Geova è con loro (Zacc. 8:23)

Geova è con loro (Zacc. 8:23)

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Mark Noumair

Zaccaria 8:23 descrive come sarebbero stati uniti i servitori di Dio nel tempo della fine. Cosa prova Geova riguardo all’unità che c’è tra gli unti sulla terra e la grande folla? E che cosa provano i nostri fratelli unti a questo proposito? Quanto è importante che Geova stia usando i suoi servitori unti come se fossero una calamita per attirare a sé le persone? E perché sta facendo questo? Per rispondere a queste domande vi invito ad aprire la Bibbia in Isaia capitolo 60. Isaia capitolo 60. Ci aiuterà a trovare una risposta alle domande che ci siamo appena fatti. Isaia 60, iniziamo. Versetto 1. Isaia 60:1 “Sorgi, donna, e diffondi luce, perché la tua luce è giunta! La gloria di Geova risplende su di te”. Nell’adempimento moderno, la donna celeste è rappresentata sulla terra dagli unti rimasti. Che ruolo hanno? Lo dice Geova stesso: “La gloria di Geova risplende su di te”. Che grande responsabilità e che privilegio! Geova sta usando gli unti sulla terra per far risplendere la sua luce, e lo sta facendo fin dal 1919. Pensiamo un attimo a quello che Geova sta realizzando per mezzo dell’Israele spirituale. Che cosa sta facendo? Leggiamo il versetto 3: “Le nazioni verranno alla tua luce, e i re al tuo magnifico splendore”. È andata così, è proprio quello che le nazioni hanno fatto. Pensiamo alle persone che in tutta la terra sono state attratte dalla verità. Sono state attratte dalla verità perché gli unti rimasti sulla terra le hanno aiutate a capire argomenti e dottrine come il Regno messianico, la questione della sovranità, il riscatto, il nome di Dio. Come dice Isaia, le nazioni sono venute alla sua luce. Ad oggi, circa 8 milioni di servitori di Geova sono la prova vivente di questo. Beh, 8 milioni di servitori di Geova, in realtà non solo, non proprio. Che dire dei Testimoni battezzati che sono morti durante gli ultimi giorni, decine di migliaia di persone che amavano Geova? Aggiungiamo anche loro a questi 8 milioni. Ma non si tratta solo di una questione di quantità, pensate ai cambiamenti che queste persone hanno fatto. Pensate a quanto è difficile cambiare. Coltivare amore, il frutto dello spirito, rivestire la nuova personalità, comprendere Geova, acquistare la conoscenza, la fede, la dedicazione, il battesimo. Sappiamo che è stato Geova ad aiutarci a fare tutte queste cose. Questi sono fatti. Queste sono cose concrete, fatti, non è frutto della nostra immaginazione. Ci sono persone che amano Geova e che dicono: “Io sto dalla parte di Geova. Io voglio seguirvi, voglio venire con voi, afferrare la vostra veste”. Ma cosa provano gli unti pensando a questa relazione, a questa preziosa amicizia con la grande folla? Vediamo il versetto 5: “In quel tempo [si parla agli unti] guarderai e sarai raggiante, e il cuore ti batterà forte e traboccherà di gioia”. Quanta emozione! Perché? “Perché le ricchezze del mare affluiranno a te e le risorse delle nazioni verranno da te.” Pensate un po’, tutte queste persone che escono dal mare dell’umanità per adorare Geova insieme ai loro fratelli unti. Il cuore dei fratelli unti, di questi re e sacerdoti, batte forte e si emoziona per quello che accade. Perché? Cosa vedono? Vedono con i loro occhi i frutti, i risultati dell’opera di istruzione che stanno promuovendo. È reale, vedono i risultati concreti, e il loro cuore batte forte. E invece cosa prova Geova per questa amicizia? Leggiamo il versetto 7: “Tutte le greggi di Chedar si raduneranno da te. I montoni di Nebaiot ti serviranno”. Questi animali, rappresentano ovviamente i sacrifici che vengono messi sull’altare. E poi dice: “Saliranno sul mio altare [l’altare di Geova] con la mia approvazione, e io adornerò la mia splendida casa”. Pensiamoci un attimo. Pensiamo a tutti i sacrifici che sta facendo la grande folla, sacrifici che sta mettendo sull’altare di Geova, proprio sul suo altare. E lui li accetta e ne è felice. I sacrifici della grande folla sono una lode a Geova Dio. Ad esempio, la