Geova, “l’Iddio che dà pace”

Geova, “l’Iddio che dà pace”

Stephen Lett. Membro del Corpo Direttivo 

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È per me un grande piacere dare il benvenuto a tutti voi a questo congresso e dirvi: “Shalom”. Perché ho scelto di iniziare con questa parola? Beh, “shalom” è un termine ebraico che significa “pace” e, pensate, ricorre oltre 200 volte nella Bibbia. Quando viene usato per salutare qualcuno, proprio come ho fatto io, significa “la pace sia con te”. Quindi di sicuro non c’è modo più adatto per darvi il benvenuto all’inizio di questo congresso dei Testimoni di Geova dal tema “Cercate la pace”. Siamo molto contenti che siate qui con noi e vi garantiamo che non rimarrete affatto delusi. Al contrario, sarete felici di aver dedicato 3 giornate a scoprire quello che dice la Bibbia su come potete provare pace e riuscire a non perderla in ogni aspetto della vostra vita. Allora iniziamo parlando della persona che ha riunito tutti noi qui a questo congresso: Geova. E siamo sempre felici di parlare del nostro straordinario Padre celeste. Filippesi 4:9 definisce Geova “l’Iddio della pace”. È vero, Geova possiede molte qualità: amore, giustizia, sapienza, potenza. Ma Geova possiede anche la qualità della pace. Se ci pensate, lui è in pace con sé stesso, è in pace con gli angeli, è in pace con gli esseri umani fedeli. Geova è proprio “l’Iddio della pace”. Ma eccovi una domanda: direste che Geova tiene questa pace tutta per sé? Troviamo la risposta in Romani capitolo 15. Prendetelo insieme a me. Romani capitolo 15, leggeremo il versetto 33: “L’Iddio che dà pace [che dà pace] sia con tutti voi. Amen”. Geova dona generosamente la sua pace, come vedremo. In effetti “ogni dono buono e ogni regalo perfetto” vengono da lui, dice Giacomo 1:17. E uno dei regali più belli che ci fa è il dono della pace. Adesso un’altra domanda: che tipo di pace ci dona Geova? Molti associano la pace all’assenza di lotte e conflitti nella vita delle persone. Ma la pace che dà Geova è molto più di questo. La pace che solo Geova è in grado di darci ci fa sentire protetti, al sicuro. Ci fa stare bene. Questa pace che viene da Geova è descritta molto bene in Filippesi al capitolo 4. Prendiamolo. Filippesi 4, iniziamo dal versetto 6: “Non siate in ansia per nessuna cosa, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiere e suppliche accompagnate da ringraziamenti; e la pace di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. Notate che qui Geova dice di non essere in ansia “per nessuna cosa”. Ma pensate che Geova ci direbbe di fare qualcosa che sia impossibile per noi? No. Ovviamente ci sta dicendo di non essere eccessivamente ansiosi. In molti casi l’essere preoccupati può esserci utile. Può spingerci a fare del bene agli altri, ad aiutarli. Può spingerci ad assolvere i nostri incarichi con entusiasmo e a farlo con diligenza. E se però l’ansia diventasse incontrollata? Potrebbe portarci a problemi di salute come la depressione, che può essere sfibrante e che può paralizzarci e indebolirci. Come si fa quindi a non essere eccessivamente ansiosi “per nessuna cosa”? La risposta la troviamo nelle parole successive di Filippesi 4:6, 7. Dopo averci messo in guardia contro l’ansia, Geova ci dà l’antidoto. In pratica ci dice di pregarlo, supplicarlo e implorarlo. E lui ci promette che ci darà la sua pace. Ma cosa intende dire qui il versetto quando dice che “la pace di Dio […] è al di là di ogni comprensione”? Vuol dire che questa pace è così straordinaria e potente che noi semplici esseri umani non possiamo comprenderla appieno. Sembrerebbe quasi illogica dal punto di vista umano. A volte potremmo pensare, sopraffatti da preoccupazioni, paure e dall’ansia, di non avere scampo. Ma poi imploriamo Geova per avere la pace che solo lui può darci. E che succede a quel punto? Incredibilmente ci sentiamo pervasi da un senso di calma, sicurezza e tranquillità. Loraine, una ragazza che perse sua madre per il cancro, ricorda: “Quando mia madre esalò l’ultimo respiro, io ero presente. Pregai Geova chiedendogli la forza di perseverare e superare tutto questo. Mi sentii subito pervasa dalla pace di Dio”. E invece cosa si intende con l’espressione “la pace di Dio […] custodirà il vostro cuore e le vostre facoltà mentali”? La parola greca tradotta “custodire” è