Gilet Arancioni Movimento - Impeachment del governo

Gilet Arancioni Movimento - Impeachment del governo

Movimento Gilet Arancioni

IMPEACHMENT DEL GOVERNO

Premessa

L’Italia sta vivendo uno dei periodi più drammatici della sua storia, dall’unità nazionale ad oggi.

Sin dal 1947 sono stati innumerevoli gli atti compiuti per annullare quello che è il principio fondamentale della nostra Carta Costituzionale, contenuto nell’art. 1: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, che consacra la democrazia, tanto invocata nella Guerra di Resistenza e di Liberazione dal Fascismo.

Ciò che balza subito in evidenza è che le forme e i limiti si dovevano applicare solo all'esercizio della sovranità e mai e poi mai alla sovranità medesima, in quanto tutti gli organi costituzionali, Presidente della Repubblica, Parlamento, Governo, Corte Costituzionale, ecc., essendo di rango costituzionale inferiori al Popolo, in quanto non provvisti di sovranità autonoma, se non discendente da quella del popolo che li elegge, non hanno, pertanto, l’autorità di ergersi e soggetti limitanti la sovranità popolare, che sovrasta ogni soggetto costituzionale.

Le limitazioni alla sovranità popolare sono iniziate subito, già nel 1947, e sono proseguite nel 1948 con alcuni atti compiuti dall'Assemblea Costituente, che si vanno ad elencare:

  • è stato posto nella Costituzione l’art. 75 che così recita: “…non è ammesso il referendum per le leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”. L’abuso è più che evidente in quanto si è limitata la sovranità internazionale del popolo, che nessun organo dello Stato, né tantomeno l’Assemblea Costituente poteva comprimere. Ed oggi sono stati variati assetti costituzionali, come per esempio la sovranità monetaria e l’adesione ad una Europa, che è stata creata senza il rispetto di alcuna regola democratica, non solo ignorando l’assenso del sovrano, ma addirittura impedendo al medesimo di esercitare il suo diritto fondamentale di autorizzare o revocare trattati e vincoli internazionali;
  • la Costituzione, una volta che è stata approvata dall’Assemblea Costituente, non è stata posta alla votazione del popolo sovrano, per cui a tutt’oggi essa non risulta essere stata ratificata dal sovrano;
  • non vi sono nella Costituzione norme che disciplinano i Partiti e la Banca d’Italia, che hanno avuto le briglie sciolte, per cui il potere politico e quello finanziario non hanno avuto il controllo da parte del Parlamento, unico organo eletto direttamente dal popolo, che doveva garantire al popolo la sua sovranità sulla moneta.

Nel 1980, in questo clima di mancanza assoluta della sovranità popolare sul potere politico ed economico, il duo Andreatta, Ministro delle Finanze e Carlo Azeglio Ciampi, Governatore della Banca d’Italia, hanno potuto concordare, in barba al Parlamento, di non concedere più allo Stato la facoltà di chiedere di stampare moneta per le più varie esigenze del Paese, nel silenzio più assoluto dei partiti, della magistratura e della stampa.

Nessun partito o movimento ha mai rilevato, nel tempo, che al popolo era stata sottratta la sovranità internazionale e monetaria.

Solo nel 2016 il Movimento Liberazione Italia ha denunciato alla Procura della Repubblica di Roma, la grave violazione della sottrazione della sovranità internazionale. Quest’ultima, pur dando ragione a grandi linee al Movimento, non ha inteso procedere ulteriormente, ancora più evidenziandosi la totale mancanza di autonomia e di indipendenza del potere giudiziario da quello politico.

In una situazione, così incancrenitasi, si è maturata la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare nel 2014 illegittimi alcuni articoli della legge elettorale, denominata “Porcellum”, in quanto anche agli stessi relatori essa era apparsa una porcata contro l’ordinamento costituzionale della Repubblica, nella parte in cui si prevedeva l’elezione di deputati e senatori con il premio di maggioranza, senza il rispetto delle norme poste a garanzia dell’ordinamento costituzionale della Repubblica. Circa 250 parlamentari.

Tale operazione di pulizia del sistema, ormai logoro e autoreferenziale, era stata avviata dalla Corte di Cassazione, composta solo da giudici togati, che non hanno potuto più tollerare un sistema di regole, che violavano apertamente e spudoratamente i principi della sovranità popolare, annullando i verdetti popolari, rilevando che erano state commesse gravi violazioni alla rappresentanza democratica”così paventando delitti contro la personalità dello Stato.

Mai prima di allora si era raggiunto un così basso un livello di democrazia. Una rapina del voto popolare compiuto con l’accondiscendenza anche dei Presidenti della Repubblica che si sono succeduti, dal 2005 sino al 2014.