grande folla dedica il suo tempo, le sue energie e abilità alla pura adorazione. Mette i suoi desideri in una posizione secondaria così da poter mettere al primo posto gli interessi del Regno di Dio. E il loro zelo per la pura adorazione, cosa fa secondo il versetto 7? Qui si dice che ‘adorna la casa di Geova’, adorna il grande tempio spirituale che Geova sta usando oggi. Ovviamente i sacrifici che stiamo facendo qui alla Betel godono dell’approvazione di Geova. Lo sappiamo perché vediamo con i nostri occhi la sua benedizione. Geova benedice i nostri sforzi e risponde alle nostre preghiere specifiche. Che grande privilegio! Avere l’approvazione di Geova è la cosa più preziosa della nostra vita. Noi facciamo parte di questa profezia, la viviamo in prima persona. Comunque, questo non vale per tutti. Non tutti sono raggianti. Non tutti i cuori battono forte, non tutti hanno l’approvazione di Geova Dio. Lo capiamo dal versetto 14. Vogliamo soffermarci un momento su questo versetto. Cosa ci dice Geova qua? Versetto 14. Andiamo a vedere insieme. Dice: “I figli di quelli che ti opprimevano [vedete, non c’è gioia qua, c’è oppressione] verranno a inchinarsi davanti a te; tutti quelli che ti disprezzavano dovranno inginocchiarsi ai tuoi piedi”. Da questo versetto capiamo che alcuni disprezzeranno gli unti, si opporranno a loro, li opprimeranno. Ma perché? Pensate a quello che Geova sta facendo attraverso questi re e sacerdoti. Mentre assolvono il loro incarico principale di ‘predicare la buona notizia in tutta la terra abitata perché sia resa testimonianza a tutte le nazioni’, Geova mette questi fratelli sul palcoscenico del mondo e tutto il mondo li vede. Ed è per mezzo loro, per mezzo loro che Geova sta dando alle persone l’opportunità di discutere in un tribunale universale il caso più importante che sia mai stato discusso, cioè accettare o no Geova come governante. Esaminiamo i fatti di questo caso. Campi di concentramento, restrizioni, persecuzione, incarcerazioni ingiuste, condanne a morte non possono fermare la pura adorazione. Al contrario, i “dieci uomini” afferrano ancora “un giudeo per la veste” e non lo lasciano andare. Perché? Perché non si sentono vittime innocenti di quelli che li opprimono, ma difendono la verità. Capiscono che la questione suprema, la questione più importante è la sovranità universale di Geova. Capire questo li rende forti anche di fronte a circostanze estreme proprio come quelle che leggiamo sul nostro sito. Ma torniamo a Isaia 60:14, perché qui si dice che chi opprimeva, chi trattava con disprezzo gli unti, si inginocchierà ai loro piedi. Dovranno inginocchiarsi per rispetto adesso. E questo è già successo. Alcuni oppositori si inginocchiano perché riconoscono che il modo di vivere che ci insegna Geova è di gran lunga superiore. In Tanzania durante la persecuzione una guardia carceraria disse: “Nel Malawi hanno sprecato energie perseguitando e uccidendo questa gente. La stessa cosa avviene qui. Non faranno mai compromessi. Non fanno che crescere”. In Tagikistan un colonnello ha detto recentemente al fratello Norov quanto rispettasse la sua forza d’animo, il suo coraggio e la sua fermezza. E proprio perché non facciamo compromessi, questo è il tipo di commenti che riceviamo da alcuni oppositori, forse controvoglia. Ma sono costretti a riconoscere quello che facciamo. E questi sono solo alcuni esempi del perché Geova è così orgoglioso degli unti e della grande folla. Infatti, al versetto 20 Geova dice: “Il tuo sole non tramonterà più e la tua luna non calerà, perché Geova sarà per te una luce eterna”. Una luce eterna. Da più di 100 anni l’Israele spirituale gode del favore di Geova. E la luce continua a splendere su di loro, e non smetterà. Il nostro Dio diventerà, come dice il versetto, “una luce eterna”. Il sole non tramonterà, la luna non calerà. No davvero. Geova continuerà a dare luce ai suoi fedeli servitori e adempirà tutte le sue promesse per l’eternità. E per questo non possiamo fare a meno di lodare Geova.

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