un termine militare che richiamava l’immagine di sentinelle che stavano di guardia giorno e notte. Allo stesso modo la pace di Dio può proteggere le nostre facoltà mentali e il nostro cuore 24 ore su 24, dandoci calma, sicurezza e tranquillità. Ho un’altra domanda per voi: qual è l’ingrediente principale che ci permette di ricevere questa miracolosa pace di Dio? Ecco la risposta: avere una forte amicizia con Geova. L’apostolo Paolo sperimentò molte volte in prima persona che provare pace interiore non dipende dalle proprie circostanze. Piuttosto dipende dall’avere una forte, una stretta amicizia con Geova. Per esempio in una occasione, dato che Paolo e Sila predicarono con coraggio, gli vennero strappate di dosso le vesti, furono picchiati duramente con dei bastoni, furono gettati nella cella più interna della prigione. I loro piedi vennero fissati a dei ceppi. Eppure verso la mezzanotte ricordate cosa fecero Paolo e Sila? Iniziarono a pregare e a cantare lodi a Geova. E così, stupiti, tutti gli altri prigionieri li stavano ad ascoltare. Quindi è evidente che nonostante le circostanze fossero molto sfavorevoli, queste non li privarono della preziosa pace che viene da Dio. Quindi dall’esempio di Paolo e Sila traiamo una lezione importante: avere la pace di Dio non dipende dalle nostre circostanze. Dipende invece dall’avere una stretta, un’intima amicizia con Geova. Finora abbiamo visto in che modo Geova, “l’Iddio della pace”, dà la sua pace, e che tipo di pace riceviamo da lui. Ma dovremmo anche chiederci: “È vero che Geova concede la sua pace, ma a chi la concede?” Per dirla in poche parole, Geova dà pace a tutti quelli che si avvicinano a lui e che scelgono di lasciarsi guidare da lui. In effetti la prima cosa da fare per ricevere la sua pace è vivere una vita moralmente pura, seguendo le giuste norme morali di Geova. Molte persone nel mondo di Satana, come sapete, pensano che Dio le accetterà così come sono, come se Dio adeguasse le sue norme per venirgli incontro. Che grave mancanza di umiltà! Sarebbe come se un vaso dicesse al suo creatore, il vasaio, qual è il modo in cui deve essere usato, e il vasaio dovesse accettarlo, che gli piaccia o meno. Ma le cose non funzionano così, vero? Siamo noi a dover elevare le nostre norme morali per adeguarle a quelle di Geova. Siamo noi a dover cambiare, certamente non Geova. È interessante che Giacomo 3:17 dice che “la sapienza che viene dall’alto è prima di tutto pura, poi pacifica”. Quindi se vogliamo la pace che viene da Geova e avere così una vita pacifica dobbiamo essere puri in base alle norme morali stabilite da Geova. Isaia 48:22 dice: “‘Non c’è pace’, dice Geova, ‘per i malvagi’”. Quindi i malvagi, cioè chi stabilisce da solo le proprie norme morali, non riceveranno la pace che viene da Geova e non potranno avere una vita pacifica. Invece noi ce la mettiamo tutta per vivere secondo le norme morali di Geova. È vero che Geova farà la sua parte per aiutarci, ma lui si aspetta che anche noi facciamo la nostra. Ovviamente lui benedirà i nostri sforzi, ma funziona come un calcolo matematico, come una moltiplicazione. Che cosa vogliamo dire? Se noi non facciamo niente, non ci sarà nulla che Geova possa moltiplicare. Quanto fa dieci per zero? Zero. E cento per zero? E mille per zero? E un milione per zero? Il risultato è sempre zero. Quindi se noi non facciamo nessuno sforzo, Geova non avrà niente da moltiplicare. Galati 5:22 dice che la pace è un aspetto del “frutto dello spirito” santo. Quindi lo spirito santo ci aiuterà a sviluppare e a manifestare la pace. Infatti Giovanni 14:26 descrive lo spirito santo come “il soccorritore”. Ma l’espressione “soccorritore” non significa che lo spirito farà miracolosamente tutto da solo, senza nessuno sforzo da parte nostra. Ora facciamo un esempio per capire il punto. Immaginate che vi serva una mano per fare un lavoretto. Dovete tinteggiare l’esterno della vostra casa e chiedete a un amico di aiutarvi. Così iniziate a tinteggiare insieme. Ma poi lasciate il vostro amico lì fuori mentre voi tornate in casa a rilassarvi. Quanto rimarrà il vostro amico a tinteggiare lì da solo? Se continuasse a dipingere, non potreste più dire che è lì per aiutarvi, perché sta facendo il lavoro al posto vostro. Luca 11:13 dice che Geova “darà spirito santo a quelli che glielo chiedono”. Quindi