Il fatto più sconcertante è stato che, nonostante la Corte di cassazione avesse rilevato, nella sua richiesta di incostituzionalità della legge “Porcellum” comportamenti, dichiarati apertamente anticostituzionali, la Corte Costituzionale, composta in maggior numero da giudici eletti dal potere politico, dopo aver sentenziato che la legge elettorale, nei punti sopra indicati, era incostituzionale, per cui i 250 parlamentari, eletti con il premio di maggioranza, dovevano essere estromessi con immediatezza dalle due Camere, li invitava a rimanere in carica perché – una vera e propria assurdità! – erano stati comunque proclamati eletti, ignorando volutamente l’art. 66 della Costituzione che definisce completo l’iter dell’elezione del deputato solo dopo la sua convalida, che è avvenuta il 1° luglio 2015, un anno e mezzo dopo la sentenza della Consulta.

Per cui il Parlamento, pur essendo un carrozzone traballante, ha:

  • dato la sua fiducia a ben tre governi, Letta, Renzi e Gentiloni;
  • modificato alcuni articoli della Costituzione, che però sottoposti a referendum popolare, sono stati annullati;
  • modificato alcune leggi penalizzando, soprattutto, lavoratori e pensionati.

Ma quel ch’è più grave ha eletto il 1° febbraio 2015 Sergio Mattarella Presidente della Repubblica, commettendosi vari abusi:

  • l’Assemblea che ha votato Mattarella era composta anche dai 250 parlamentari eletti con il premio di maggioranza, che non potevano e non dovevano partecipare alla votazione per l’elezione della massima autorità dello Stato, posta a garanzia delle norme costituzionali;
  • i parlamentari non si erano ancora convalidati (la convalida è sopraggiunta il 1° luglio 2015, ben 5 mesi dopo), così violandosi vistosamente l’art. 66 della Costituzione.

Sergio Mattarella non può, a sua scusante, dire di non essere a conoscenza di queste violazioni, in quanto lui medesimo da Giudice della Corte Costituzionale ha partecipato alla votazione della sentenza del gennaio 2014.

I fatti sono così gravi, che ci si meraviglia come mai nessun organo dello Stato sia intervenuto:

  • né la Corte di Cassazione, che doveva difendere i principi fondamentali su cui si reggono le leggi penali e civili nel nostro Paese;
  • né la Procura della Repubblica di Roma, competente in materia;
  • né le Forze armate e di polizia, poste a guardia della democrazia a mente dell’art. 52 della Costituzione.

In tale inverosimile situazione di annullamento della sovranità popolare, è intervenuto il Movimento Liberazione Italia, che dapprima ha inviato molteplici denunce alla magistratura, che le ha tutte ignorate, e il 21 dicembre 2017 ha addirittura proceduto all’arresto di Sergio Mattarella, consegnando il verbale di arresto ai Carabinieri, a tutt’oggi letteralmente sepolto.

In questa inaccettabile stato di confusione istituzionale, il Parlamento degli abusivi ha approvato la legge elettorale “Rosatellum”, e con il nuovo Parlamento, anch’esso di abusivi, si è data la fiducia ai due governi Conte, che privi di ogni autorità istituzionale, ha consegnato il Paese a lobby di potere internazionali e ad una straripante Germania, indebitando ulteriormente il Paese e riducendo alla fame parecchie famiglie.

L’epidemia del coronavirus, sviluppatasi in Italia dal 21 febbraio 2020, ha ancor più evidenziato lo stato di soggezione in cui vive il nostro Paese.

Il governo non ha saputo fronteggiare l’emergenza e ha operato violando le norme costituzionali, peraltro in modo inadeguato, causando oltre 25.000 morti, ponendo il Paese al primo posto nel mondo per il numero di vittime.

Il Movimento “Gilet Arancioni, rilevando taluni comportamenti anomali ha proceduto a denunciare i fatti alla magistratura per i molti gravissimi reati commessi, fra cui la strage, l’induzione in schiavitù, ecc. (denuncia in allegato 1).

Non solo. Siccome ritiene che i maggiori mali per il nostro Paese siano stati prodotti dall’ingresso in questa Europa e dall’introduzione dell’Euro, ha redatto il “Manifesto degli Italiani”, con cui si chiede al Popolo Italiano di uscire dall’Europa (atto in allegato 2).

