbe diventato l’atleta più famoso che fosse mai esistito. Ultimo esempio: e se avesse deciso di fare il medico? Aveva il potere di curare i malati e perfino di risuscitare i morti. Immaginate quanti soldi avrebbe potuto chiedere ai ricchi per risuscitare i loro cari? Gesù, però, non intraprese nessuna carriera del genere. Perché? Perché sapeva che una qualunque di queste attività avrebbe prodotto solo benefìci molto limitati e temporanei. Invece, lui perseguì qualcosa che, lo sapeva, avrebbe recato benefìci su larga scala e per sempre: il servizio a tempo pieno. Se è questo il modo in cui la pensava l’uomo più saggio che sia mai esistito, beh, siamo saggi noi se ci sforziamo di pensarla nello stesso modo. Questo mi fa pensare alle parole di un adolescente con la testa sulle spalle che conoscemmo servendo nella circoscrizione molti anni fa. Questo giovane era diventato pioniere regolare subito dopo le superiori, e io gli chiesi il perché della sua decisione. Mi spiegò che sapeva che avrebbe potuto trovare un lavoro secolare a tempo pieno e comprarsi una macchina nuova, ma ragionando aveva concluso che nel giro di qualche anno quella macchina si sarebbe arrugginita e poi rotta, e lui sarebbe rimasto con niente in mano. Ma sapeva anche di poter iniziare a fare il pioniere e stringere un’intima relazione con Geova, trovando forse perfino qualcuno dal cuore sincero al quale avrebbe potuto insegnare la verità. E sapeva che questa cosa sarebbe durata per sempre. Quel giovane fratello aveva ragionato in modo davvero saggio. Oggi ha una bella moglie cristiana e diversi figli spirituali, e serve in modo eccellente come anziano. Ma se voi ragazzi volete pensarla allo stesso modo e continuare a perseguire mete spirituali, è essenziale che scegliate saggiamente le vostre compagnie. In un certo senso, le compagnie possono essere paragonate a un ascensore. Cosa vuol dire? Beh, possono farvi salire oppure possono farvi scendere. Se le scegliete in modo saggio, vi faranno salire: faranno crescere le vostre buone qualità e vi renderanno persone migliori. Ma se usate cattivo giudizio nello sceglierle, vi faranno scendere. A seconda di quanto male le avrete scelte, vi potranno portare molto giù: in cantina, o anche più in fondo. Il nostro amorevole Padre celeste, che ci ha formati, spiega il meccanismo in Proverbi 13:20. Qui Geova ci dice: ‘Camminare’ e ‘trattare’ qui significano ‘stare in compagnia’ di qualcuno. E chi sono gli “stupidi”? Il versetto fa un contrasto tra gli stupidi e i saggi. Non si tratta di persone che sono impedite a livello mentale, bensì di quelli che dal punto di vista di Geova non prendono decisioni sagge in senso spirituale. Se ci pensiamo, chiunque non serve davvero Geova o almeno non al momento non è saggio. E se diventiamo intimi amici di una persona del genere, Geova dice che ‘ce la passeremo male’. Potremmo usare un altro esempio. Immaginate una persona che è fisicamente malata e ha la febbre alta. Se ci trascorriamo insieme molto tempo, è probabile che ci ammaleremo anche noi. O, ancora peggio, se passiamo molto tempo vicino a un cadavere, probabilmente ci prenderemo una malattia. Qualcosa di simile avviene se si trascorre del tempo con qualcuno che è spiritualmente malato o, peggio, spiritualmente morto. Al contrario, se scegliamo come compagni coloro che amano Geova e che costruiscono il loro futuro insieme a Lui, ne avremo grandi benefìci. Per favore, osservate con attenzione tutti questi ragazzi e ragazze che sono impegnati ad accumulare tesori in cielo presso Geova. Ci tocca il cuore e sappiamo lo tocca anche a Geova vedere questi bei giovani mettere in pratica le parole di Gesù in Matteo 6:20 e 21. Lì Gesù incoraggia: A pensarci bene, in ultima analisi, alla fine di tutto, che siamo più giovani o più anziani, il nostro valore sarà misurato in termini di ciò che avremo accumulato in cielo presso Geova. Non sarà possibile portare con noi nessun tesoro materiale attraverso la grande tribolazione. E questo sarebbe ancora più vero nel caso in cui morissimo; ma i tesori spirituali, quelli sì che li potremo portare con noi