Gilet Arancioni Movimento - Elezioni Politiche Popolari 2020

Gilet Arancioni Movimento - Elezioni Politiche Popolari 2020

Movimento Gilet Arancioni

DECRETO DEL POPOLO ITALIANO

Premessa

L’Italia sta vivendo uno dei periodi più drammatici della sua storia, dall’unità nazionale ad oggi.

Sin dal 1947 sono stati innumerevoli gli atti compiuti per annullare quello che è il principio fondamentale della nostra Carta Costituzionale, contenuto nell'art. 1: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, che consacra la democrazia, tanto invocata nella Guerra di Resistenza e di Liberazione dal Fascismo.

Ciò che balza subito in evidenza è che le forme e i limiti si dovevano applicare solo all'esercizio della sovranità e mai e poi mai alla sovranità medesima, in quanto tutti gli organi costituzionali, Presidente della Repubblica, Parlamento, Governo, Corte Costituzionale, ecc., essendo di rango costituzionale inferiori al Popolo, in quanto non provvisti di sovranità autonoma, se non discendente da quella del popolo che li elegge, non hanno, pertanto, l’autorità di ergersi e soggetti limitanti la sovranità popolare, che sovrasta ogni soggetto costituzionale.

Le limitazioni alla sovranità popolare sono iniziate subito, già nel 1947, e sono proseguite nel 1948 con alcuni atti compiuti dall'Assemblea Costituente, che si vanno ad elencare:

  • è stato posto nella Costituzione l’art. 75 che così recita: “…non è ammesso il referendum per le leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”. L’abuso è più che evidente in quanto si è limitata la sovranità internazionale del popolo, che nessun organo dello Stato, né tantomeno l’Assemblea Costituente poteva comprimere. Ed oggi sono stati variati assetti costituzionali, come per esempio la sovranità monetaria e l’adesione ad una Europa, che è stata creata senza il rispetto di alcuna regola democratica, non solo ignorando l’assenso del sovrano, ma addirittura impedendo al medesimo di esercitare il suo diritto fondamentale di autorizzare o revocare trattati e vincoli internazionali;
  • la Costituzione, una volta che è stata approvata dall'Assemblea Costituente, non è stata posta alla votazione del popolo sovrano, per cui a tutt'oggi essa non risulta essere stata ratificata dal sovrano;
  • non vi sono nella Costituzione norme che disciplinano i Partiti e la Banca d’Italia, che hanno avuto le briglie sciolte, per cui il potere politico e quello finanziario non hanno avuto il controllo da parte del Parlamento, unico organo eletto direttamente dal popolo, che doveva garantire al popolo la sua sovranità sulla moneta.

In questo clima di sottrazione della sovranità popolare, ben architettata e voluta da potenze straniere e da lobby di potere più o meno occulte, il Popolo Italiano ha ricevuto ben 33 pugnalate alla schiena:

Pugnalata: collusione dei politici con la mafia

Nel 1943 la CIA, agenzia spionistica degli USA, ha stipulato un patto devastante con la mafia siciliana, coinvolgendo la DC, che ha fatto trattative e contribuito ad assoggettare i Siciliani al loro potere.

Il bandito Giuliano spara a Portella della Ginestra contro i contadini, anche se lui era un contadino, mentre imperversava la guerra fredda fra USA e URSS.

Giulio Andreotti, con i suoi amici, Lima, Ciancimino, i fratelli Salvo, giunge persino a baciare Totò Riina, subendo una censura della Corte di Cassazione che ha riconosciuto che il medesimo era stato contiguo alla mafia sino al 1980.

Grave è la recente affermazione del figlio di Andreotti che dice che anche Piersanti Mattarella era contiguo con la mafia, con il padre Bernardo, accusato da Francesco di Carlo di essere uomo d’onore della famiglia di Castellammare. Amintore Fanfani già nel 1963, nel suo diario del 7 Febbraio, scriveva che Bernardo era connivente con la mafia.

Il Popolo italiano si trova oggi Sergio Mattarella, figlio di Bernardo, Capo dello Stato.

Lettere fra Andreatta e Ciampi: 12 Febbraio 1981, 6 marzo 1981: fine della sovranità monetaria

Nel 1981, Beniamino Andreatta, allora Ministro del Tesoro, con una semplice lettera indirizzata al Governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, pose fine all’acquisto illimitato dei titoli di Stato da parte della nostra Banca centrale.