se chiediamo lo spirito di Geova e facciamo del nostro meglio per agire in armonia con questo spirito, potremo godere della pace di Dio. E riusciremo anche a promuovere l’armonia, l’unità, e ad avere buoni rapporti con gli altri. E che bello stare insieme a persone che manifestano pace, questo aspetto così importante del frutto dello spirito. Quando un bambino che sta dormendo si sveglia improvvisamente nel cuore della notte per colpa di un forte rumore, ovviamente si spaventa e inizia a piangere per avere aiuto. Ma quando mamma o papà lo prendono in braccio, lo coccolano e gli parlano in modo rassicurante, lui si calma immediatamente. Anche Davide, nel Salmo 55:16-18 disse che quando era in difficoltà invocò Dio per avere aiuto, e che Geova ascoltò la sua voce e gli concesse pace. E così anche noi, quando stiamo soffrendo, possiamo supplicare il nostro Padre celeste, che sicuramente sarà pronto a rassicurarci e a ridarci pace. E Geova, il nostro Padre celeste, vuole tanto fare questo per noi. Prendete Geremia al capitolo 29 e notate quanto desidera sostituire la nostra ansia con la pace che viene da lui. Geremia 29:11, 12: “‘Infatti’, dichiara Geova, ‘io conosco bene i pensieri che nutro per voi: voglio che abbiate pace, non calamità, e voglio darvi un futuro e una speranza. Voi mi invocherete, verrete da me e mi pregherete, e io [notate, e io] vi ascolterò’”. Che belle parole! Il nostro Dio Geova desidera ed è capace di sostituire le nostre preoccupazioni con la straordinaria pace che solo lui può dare. Quindi abbiamo parlato di come Geova è “l’Iddio della pace”. Abbiamo visto a chi Geova dà la sua pace, cioè a coloro che si avvicinano a lui e desiderano ricevere questo tipo di pace. E adesso ci concentreremo su come ognuno di noi può promuovere la pace nei rapporti con gli altri. Nel video che vedremo ora, il fratello Kenneth Cook del Corpo Direttivo spiegherà come il programma di questo congresso ci aiuterà a cercare la pace. 

Kenneth Cook

Noi del Corpo Direttivo ci teniamo a dirvi che siamo molto contenti che stiate seguendo questo congresso “Cercate la pace”. A proposito di pace, qui alla sede mondiale, sulle rive del Blue Lake, nello Stato di New York, siamo completamente immersi nella natura. A volte il lago è uno specchio. Ogni tanto si vedono aquile e falchi. E quando arriva l’autunno e le foglie cambiano colore, la foresta si tinge di sfumature spettacolari. Ma più importante della tranquillità di questo posto è l’abbondante pace che Geova ha dato alla sua organizzazione. Questo è evidente dalla pace e dall’armonia che ci uniscono indipendentemente da nazionalità, lingua, razza, tribù o estrazione sociale. Questo è davvero un miracolo, soprattutto se consideriamo tutto il subbuglio in cui si trova il mondo e le divisioni che ci sono a livello politico, sociale e religioso. Comunque questa pace non è una cosa scontata, non è assolutamente frutto del caso. Ognuno di noi deve fare la sua parte nel cercare la pace se vuole piacere a Dio. Geova vuole senza dubbio che i suoi adoratori abbiano sempre pace. È stato così sin dall’antichità. Ad esempio disse a Mosè che i sacerdoti dovevano benedire gli israeliti con delle parole molto rassicuranti. Notate quali erano queste parole in Numeri 6:24-26. Sentite cosa dovevano dire i sacerdoti al popolo: “Geova ti benedica e ti custodisca. Geova faccia splendere su di te il suo volto e ti mostri favore. Geova alzi verso di te il suo volto e ti conceda pace”’. Il versetto successivo continua: “E devono porre il mio nome sugli israeliti, perché io li benedica”. Geova ha posto il suo nome anche su di noi e ci sta benedicendo riccamente. Andiamo a vedere cosa impareremo durante questo congresso. Il programma ci insegnerà come possiamo continuare a ricevere la pace di Dio. Innanzitutto vedremo come possiamo essere in pace con Geova Dio. La pace più importante infatti deriva dallo stringere una relazione personale con lui. Avere lui come nostro migliore Amico ci fa bene e ci aiuta a provare pace in ogni altro aspetto della vita. Ma cosa dobbiamo fare per diventare intimi amici di Dio? Non basta sapere semplicemente qualcosa su di lui. Bisogna conoscere a fondo il tipo di persona che è per poterne così ammirare le qualità. Allora ameremo quello che lui ama e odieremo quello che lui odia. Durante il congresso