attraverso la grande tribolazione, e perfino attraverso la morte e la risurrezione. È di tutti i servitori di Geova, sia che appartengano agli unti o alla grande folla, che si possono dire le parole di Rivelazione 14:13: “Le cose che fecero vanno direttamente con loro”. E com’è incoraggiante vedere dei giovani che si battezzano, dimostrando così pubblicamente di dedicare la loro vita a Geova! Speriamo di cuore che voi ragazzi che non siete ancora battezzati non vi tratterrete dal fare questo passo una volta che sarete idonei. Prima vi battezzerete, prima riceverete da Geova maggiore protezione e ulteriori benedizioni. Non molto tempo fa sono stato felicissimo di veder battezzarsi un fratellino di 10 anni. Ragazzi, non abbiate mai paura di identificarvi come testimoni di Geova. Non permettete mai che il timore di quello che potrebbero pensare gli altri vi faccia esitare trattenendovi dal farlo. In Proverbi 29:25, Geova ci dice: Molti anni fa, quando andavo a scuola, ricordo che a volte ero un po’ preoccupato di come mi avrebbero considerato i miei compagni. Ma dopo un po’ di tempo, la scuola finì e non vidi mai più la maggior parte di loro. In seguito mi resi conto che non è poi così importante quel che pensa la gente. Quel che conta davvero è come ci considera Geova. Gli esseri umani non possono aggiungere neppure cinque secondi alla nostra vita, ma Geova può aggiungervi o sottrarvi l’eternità. Soltanto lui ci può anche donare vera felicità. E come indica Proverbi 29:25, che protezione ci può dare identificarci coraggiosamente come testimoni di Geova, confidando pienamente in Lui e schierandoci dalla Sua parte. Non vergognatevi mai di quello che siete. Siete testimoni di Geova! E per piacere, cari ragazzi, vi incoraggiamo di cuore a dare ascolto a coloro che vi amano. Geova vi ama molto; il Corpo Direttivo vi ama molto; gli anziani vi amano molto; i vostri genitori cristiani vi amano molto. E tutti questi vi diranno la verità, anche se a volte potrebbe non essere quello che volete sentire. Non vi ‘solleticheranno gli orecchi’, magari come la gente a scuola o nel vicinato, persone che non vi amano davvero o non hanno a cuore il vostro bene. Vi preghiamo, credete a coloro che vi diranno la verità, perché vi amano. Non pensate mai che le leggi e i princìpi di Geova vi stiano privando di qualcosa di bello. Considerateli come una protezione da qualcosa che vi farebbe del male. Se ricordate, Satana convinse Eva del fatto che Geova la stesse privando di qualcosa di bello. È vero che Eva si stava perdendo qualcosa. Ma che cosa si stava perdendo in realtà? Una coscienza tormentata, il vedere i suoi bei capelli ingrigire, i denti cadere, la sua pelle perfetta raggrinzirsi e rinsecchirsi, il sentire la schiena curvarsi a causa della vecchiaia, zoppicando qua e là con l’aiuto di un bastone, per poi morire! Ma Satana la convinse che Geova la stava privando di qualcosa, e lei stupidamente stese il braccio per cogliere quello che credeva le fosse stato negato. Ebbene, Satana cercherà di usare la stessa tattica con voi, ma, per favore, non lasciateglielo fare! Questo mi fa anche pensare a un’esperienza raccontata da un fratello. Disse che un giorno, mentre visitava un giardino zoologico, un grosso leone balzò verso di lui ma non riuscì a raggiungerlo per via di una spessa barriera di vetro che separava gli animali dai visitatori. Mentre il leone stava lì ritto sulle zampe posteriori, graffiando il vetro, con i suoi grossi denti bene in vista, il fratello comprese in un modo del tutto particolare il valore di quella barriera. Disse che fino a poco prima l’aveva considerata una limitazione, perché era un po’ imbrattata e impediva parzialmente la visuale, ma ora la considerava una vera protezione. In maniera simile, Geova non vuole che Satana, il quale in 1 Pietro 5:8 è descritto come un “leone ruggente” pronto a “divorare qualcuno”, mandi giù voi, ragazzi, in un sol boccone. Le Sue leggi e i Suoi princìpi servono a impedire che vi accada proprio questo. Perciò, per favore, ascoltate Geova. Lui vi ama!

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