Prima del 1981 lo Stato decideva sovranamente la propria politica economica. La Banca d’Italia rispondeva agli ordini del Ministero del Tesoro e dunque era obbligata a finanziare la spesa pubblica nazionale acquistando i titoli di Stato che il Paese altrettanto sovranamente decideva di emettere. La Banca d’Italia, altresì, sempre per finanziare la spesa pubblica, metteva a disposizione uno scoperto di conto secondo gli importi decisi dalla nostra Repubblica. Tale scoperto di conto era pari al 14% delle spese correnti del Paese, ovvero 20.000 miliardi di Lire.

La Banca d’Italia dunque non era indipendente dal potere politico essendo, fino al 1981, un organo dello Stato alla cui esclusiva potestà d’imperio era demandata ogni scelta di espansione della base monetaria.

Pugnalata: 1983, uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa

Carlo Alberto Dalla Chiesa, dopo aver debellato il terrorismo, inviato come Prefetto a Palermo, viene ucciso su ordine di uomini politici, perchè stava stravolgendo gli equilibri istituzionali, sottraendo l’Arma dei Carabinieri all’assoggettamento alla DC, come ha apertamente ammesso Francesco Cossiga in un suo comunicato ANSA del 2000, che asserì che nel 1981, quando si istituì la Polizia di Stato, si assegnò quest’ultima al PCI e l’Arma alla DC.

Pugnalata: 1989, “Stato del morale e del benessere dei Carabinieri”.

Il COCER Carabinieri, sindacato dei Carabinieri, pubblica un documento in cui denuncia il grave malessere dei Carabinieri, che avevano perso le loro antiche attribuzioni di essere vicini al popolo e distanti dal potere politico.

I vertici dell’Arma e politici denunciano i delegati del COCER, che vengono difesi dal popolo, per cui il potere immediatamente ritira la denuncia.

Pugnalata: 1992, uccisione di Falcone e Borsellino

I due paladini nella lotta contro la mafia e la collusione politica vengono annientati con la dinamite perché erano contro le trattative dello Stato con la mafia e intendevano ripristinare democrazia e libertà in Italia.

Pugnalata: Le trattative fra Stato a Mafia.

Lo Stato, che nel 1992 era rappresentato da Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, raggiungono un vergognoso accordo con la mafia per fare cessare gli attentati, che disturbavano le trattative in atto per far entrare l’Italia in Europa e per introdurre l’euro. Però, i giudici, mentre confermano le trattative fra Stato e mafia, non toccano il livello politico, limitandosi a incolpare solo il ROS Carabinieri.

Pugnalata: 1993, episodio del rospo da inghiottire

Il Presidente della Repubblica pro-tempore, Oscar Luigi Scalfaro, invita al Quirinale il Generale Antonio Pappalardo, all'epoca Sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze, per chiedergli di dimettersi dalla sua carica governativa, inghiottendo il rospo.

Pappalardo rifiuta sdegnosamante e 17 anni dopo si scoprirà che erano in atto trattative fra lo Stato e la mafia, che potevano essere svelate già nel 1993 con la presenza di Pappalardo al governo. Ma ciò avrebbe fatto saltare l’accordo per far entrare l'Italia in questa Europa, con un euro penalizzante per la nostra economia.

Pugnalata: Ciampi diviene Ministro del Tesoro, Capo del Governo, Capo dello Stato

Ciampi, pur non essendo stato eletto nemmeno in un consiglio comunale, riveste le più alte cariche dello Stato, dopo essere stato governatore della Banca d‘Italia, così venendo ricompensato per aver venduto il nostro Paese alle lobby di potere internazionali.

Pugnalata: Prodi diviene Presidente della Commissione Europea.

Prodi introduce l'euro, dopo aver svalutato pesantemente la lira e annichilito la nostra economia. Così di fatto distruggendo l’Italia, quarta potenza industriale. Viene premiato con la nomina a Presidente della Commissione Europea.

Pugnalata: Il PCI invece di scomparire, dopo la caduta del muro di Berlino, risorge.

Il PCI, dopo l'inchiesta di Tangentopoli, che punisce solo i partiti minori, così facendosi credere che la corruzione politica non appartenesse al mondo dei comunisti, accetta vilmente di accordarsi con le lobby di potere internazionali per assoggettare l'Italia al Nuovo Ordine Mondiale.

