Geova ricompensa i suoi servitori fedeli (Ebr. 11:6)

Geova ricompensa i suoi servitori fedeli (Ebr. 11:6)

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Leonard Myers

La scrittura e il commento di oggi spiegano come Geova fa capire ai cristiani unti che sono stati scelti per vivere in cielo. Ma quando un cristiano viene unto vuol forse dire che riceverà automaticamente la ricompensa? Per favore, leggiamo l’ultima frase del commento di oggi. Risponde a questa domanda dicendo: “Anche se un cristiano ha ricevuto la chiamata per andare in cielo, riceverà la ricompensa solo se rimane fedele [solo se rimane fedele]”. E vale la stessa cosa per chi ha la speranza di vivere sulla terra. Geova ci ricompenserà con la vita nel nuovo mondo “solo se [rimaniamo] fedeli”. Quindi consideriamo il tema: “Geova ricompensa i suoi servitori fedeli”. Come sappiamo che Geova vuole ricompensare i suoi servitori fedeli? Come lo ha fatto in passato? E quali ricompense riceviamo dal nostro amorevole Padre celeste? Un modo in cui Geova esprime il suo tenero amore per noi è prendendo l’iniziativa per ricompensare i suoi servitori fedeli. A questo proposito leggiamo Ebrei capitolo 11. Apriamo la Bibbia in Ebrei 11 e notiamo il collegamento che c’è tra la fede e le ricompense che vengono da Geova. Versetto 6. Il versetto 6 dice: “Senza fede è impossibile piacere a Dio, perché chi si avvicina a Dio deve credere che egli esiste e che ricompensa quelli che lo cercano assiduamente”. Così più amiamo Geova, più aumenta la nostra fede non solo nel fatto che lui esiste ma anche nel fatto che lui, senza ombra di dubbio, ricompensa quelli che ama, quelli che gli sono fedeli, quelli che lo cercano assiduamente. Ricompensare chi gli è fedele è una parte importante della personalità di Geova. Gesù lo sottolineò in una conversazione che ebbe coi suoi discepoli. Per favore, prendete con me Matteo capitolo 19. Matteo 19, e al versetto 27 notate la domanda che fece Pietro. Matteo 19:27: “Allora Pietro disse in risposta: ‘Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito; che cosa ci sarà quindi per noi?’” Gesù sapeva che Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni avevano lasciato la loro attività di pesca per poterlo seguire. Quindi, invece di dire a Pietro che non avrebbe dovuto fare quella domanda, disse ai discepoli che sarebbero stati ricompensati per la loro fedeltà e per i loro sacrifici. Versetto 28: “Gesù disse loro: ‘In verità vi dico: alla rigenerazione, quando il Figlio dell’uomo si siederà sul suo glorioso trono, voi che mi avete seguito siederete su 12 troni, giudicando le 12 tribù d’Israele. E chiunque avrà lasciato case o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o campi per amore del mio nome riceverà cento volte tanto ed erediterà la vita eterna’”. Gesù stava dicendo ai discepoli che ci sarebbero state ricompense non solo in futuro, ma anche ricompense nel presente: padri, madri, fratelli e sorelle e figli spirituali che sarebbero stati molto più preziosi di tutto quello che gli apostoli avevano lasciato. Che grande ricompensa! È chiaro dalle Scritture che Geova desidera ricompensare i suoi fedeli servitori. Come l’ha fatto in passato? Beh, un esempio che ci può venire in mente è Giuseppe. Come sappiamo, quando aveva 17 anni la sua vita venne stravolta completamente. Pieni di odio, i suoi fratelli lo vendettero come schiavo. Poi a causa delle bugie della moglie del suo padrone si ritrovò nella situazione che vediamo nell’immagine: in una prigione egiziana. Fu imprigionato ingiustamente per tanti anni. Giuseppe si sentì abbandonato da Dio, che è colui che ricompensa, o rimase fedele a lui? Scopriamolo insieme. Leggiamo Genesi capitolo 39. Genesi 39, e vediamo cosa succede a Giuseppe nei versetti da 21 a 23: “Comunque Geova continuò a essere con Giuseppe e a mostrargli amore leale, e gli fece incontrare il favore dell’ufficiale capo della prigione. Quindi l’ufficiale capo affidò a Giuseppe tutti i prigionieri, e tutto il lavoro che questi svolgevano era