soffermatevi su quei dettagli relativi a Geova che vi avvicineranno ancora di più a lui. Vedremo anche come essere in pace con gli altri. Tra le mura domestiche la famiglia dovrebbe trovare un’oasi di pace. Questo non significa semplicemente non litigare. Significa anche mettere i bisogni dei familiari al di sopra dei propri. Come impareremo durante il congresso, è importante mostrarsi amore e rispetto, fare squadra, migliorare il dialogo in famiglia e adorare Geova tutti insieme. Vedremo poi come provare pace nonostante i problemi e le difficili condizioni del mondo. Durante questo congresso faremo un giro intorno al mondo per vedere come, nonostante opposizione, malattie, problemi economici e disastri naturali, i fratelli hanno cura l’uno dell’altro, ricevono aiuto dall’organizzazione di Geova e continuano a svolgere le loro attività spirituali. Anche se fossimo in pericolo di vita o rischiassimo di non avere il necessario, possiamo essere sicuri che Geova potrà aiutarci a perseverare e a conservare la nostra pace interiore. Infine vedremo come provare pace per l’eternità. Quando il Regno di Dio avrà portato alla perfezione l’umanità, non avremo più bisogno di cercare la pace. Salmo 72:7 infatti promette: “Ai suoi giorni fiorirà il giusto, e la pace abbonderà finché non ci sia più la luna”. In altre parole, ci sarà pace per sempre. Il programma ci aiuterà a pregustare le benedizioni che Geova ha in serbo per noi. “Cercate la pace” è più che mai appropriato come tema del congresso di quest’anno. Chi cerca la pace fa uno sforzo consapevole per raggiungerla. L’influenza di Satana il Diavolo, il suo mondo malvagio e le nostre stesse imperfezioni compromettono costantemente la nostra pace. Ecco perché dobbiamo impegnarci per raggiungerla nella nostra vita. Il programma di questo congresso ci aiuterà a fare proprio questo. Ci auguriamo che l’Iddio della pace sia con voi ora e per sempre. Questo è il profondo desiderio di tutti noi del Corpo Direttivo perché vi vogliamo molto bene. Anche quest’anno godetevi questo meraviglioso congresso! 

Grazie di cuore, fratello Cook, per averci spiegato in quali modi questo bellissimo congresso ci aiuterà a cercare la pace. Per preparare il nostro cuore diamo insieme una scorsa al programma di questo congresso. Vediamo cosa c’è in serbo per noi. Vediamo cosa ha preparato “l’Iddio della pace”. E se vi fa piacere, potete seguirmi con la vostra copia del programma, che sia digitale o cartacea. Avrete visto che il tema del primo giorno è “Geova benedirà il suo popolo con la pace”. Il primo simposio spiegherà in che modo l’amore per Dio, per il prossimo e per la Parola di Dio contribuiscono alla vera pace. Il brano biblico recitato di quest’anno è tratto dal racconto della vita di Giacobbe. E come vedrete, Giacobbe ci ha lasciato un ottimo esempio da imitare. Da lui impariamo come possiamo cercare quello che contribuisce alla pace. Subito dopo ascolteremo il discorso “L’effetto della vera giustizia sarà pace”. In questo discorso capiremo come possiamo resistere alle tentazioni. Quando un leone divora la sua preda, questa diventa parte di lui. Allo stesso modo Satana cerca di farci cedere alle tentazioni, così da divorarci e farci diventare parte del suo mondo. Ma in questo discorso capiremo come respingere le tentazioni che ci mette davanti. Poi nella seconda parte del primo giorno ascolteremo il secondo simposio di questo congresso dal tema “Traiamo forza dalle promesse di pace di Dio”. Saremo sicuramente rafforzati dalle promesse di pace di Geova contenute nel libro di Isaia. Per esempio, uno dei discorsi si intitola “Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme”. Oggi sarebbe impossibile che un lupo e un agnello pascolassero insieme. Se ci provassimo, probabilmente il risultato sarebbero dei bei bocconcini di agnello per il lupo. Ma la promessa di Geova riportata in Isaia ci assicura che ci sarà pace tra gli esseri umani e gli animali, e ci sarà pace anche tra animali e altri animali. Il terzo simposio di questo congresso ha un tema molto interessante: “Percorriamo la strada che porta alla pace in famiglia”. Vedremo in che modo, nonostante le sfide, i coniugi, i genitori e i figli possono fare la loro parte per riuscire a promuovere la pace in famiglia. Dopodiché ascolteremo il discorso “Sosteniamo lealmente