Napolitano diviene Capo dello Stato e Renzi va al governo.

Pugnalata: Introduzione dell'euro.

Viene introdotto nel 2000 l’euro, che dimezza stipendi e pensioni, annichilisce l’economia nazionale, fa fuggire all'estero imprese, pensionati e i migliori cervelli e assoggetta definitivamente il popolo italiano all'Unione Europea, che opera senza regole democratiche, sottraendoci la sovranità monetaria.

Pugnalata: 2000, defilamento di Mattarella, Ministro delle Difesa, nel momento in cui si cerca di annichilire l'Arma dei Carabinieri.

Pappalardo, nella sua veste di Presidente del COCER, si trova da solo a fronteggiare e rimproverare aspramente D'Alema per due decreti che avrebbero annientato l’Istituzione e salva l’Arma dei Carabinieri.

Pugnalata: 1999: Documento “Sullo Stato del morale e del benessere dei Cittadini”.

Scoppia il putiferio. Nel document è detto in modo chiaro e netto che il malessere dei Carabinieri dipende dal malessere dei Cittadini e che occorre rifondare la Nuova Italia, con la collaborazione dei militari, che nelle loro missioni di pace all'estero portano pace, democrazia e libertà.

Pappalardo, seppur Presidente del COCER Carabinieri, sindacato legittimato a denunciare gravi fatti contro la democrazia, viene accusato di golpismo (accusa che crolla dopo appena tre mesi) dal governo D'Alema in combutta con i vertici dell’Arma dei Carabinieri, ormai schiavi del potere politico.

Pugnalata: nel 2005 nasce “Il Porcellum”, legge elettorale n. 270 del 21 dicembre, che prevede il premio di maggioranza e le liste bloccate, che porta all'elezione della Camera e del Senato nel 2006, 2008, 2013.

Il relatore è Calderoli della Lega, ed è promulgata da Carlo Azeglio Ciampi.

Pugnalata: con sentenza del gennaio 2014, la Corte Costituzionale dichiara la legge Porcellum incostituzionale nella parte in cui prevede il premio di maggioranza e le liste bloccate :

  1. i parlamentari, circa 250, invece di dimettesi rimangono in carica;
  2. alcuni deputati del M5S, nella riunione della Giunta delle elezioni del 25 giugno 2015, accusano apertamente che non si può procedure alla convalida dei parlamentari, perché la legge elettorale Porcellum, dichiarata incostituzionale, non esiste più. Vengono auditi 5 professori universitari che confermano che la convalida avrebbe violato le norme a garanzia dell’ordinamento costituzionale della Repubblica;
  3. la stampa e la magistratura sono complici e tacciono;
  4. il M5S tradisce la sua denuncia e il popolo Italiano e accetta la legge Rosatellum, con la quale va alle elezioni mirando solo alla conquista del potere

Pugnalata: l'indebitamento del popolo italiano va alle stelle (400 miliardi di euro circa)

L'economia italiana è ormai allo sbando e la classe dirigente politica è succube ormai delle lobby di potere internazionali, che predicano il Nuovo Ordine Mondiale e l’Agenda 2030.

L'Europa senza regole democratiche imperversa obbligando i vari popoli a vivere nella miseria e nella sofferenza.

Pugnalata: Asservimento totale del governo italiano alla Germania, a questa Europa, al Nuovo Ordine mondiale. Il Movimento Liberazione Italia presenta una denuncia a tutte le Procure della Repubblica il 1° settembre 2018. La magistratura tace.

Pugnalata: Il Movimento Liberazione Italia presenta una denuncia nel 2016 contro tutti gli abusivi.

La magistratura tace!

Pugnalata: 21 Dicembre 2017 arresto di Mattarella

Il 21 dicembre del 2017 una delegazione del Movimento Liberazione Italia si presenta al Quirinale e procede all’arresto di Sergio Mattarella, non essendo egli il Capo dello Stato, così usurpando un potere politico. I Carabinieri non dicono nulla e accettano il verbale, non muovendo alcuna obiezione ai cittadini che hanno proceduto all’arresto.