diretto da Giuseppe. L’ufficiale capo della prigione non controllava assolutamente nulla di quello che gli aveva affidato, perché Geova era con Giuseppe e Geova gli faceva riuscire bene tutto”. È evidente che Giuseppe non si fece prendere dallo scoraggiamento. Svolse il suo lavoro al meglio che poteva e si concentrò sulla sua amicizia con Geova. Come vediamo nell’immagine, Geova lo ricompensò anche in questa situazione difficile. Anni dopo il faraone liberò Giuseppe dalla prigione e lo fece diventare la seconda persona più importante di tutto l’Egitto, un’altra ricompensa per la fedeltà di Giuseppe. Giuseppe capì che era stato Geova a ricompensarlo. Apriamo la Bibbia in Genesi 41 e leggiamo i versetti 51 e 52. 41: 51, 52: “Giuseppe chiamò il primogenito Manasse. Infatti disse: ‘Dio mi ha fatto dimenticare tutte le mie sofferenze e tutta la casa di mio padre’. E chiamò il secondo Efraim. Infatti disse: ‘Dio mi ha reso fecondo nel paese del mio dolore’”. Quindi sì, Giuseppe capì che era stato Geova a ricompensarlo. Possiamo imparare molto da Giuseppe. Se abbiamo avuto un’infanzia difficile o se stiamo vivendo un momento complicato, possiamo rimanere fedeli, possiamo provare gioia, possiamo perseverare. E Geova ci ricompenserà oggi e in futuro. Il segreto è rimanere fedeli. Vediamo l’ultimo punto. Quali ricompense riceviamo dal nostro amorevole Dio? Ce ne sono tante, ma menzioniamone solo alcune. Pensiamo a delle ricompense che riceviamo oggi. Il libro Organizzati per fare la volontà di Geova descrive benissimo una di queste ricompense. Guardate cosa dice: “Tutti quelli che oggi fanno parte della congregazione si rallegrano della prosperità spirituale che Geova ha dato ai suoi servitori. I nostri pascoli spirituali sono davvero produttivi e abbiamo abbondanza di rinfrescanti acque di verità”. Siamo molto contenti di questa prosperità spirituale. Geova ci ricompensa anche facendoci diventare parte di una famiglia unita: padri, madri, fratelli, sorelle e figli spirituali. Proprio la stessa cosa che anche Gesù promise ai suoi discepoli. Ecco un’altra ricompensa che riceviamo. Per la nostra fedeltà Geova ci benedice dandoci pace mentale, soddisfazione e felicità. Una sorella ha detto “Non ringrazierò mai Geova abbastanza. Ogni giorno è al mio fianco e mi aiuta ad affrontare le preoccupazioni. Il mondo è caotico e inospitale, ma collaborando strettamente con Geova mi sento al sicuro fra le sue braccia. Ogni volta che faccio sacrifici per lui, mi ripaga con benedizioni molto più grandi delle mie rinunce”. Geova ha ricompensato questa sorella. Che dire delle ricompense future? Se i cristiani unti rimangono fedeli, 2 Timoteo 4:7, 8 dice che riceveranno ‘la corona della giustizia che il Signore darà loro come ricompensa’. E chi ha la speranza terrena? Non vediamo l’ora di ricevere la ricompensa della vita eterna sulla terra quando si avvererà la scrittura di Isaia 32:17 che parla di “pace” e “quiete e sicurezza durevoli”. Una rivista Svegliatevi! diceva: “Persone sane in condizioni perfette saranno in grado di produrre qualsiasi cosa serva per rendere la vita piacevole”. Geova ama ricompensare i suoi fedeli servitori oggi e continuerà a farlo anche in futuro. Quindi di cosa abbiamo parlato? Come sappiamo che Geova vuole ricompensare i suoi fedeli servitori? Versetti come Ebrei 11:6 e Matteo 19:27-29 confermano che Geova prende l’iniziativa nel ricompensare chi gli è fedele. E come lo ha fatto in passato? Abbiamo considerato insieme l’esempio di Giuseppe. Geova lo ricompensò per la sua fede sia durante tutte le prove che affrontò che dopo. E quali sono alcune ricompense che riceviamo da Dio? Lui ci sta dando prosperità spirituale, ci permette di far parte di una famiglia internazionale e ci dona pace mentale, soddisfazione e felicità. E quali ricompense riceveremo in futuro? La vita in cielo per gli unti e la vita eterna sulla terra per le altre pecore. Siamo davvero grati che Geova ricompensa i suoi fedeli servitori!

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