il ‘Principe della pace’”. Questo discorso ci ricorderà quanto sia importante rimanere neutrali e non schierarsi in alcun modo su questioni politiche. Per concludere il primo giorno ascolteremo il discorso “Non facciamoci ingannare da una pace che è illusoria”. Metterà a confronto la cosiddetta pace del mondo con la pace vera e duratura che Gesù concederà ai suoi discepoli. Passiamo al secondo giorno. Il tema è “Fate tutto il possibile per essere […] immacolati, senza alcun difetto e in pace”. Il secondo giorno inizia con un simposio preparato appositamente per aiutarci a rinnovare l’entusiasmo nel ministero, così da essere pronti a parlare della “buona notizia della pace”. Seguirà poi un discorso dal tema “Ragazzi, imboccate la strada che porta alla pace”. Questo discorso incoraggerà i giovani a intraprendere il servizio a tempo pieno. E ci teniamo a dirvi, cari ragazzi, che se lo farete, avrete una vita felice e non ve ne pentirete mai. Subito dopo vedremo insieme un video che mostra in che modo i fratelli in varie parti del mondo si stanno mantenendo spiritualmente attivi e stanno provando pace nonostante le difficoltà che affrontano. E un momento tanto atteso di questo giorno è il battesimo di nuovi discepoli di Gesù Cristo. Durante il discorso, i candidati al battesimo saranno incoraggiati a continuare “a camminare lungo la via della pace”. Perché? Perché sicuramente questo è il miglior modo di vivere. Nei 2 simposi che seguiranno, vedremo dei video che mostrano il contrasto che c’è fra le caratteristiche che turbano la pace e le qualità che invece aiutano a promuoverla. E preparatevi, perché la differenza che noteremo tra il primo simposio e il secondo ricorderà la differenza che c’è fra il dolce e l’amaro. La prima parte del videoracconto di quest’anno ci ricorderà l’esempio di servitori di Geova del passato che cercarono la pace. Le situazioni in cui vissero erano simili alle nostre. Capiremo come imitare il loro esempio nella nostra vita. La giornata si concluderà con il discorso intitolato “Proteggiamo il ‘vincolo della pace’ che ci unisce”. Capiremo come possiamo farlo mettendo sempre i princìpi della Bibbia al primo posto rispetto alle tradizioni locali o alla nostra cultura. Il tema del terzo giorno è “L’Iddio che dà speranza vi riempia di ogni gioia e pace”. Il simposio della mattina, composto da 7 discorsi, parlerà di uomini e donne che seminarono pace e ne raccolsero il frutto. Esamineremo l’esempio di Giuseppe e i suoi fratelli, dei gabaoniti, di Gedeone, di Abigail, di Mefiboset, di Paolo e Barnaba, e vedremo alcuni esempi moderni. Speriamo davvero che saranno molte le persone che accetteranno il nostro invito ad ascoltare il discorso pubblico. Il titolo che è stato scelto è “Si può essere amici di Dio?” Se ci pensiamo bene, nessuno di noi quando è nato era amico di Dio, perché abbiamo ereditato il peccato di Adamo. E in effetti quando nasciamo siamo ancora tutti nemici di Dio. A volte guardando un bambino piccolo la gente dice: “Guarda, sembra perfetto!” Ma per correttezza, dovremmo ammettere che quel bambino non è ancora un amico di Dio. Comunque noi vogliamo bene ai nostri bambini e nessuno nasce senza speranza, perché il nostro amorevole Creatore ha reso possibile a tutti essere suoi amici. Possiamo davvero diventare intimi amici di Dio. E questa stretta amicizia con Geova sarà la cosa più preziosa che possederemo. E poi, dopo aver visto la seconda parte del videoracconto, ascolteremo il discorso conclusivo che ci riempirà di gioia parlandoci di questa meravigliosa prospettiva: “Pace universale, presto una realtà!” Questa promessa è certa perché l’ha fatta Dio, “il quale non può mentire”. E infine canteremo tutti insieme una bellissima nuova canzone. Dopodiché concluderemo con una preghiera di lode a Geova, la Fonte della pace. Quindi, cari fratelli e sorelle, abbiamo fatto solo una breve panoramica dei 3 bellissimi giorni di congresso che Geova, “l’Iddio della pace”, ha preparato con cura per ognuno di noi. Tra l’altro nel corso di tutto il programma vedremo decine di video interessanti, alcuni tratti da storie di vita realmente accadute e altri che ritraggono situazioni ipotetiche in cui tutti possiamo rivederci. E a questo proposito adesso vorremmo mostrarvi una piccola anteprima dei video che vedremo durante questo congresso. 