La stampa tace. La magistratura nulla dice sull’arresto operato, violando l’art. 13 della Costituzione che così recita: La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa alcuna forma di detenzione, di ispezione o perquisizione, nè qualsiasi altra restrizione della libertà personale se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria nei soli casi e modi previsti dalla legge.

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicate tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori che debbono essere comunicati entro 48 ore all’autorità giudiziaria e se questa non li convalida nelle successive 48 ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.

Siccome sul verbale di arresto la magistratura non si è ancora pronunciata, esso è ancora valido.

Pugnalata: tradimenti di Di Maio del M5S e di Salvini e della Lega

Il M5S e la Lega vanno al potere e subito tradiscono il popolo non mantenendo soprattutto tre promesse: NO Euro, Exit Europa, No Vaccinazioni di massa.

Pugnalata: Alleanza M5S e PD

É il tradimento più alto, perché ciò che doveva essere il nuovo, resuscita dai morti un cadavere che doveva essere sepolto.

Pugnalata: il Coronavirus

Una emergenza, che doveva essere affrontata con politici saggi, esperti e capaci, viene gestita in modo disastroso causando 30.000 morti, di cui qualcuno deve rispondere.

Pugnalata: la congiura mediatica

Il governo Conte si avvale di soggetti, ben addestrati alle manovre occulte, per introdurre una dittatura mediatica e sanitaria.

Le vere intenzioni nascoste dietro le confusioni e manipolazione mediatiche servono per emanare decreti, che sono gravi abusi dei diritti costituzionali dei cittadini, con arresti domiciliari e quarantene obbligatorie.

Pugnalata: il MES, meccanismo di sviluppo europeo

Altro intollerabile tradimento: Conte che aveva spergiurato che non avrebbe mai fatto ricorso al MES, lo impone alla maggioranza e a parte della opposizione, ancor più assoggetando il popolo italiano allo strapotere di una Europa senza regole democratiche.

Per di più, non risolve i gravi problemi economici delle famiglie e delle micro, piccole e medie imprese.

Pugnalata: i decreti di emergenza di Conte contro il Covid 19

Pur essendo incostituzionali, per ammissione di ben 3 emeriti giudici costituzionali, come Cassese, Marini e Baldassarre, non vengono valutati da Mattarella, dalla magistratura amministrativa, dai vertici delle Forze armate e di Polizia, che tacciono

Pugnalata: minacce e terrore, l’epidemia riprenderà in autunno

Viene utilizzate la tecnica del terrore per rendere più docile ed obbediente il popolo ai voleri di enti ed organizzazioni esterni allo Stato.


  • Pugnalata: controlli e limitazioni sino alla vaccinazione di massa, iniziando dai medici e dalle forze di polizia, tutti usati come cavie.
  • Pugnalata: app immuni con controllo satellitare, intercettazioni, processi sbrigativi, controllo sistematico delle masse
  • Pugnalata: contravvenzioni a cittadini inermi, per esaltare il momento delle paura e del controllo sistematico
  • Pugnalata: le morti sospette, oltre 30.000, sulla coscienza di Conte e di Burioni, che peraltro non risulta essere un virologo;
  • Pugnalata: le mancate autopsie

Con la Circolare del Ministero della Salute dal 08 aprile 2020 è stato previsto che per l’intero periodo della fase emergenziale non si doveva procedere all'esecuzione delle autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19.


  • Pugnalata: assoggettamento totale delle Forze Armate e di polizia ad un potere illegittimo, invece che ai principi costituzionali
  • Pugnalata: i vertici delle Forze Armate e dell’Ordine, nominati dal governo, sono anch'essi abusivi e quindi da sostituire.

Va detto che nessun partito o movimento ha mai rilevato, nel tempo, che il duo Andreatta, Ministro delle Finanze e Carlo Azeglio Ciampi, Governatore della Banca d’Italia, aveva concordato, in barba al Parlamento, di non concedere più allo Stato la facoltà di chiedere di stampare moneta per le più varie esigenze del Paeseal popolo era stata sottratta la sovranità internazionale e monetaria.

Solo nel 2016 il Movimento Liberazione Italia ha denunciato alla Procura della Repubblica di Roma, la grave violazione della sottrazione della sovranità internazionale. Quest’ultima, pur dando ragione a grandi linee al Movimento, non ha inteso procedere ulteriormente, ancora più evidenziandosi la totale mancanza di autonomia e di indipendenza del potere giudiziario da quello politico.