Il Popolo italiano, costretto a vivere agli arresti domiciliari per una pandemia inesistente, imposta dall’Organizzazione Mondiale della sanità, che tutti sanno che obbedisce a ben individuabili lobby di potere e ed interessi, che vanno ricercati, ha risposto in massa all’invito di muoversi per fare finalmente rispettare la sua sovranità, calpestata da oltre 70 anni.

Non va sottaciuto, peraltro, che il Governo Conte bis si è mosso anche mistificando fatti e ingannando il popolo nel momento in cui:

  • ha chiesto denaro all’Europa per fronteggiare l’emergenza Covid 19, così aggravando ulteriormente il debito pubblico, potendo invece stampare una moneta complementare, operazione prevista dalle circolari europee, a costo zero, peraltro, confermata dall’ex Presidente della BCE Mario Draghi;
  • ha fatto approvare uno scudo penale per mandare esenti da ogni responsabilità i politici, che potevano essere chiamati a rispondere dei morti causati e del disastro economico, in cui è stato scaraventato il Paese.

Già alcuni medici stanno denunciando che sono stati invitati ad attestare falsamente che alcune morti erano da addebitare al coronavirus e che la maggior parte dei decessi è dovuta a complicazioni di malattie precedenti, di cui soffriva il paziente.

Il 26 giugno 2010 il Consiglio d’Europa, a seguito di una mozione presentata e dopo aver audito alcuni dirigenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha potuto rilevare che negli ultimi anni il mondo è stato terrorizzato da 4 epidemie: SARS, della mucca pazza, dell’influenza viaria e suina, che sono state false epidemie, che hanno distrutto economie nazionali e favorito lauti introiti alle case Farmaceutiche.

In merito alla epidemia del Covid 19, che comunque non si può classificare come una pandemia, alcune Procure della Repubblica stanno indagando per epidemia colposa, dando incarico ai Carabinieri della Tutela della Salute (NAS) di raccogliere elementi di colpevolezza.

Il Capo del Governo accettando di indebitare ulteriormente il nostro Paese, potendo invece stampare a costo zero una moneta complementare, ha commesso il reato di “Infedeltà in affari di stato”: “Chiunque incaricato dal Governo Italiano di trattare all’estero affari di Stato, si rende infedele al mandato, è punito, se dal fatto possa derivare nocumento all’interesse nazionale, con la reclusione non inferiore a 5 anni”.

Premesso quanto sopra:

  • ritenendo che gli Organi costituzionali dello Stato, Presidente della Repubblica, Governo e Parlamento siano abusivi ed illegittimi;
  • la Corte Costituzionale dell’epoca, con la sua sibillina e ambigua sentenza del gennaio 2014, ha permesso che le massime autorità dello Stato continuassero ad operare in un contesto di illegittimità del tutto evidente;
  • la magistratura, in questa situazione di grave alterazione degli equilibri costituzionali, non ha inteso agire, lasciando in tal modo al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Dott. Gratteri, l’invito a lanciare l’urlo di dolore ai cittadini di ribellarsi e di scendere in piazza;
  • la classe dirigente politica italiana è del tutto asservita al Nuovo Ordine Mondiale, i cosiddetti Illuminati, che utilizzano la dittatura tecnocratica, per ridurre la popolazione mondiale e dominarla;
  • il Nuovo Ordine Mondiale ha da tempo assoggettato il governo italiano e quello di altri paesi europei, per cui appare necessario adottare i provvedimenti contenuti nelle Disposizioni transitorie e finali della nostra Carta Costituzionale per riportare alla democrazia il nostro Paese;
  • considerato che l’unico organo costituzionale legittimo e nel pieno delle sue attribuzioni e funzioni è rimasto il Popolo, arbitro della grave situazione di illegittimità in cui si trovano le massime Istituzioni della Repubblica;
  • ritenendo che occorre tornare ai tempi della democrazia diretta popolare, quella ateniese, che fu la prima forma di governo democratico attestata nella storia, e prevedeva che un limitato numero di cittadini, dai 30.000 ai 50.000, potesse proporre e votare disegni di legge.

Delibera di

  • approvare il presente Atto di IMPEACHMENT, per porre in stato di accusa tutti gli abusivi che stanno usurpando il potere politico, e hanno commesso gravissimi reati contro la personalità dello Stato e contro il popolo e in particolare alto tradimento e attentato alla Costituzione, nonché attentato ai diritti costituzionali dei cittadini;
  • invitare la Corte Costituzionale, sulla base del presente Atto, a procedere, a norma dell’art. 135 della Costituzione, nei confronti dei suddetti abusivi;
  • invitare il popolo italiano a sottoscrivere il presente Atto d’accusa, come da modulo sotto riportato.

Roma, 12 maggio 2020

Movimento Gilet Arancioni


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