Geova non dimentica i suoi servitori

Geova non dimentica i suoi servitori

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David Hibshman

Figliolo lascia, è pesante.

Ti aiuto io.

Ma ce la faccio, papà.

Ti farai male David.

Però ci sarebbe da preparare la macchina parlante.

Ci penso io.

Bravo David, vai.


Sono nato il 4 dicembre 1916 nella cittadina di Sharon, in Pennsylvania. Quindi ho 102 anni. Mio padre proiettava il “Fotodramma della Creazione” in tanti posti. Sono davvero grato per tutto quello che hanno fatto i miei genitori. Nel 1931 ho assistito al congresso a Columbus, in Ohio. A quel tempo conoscevo già la mia cara Helen. E quando il fratello Rutherford annunciò il nuovo nome Testimoni di Geova, lei ne fu davvero entusiasta. Quando ho iniziato il servizio di pioniere, la prima cosa che ho fatto è stata scrivere a Helen. Lei mi ha risposto con una bella lettera e mi ha detto: “Non hai risposto alla mia domanda. Ma sei un pioniere o no?” Le ho risposto: “Sì, sono pioniere e spero di esserlo per sempre”. Poi ricevemmo una lettera da Brooklyn. Ci chiedeva se eravamo disposti a servire nella circoscrizione, e così ci spostammo nella parte ovest del Kentucky. Anche Aubrey e Bertha Bivens venivano dal Kentucky. Io e Aubrey eravamo buoni amici, e anche Bertha e Helen lo erano. Quando andammo a Galaad c’era già una bella amicizia fra di noi. E poi ci fu una sorpresa, fummo mandati in Guatemala insieme. E che ci crediate o no, andammo a vivere con i Bivens nella stessa casa missionaria! Ma fu davvero triste quando poi furono mandati a Puerto Barrios. Vederli andare via lasciò un vuoto in noi. Poi ricevemmo un nuovo incarico, servire alla filiale nella città di Guatemala. Abbiamo avuto una vita intensa. Siamo stati davvero benedetti. Io ed Helen eravamo una bella coppia. Quando mia moglie si ammalò fu doloroso. Se sono giunta alla fine della mia vita, supplico Geova di prendersi cura del mio David. Grazie, Geova, per avermi dato un marito come lui e per aver reso il nostro matrimonio così felice. È stato meraviglioso! Il giorno del funerale andai dal fratello Hibshman. Pensavo fra me e me: “Devo dire a David che non è da solo, e che lo avrei accompagnato se avesse voluto. Sarei stato il suo compagno di viaggio ogni volta che ne avesse avuto bisogno”. Io credo che sapesse di avere avuto una vita bellissima con la sorella Helen, una vita straordinaria. Ma anche che non doveva arrendersi. Non si è mai isolato. Dopo la morte della sorella Helen, il fratello David ha continuato a servire nel Comitato di Filiale del Guatemala per 18 anni. E in seguito si è trasferito alla Sala delle Assemblee di San Lucas. Penso che vivere alla Sala delle Assemblee abbia fatto bene al fratello David. Tutti i fine settimana può stare in compagnia di fratelli e sorelle. Ci sono tante assemblee e, anche se non sono le mie, conosco molti fratelli. E così scendo e vado a salutarli. È proprio come la Bibbia descrive i cristiani: l’amore avrebbe fatto la differenza, l’amore che c’è tra di loro. È meraviglioso e anche io ho tanti amici. Mio caro, vorrei che mettessi questo versetto sulla tua scrivania. Penso che sia adatto a te per i molti anni di servizio che hai dedicato a Geova. Ebrei 6:10 dice: “Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete dimostrato per il suo nome”.

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