In una situazione, così incancrenitasi, si è maturata la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare nel 2014 illegittimi alcuni articoli della legge elettorale, denominata “Porcellum”, in quanto anche agli stessi relatori essa era apparsa una porcata contro l’ordinamento costituzionale della Repubblica, nella parte in cui si prevedeva l’elezione di deputati e senatori con il premio di maggioranza, senza il rispetto delle norme poste a garanzia dell’ordinamento costituzionale della Repubblica. Circa 250 parlamentari.

Tale operazione di pulizia del sistema, ormai logoro e autoreferenziale, era stata avviata dalla Corte di Cassazione, composta solo da giudici togati, che non hanno potuto più tollerare un sistema di regole, che violavano apertamente e spudoratamente i principi della sovranità popolare, annullando i verdetti popolari, rilevando che erano state commesse gravi violazioni alla rappresentanza democratica”, così paventando delitti contro la personalità dello Stato.

Mai prima di allora si era raggiunto un così basso un livello di democrazia. Una rapina del voto popolare compiuto con l’accondiscendenza anche dei Presidenti della Repubblica che si sono succeduti, dal 2005 sino al 2014.

Il fatto più sconcertante è stato che, nonostante la Corte di cassazione avesse rilevato, nella sua richiesta di incostituzionalità della legge “Porcellum” comportamenti, dichiarati apertamente anticostituzionali, la Corte Costituzionale, composta in maggior numero da giudici eletti dal potere politico, dopo aver sentenziato che la legge elettorale, nei punti sopra indicati, era incostituzionale, per cui i 250 parlamentari, eletti con il premio di maggioranza, dovevano essere estromessi con immediatezza dalle due Camere, li invitava a rimanere in carica perché – una vera e propria assurdità! – erano stati comunque proclamati eletti, ignorando volutamente l’art. 66 della Costituzione che definisce completo l’iter dell’elezione del deputato solo dopo la sua convalida, che è avvenuta il 1° luglio 2015, un anno e mezzo dopo la sentenza della Consulta.

Per cui il Parlamento, pur essendo un carrozzone traballante, ha:

  • dato la sua fiducia a ben tre governi, Letta, Renzi e Gentiloni;
  • modificato alcuni articoli della Costituzione, che però sottoposti a referendum popolare, sono stati annullati;
  • modificato alcune leggi penalizzando, soprattutto, lavoratori e pensionati.

Ma quel ch’è più grave ha eletto il 1° febbraio 2015 Sergio Mattarella Presidente della Repubblica, commettendosi vari abusi:

  • l’Assemblea che ha votato Mattarella era composta anche dai 250 parlamentari eletti con il premio di maggioranza, che non potevano e non dovevano partecipare alla votazione per l’elezione della massima autorità dello Stato, posta a garanzia delle norme costituzionali;
  • i parlamentari non si erano ancora convalidati (la convalida è sopraggiunta il 1° luglio 2015, ben 5 mesi dopo), così violandosi vistosamente l’art. 66 della Costituzione.

Sergio Mattarella non può, a sua scusante, dire di non essere a conoscenza di queste violazioni, in quanto lui medesimo da Giudice della Corte Costituzionale ha partecipato alla votazione della sentenza del gennaio 2014.

I fatti sono così gravi, che ci si meraviglia come mai nessun organo dello Stato sia intervenuto:

  • né la Corte di Cassazione, che doveva difendere i principi fondamentali su cui si reggono le leggi penali e civili nel nostro Paese;
  • né la Procura della Repubblica di Roma, competente in materia;
  • né le Forze armate e di polizia, poste a guardia della democrazia a mente dell’art. 52 della Costituzione.

In tale inverosimile situazione di annullamento della sovranità popolare, è intervenuto il Movimento Liberazione Italia, che dapprima ha inviato molteplici denunce alla magistratura, che le ha tutte ignorate, e il 21 dicembre 2017 ha addirittura proceduto all’arresto di Sergio Mattarella, consegnando il verbale di arresto ai Carabinieri, a tutt’oggi letteralmente sepolto.