Ciao a tutti! Indovinate un po’ chi è appena arrivata? Olivia. Che ne dite? Finiranno mai insieme? No, lei non lo farà mai. Lei è troppo pura. Io avrei voluto tanto andare dalle ragazze e rompergli il telefono. Neutrale? Tu non sei neutrale. Sei soltanto un codardo. Questa roba non mi serve. Come mi sentivo lì a New York? Sempre triste. Avevo perso la serenità. Ciao a tutti e bentornati alla boutique di Ally. Non è che c’è anche un pizzico di invidia nelle tue parole? Nel giugno del 2018 un gruppo di uomini armati fece irruzione in casa nostra. Quelle uniformi incarnavano gli ideali con cui ero cresciuto. Ti rendi conto di quanto ci verrà a costare quello che hai fatto? Non avevo scelta. Fai le cose senza dirmelo! Non prendi la mascherina? Vuoi sapere quante persone si sono ammalate fino adesso? Zero. È sempre così. Quando sei al limite, quando stai per perdere tutte le forze, Geova fa qualcosa di particolare per te. Sono davvero felice che abbiamo fatto pace prima che tutto il mondo venisse stravolto. 

Ma adesso sorge un’importante domanda per tutti noi: prepareremo il nostro cuore per ricevere la pace di Dio durante questo congresso? Esdra 7:10 dice che “Esdra aveva preparato il suo cuore per consultare la Legge di Geova […] per metterla in pratica” e per insegnarla agli israeliti. Con quale risultato? Il versetto 11 dice che divenne “esperto nello studio dei comandamenti” di Geova. Volendo imitare l’esempio di Esdra, come possiamo preparare il nostro cuore per tutto il cibo spirituale che riceveremo a questo congresso? Beh, una cosa molto importante è che con la preghiera e la meditazione possiamo fare in modo che il nostro cuore sia ricettivo, sia pronto a recepire le istruzioni e i consigli di Geova. E possiamo fare anche in modo che il nostro cuore sia determinato a mettere in pratica quello che Geova ci vuole insegnare. C’è un’altra cosa che possiamo fare, ed è ascoltare attentamente i bellissimi video musicali che vengono mostrati per introdurre ogni sessione del congresso. Questi video sono stati realizzati con grande cura e ci aiuteranno a preparare il nostro cuore per il programma che segue. Molto tempo, energie e risorse sono stati investiti nel realizzare questi video così emozionanti. Quindi, per favore, non perdeteveli! Permettete alla musica e alle immagini di preparare il vostro cuore per il programma spirituale che ci aspetta. Quindi impegniamoci al massimo. Sforziamoci per ascoltare con attenzione quello che Geova ci insegnerà. Facciamo del nostro meglio per imitare il salmista, che con umiltà affermò nel Salmo 85:8: “Ascolterò ciò che il vero Dio, Geova, dirà perché parlerà di pace al suo popolo”. Se lo facciamo, impareremo a cercare la pace con tutte le persone, alla lode di Geova, “l’Iddio della pace”, che benedice il suo popolo proprio con la pace. E così riusciremo di certo a perseguire la pace fino al giorno in cui non ci sarà più bisogno di perseguirla. Cosa vogliamo dire? Beh, pensiamoci un attimo. Geova deve forse cercare la pace? Deve sforzarsi e impegnarsi per averla? No, Geova deve semplicemente manifestare pace. Quindi nel nuovo mondo sarà davvero bellissimo quando non avremo più bisogno di cercare la pace, ma proprio come Geova potremo semplicemente manifestare pace. Ma per il momento dobbiamo essere determinati a cercare la pace. E speriamo tanto che questo congresso a cui stiamo per assistere ci aiuti a farlo.

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