In questa inaccettabile stato di confusione istituzionale, il Parlamento degli abusivi ha approvato la legge elettorale “Rosatellum”, e con il nuovo Parlamento, anch’esso di abusivi, si è data la fiducia ai due governi Conte, che privi di ogni autorità istituzionale, ha consegnato il Paese a lobby di potere internazionali e ad una straripante Germania, indebitando ulteriormente il Paese e riducendo alla fame parecchie famiglie.

L’epidemia del coronavirus, sviluppatasi in Italia dal 21 febbraio 2020, ha ancor più evidenziato lo stato di soggezione in cui vive il nostro Paese.

Il governo non ha saputo fronteggiare l’emergenza e ha operato violando le norme costituzionali, peraltro in modo inadeguato, causando oltre 30.000 morti, ponendo il Paese al primo posto nel mondo per il numero di vittime.

Il Movimento “Gilet Arancioni, rilevando taluni comportamenti anomali ha proceduto a denunciare i fatti alla magistratura per i molti gravissimi reati commessi, fra cui la strage, l’induzione in schiavitù, ecc..

Non solo. Siccome ritiene che i maggiori mali per il nostro Paese siano stati prodotti dall’ingresso in questa Europa e dall’introduzione dell’Euro, ha redatto il “Manifesto degli Italiani”, con cui si chiede al Popolo Italiano di uscire dall’Europa.

Il Popolo italiano, costretto a vivere agli arresti domiciliari per una pandemia inesistente, imposta dall’Organizzazione Mondiale della sanità, che tutti sanno che obbedisce a ben individuabili lobby di potere e ed interessi, che vanno ricercati, ha risposto in massa all’invito di muoversi per fare finalmente rispettare la sua sovranità, calpestata da oltre 70 anni.

Non va sottaciuto, peraltro, che il Governo Conte bis si è mosso anche mistificando fatti e ingannando il popolo nel momento in cui:

  • ha chiesto denaro all’Europa per fronteggiare l’emergenza Covid 19, così aggravando ulteriormente il debito pubblico, potendo invece stampare una moneta complementare, operazione prevista dalle circolari europee, a costo zero, peraltro, confermata dall’ex Presidente della BCE Mario Draghi;
  • ha fatto approvare uno scudo penale per mandare esenti da ogni responsabilità i politici, che potevano essere chiamati a rispondere dei morti causati e del disastro economico, in cui è stato scaraventato il Paese.

Già alcuni medici stanno denunciando che sono stati invitati ad attestare falsamente che alcune morti erano da addebitare al coronavirus e che la maggior parte dei decessi è dovuta a complicazioni di malattie precedenti, di cui soffriva il paziente.

Il 26 giugno 2010 il Consiglio d’Europa, a seguito di una mozione presentata e dopo aver audito alcuni dirigenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha potuto rilevare che negli ultimi anni il mondo è stato terrorizzato da 4 epidemie: SARS, della mucca pazza, dell’influenza viaria e suina, che sono state false epidemie, che hanno distrutto economie nazionali e favorito lauti introiti alle case Farmaceutiche.

In merito alla epidemia del Covid 19, che comunque non si può classificare come una pandemia, alcune Procure della Repubblica stanno indagando per epidemia colposa, dando incarico ai Carabinieri della Tutela della Salute (NAS) di raccogliere elementi di colpevolezza.

Il Capo del Governo accettando di indebitare ulteriormente il nostro Paese, potendo invece stampare a costo zero una moneta complementare, ha commesso il reato di “Infedeltà in affari di stato”: “Chiunque incaricato dal Governo Italiano di trattare all'estero affari di Stato, si rende infedele al mandato, è punito, se dal fatto possa derivare nocumento all'interesse nazionale, con la reclusione non inferiore a 5 anni”.


Premesso quanto sopra:

  • ritenendo che gli Organi costituzionali dello Stato, Presidente della Repubblica, Governo e Parlamento siano abusivi ed illegittimi;
  • la Corte Costituzionale dell’epoca, con la sua sibillina e ambigua sentenza del gennaio 2014, ha permesso che le massime autorità dello Stato continuassero ad operare in un contesto di illegittimità del tutto evidente;
  • la magistratura, in questa situazione di grave alterazione degli equilibri costituzionali, non ha inteso agire, lasciando in tal modo al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dott. Gratteri, l’invito a lanciare l’urlo di dolore ai cittadini di ribellarsi e di scendere in piazza;
  • la classe dirigente politica italiana è del tutto asservita al Nuovo Ordine Mondiale, i cosiddetti Illuminati, che utilizzano la dittatura tecnocratica, per ridurre la popolazione mondiale e dominarla;
  • nella campagna elettorale delle politiche del 2018 il M5S e la Lega promisero al popolo di rinnovare totalmente il sistema politico italiano, ricevendo ampi consensi, sicchè i due partiti entrarano in coalizione formando il nuovo governo;
  • nessuna promessa è stata mantenuta;
  • le Lega è uscita inopinatamente e inspiegabilmente dal governo;
  • il Presidente della Repubblica invece di indire nuove elezioni, ha permesso un governo M5S-PD, che il popolo italiano aveva ampiamente bocciato nelle elezioni del 2018, così stravolgendosi la volontà popolare;
  • considerato che l’unico organo costituzionale legittimo e nel pieno delle sue attribuzioni e funzioni è rimasto il Popolo, arbitro della grave situazione di illegittimità in cui si trovano le massime Istituzioni della Repubblica e di grave crisi politica ed economica;
  • visto l’art. 1 della Costituzione che sancisce che la sovranità appartiene al popolo, per cui il medesimo si riappropria dei suoi poteri legislativi, esecutivi e giudiziari.

Decreta

  • di autoconvocarsi in un Collegio Unico Nazionale dal 30 maggio al 2 giugno 2020 per eleggere l’Assemblea Costituente, con le modalità di seguito indicate:
  1. costituzione il 30 maggio 2020, dalle ore 10,00, di seggi elettorali in luoghi pubblici, in ogni piazza d’Italia;
  2. lettura dei nominativi dei candidati della propria regione di ogni schieramento politico;
  3. espressione del voto, mediante alzata di mano (astensione, voto favorevole, voto contrario) dinanzi ad un Presidente e un segretario verbalizzante e a pubblici ufficiali;
  4. redazione del verbale da inviare entro il 2 giugno a piazza del Popolo in Roma;
  5. votazione online mediante piattaforme elettroniche, già operanti e legali, utilizzate in precedenti petizioni popolari;
  6. trasmissione dei dati al collegio popolare elettorale, costituito in Roma, piazza del Popolo, entro il 2 giugno;
  7. espressione del voto, mediante alzata di mano (astensione, voto favorevole, voto contrario) dinanzi ad un Presidente, un segretario verbalizzante, pubblici ufficiali e diplomatici dell’Organizzazione mondiale degli Stati che dovranno attestare la legittimità e regolarità del voto;
  8. redazione del verbale;
  9. lettura dei verbali, dei risultati e proclamazione degli eletti, che saranno scelti nel numero indicato a fianco di ciascuna regione:
  • Regione Val d’Aosta: 2
  • Regione Piemonte: 10
  • Regione Liguria: 8
  • Regione Lombardia: 14
  • Regione Veneto: 10
  • Regione Trentino Alto Adige: 8
  • Regione Friuli VG: 6
  • Regione Emilia Romagna: 10
  • Regione Toscana: 10
  • Regione Marche: 6
  • Regione Lazio: 14
  • Regione Abruzzo: 6
  • Regione Molise: 2
  • Regione Campania: 14
  • Regione Puglia: 12
  • Regione Basilicata: 6
  • Regione Calabria: 8
  • Regione Sicilia: 14
  • Regione Sardegna: 8
  • per un totale di 168 parlamentari, che costituiranno l’Assemblea Costituente, che dovrà:
  • eleggere il Capo provvisorio dello Stato;
  • formare il nuovo governo provvisorio:
  • formare la nuova legge elettorale in rispetto delle norme costituzionali;
  • far stampare 700 miliardi di lire italiche, al cambio 1 a 1 con l’euro, moneta complementare da affiancare all’euro, per il pagamento soprattutto di tributi, oneri sociali e servizi sociali;
  • distribuire entro 48 ore 1.500 lire italiche ad ogni famiglia oggi priva di redditi, con 500 lire italiche per ogni figlio minore a carico e 20.000 lire italiche alle imprese micro, piccole e medie.

Il Popolo deliberante trasmette tutti i dati alla Corte d’Appello di Roma per la verifica della legittimità del voto e la proclamazione ufficiale degli eletti.

 

Roma, 12 maggio 2020

Movimento Gilet Arancioni

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