Fede: esempi positivi e negativi - Imitiamo i discepoli di Gesù, non i farisei

Fede: esempi positivi e negativi - Imitiamo i discepoli di Gesù, non i farisei


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Gesù li chiamò “serpenti, razza di vipere”. Di chi stava parlando? Dei farisei. E chi erano i farisei? Un’importante setta religiosa del giudaismo del I secolo. Ma perché Gesù li chiamò così? Perché, anche se quei capi religiosi conoscevano Dio e si vantavano di seguire per filo e per segno la Legge mosaica, non facevano quello che Mosè aveva detto, cioè ascoltare il Salvatore che Geova avrebbe mandato per il suo popolo.

Quel Salvatore è Gesù Cristo. Quando i farisei vedevano Gesù guarire miracolosamente i malati, gli zoppi, i ciechi e perfino risuscitare i morti, non erano affatto contenti e non glorificavano Dio per quello che stava facendo tramite Cristo. I farisei non avevano fede, e si rifiutavano di credere nel Figlio di Dio e di ascoltarlo. Addirittura arrivarono al punto di perseguitare i discepoli di Gesù perché questi riponevano fede nel Cristo. Quindi Gesù smascherò i farisei per quello che erano davvero, e li chiamò “serpenti” perché causavano danni che potevano portare alla morte spirituale chi era influenzato da loro. Infatti i farisei avevano una tale influenza sulla gente che persone in vista avevano paura di dichiarare la loro fede in Gesù, perché avrebbero perso la loro posizione nella sinagoga e avrebbero perso anche la faccia nella comunità.

Questo tipo di paura potrebbe anche oggi impedire alle persone di servire Geova come discepoli di Cristo? Alcuni potrebbero temere di non essere accettati o di essere presi in giro da vicini, amici o familiari.

Nel video che segue, notate in che modo la fede di una persona che studia la Bibbia viene messa alla prova quando inizia a chiedersi se dovrebbe partecipare alla predicazione e diventare un testimone di Geova. 

Mi piace studiare la Bibbia. Mi ha cambiato la vita, e ora voglio davvero iniziare a predicare.
Qui dove vivo ci conosciamo tutti, e tutti sanno quello che fai. 
Io non mi vergogno della buona notizia. Ma che succede se divento Testimone? Lavoro con mio padre, siamo solo io e lui nell’impresa di famiglia.
- Ciao pa’.
- Ehi, senti, sono andati via?
- Sì, perché? Sono usciti proprio adesso.
- Ascolta, Nelson, d’accordo che vai a quelle adunanze, ma se inizi ad andare anche per le case finisce che ci ritroviamo senza lavoro! Nelson, mi hai capito? 

Avete notato in che modo la fede di Nelson è stata messa alla prova? Doveva decidere se preoccuparsi più di quello che gli altri pensavano di lui o se fare ciò che gli avrebbe permesso di avere l’approvazione di Geova.

Stai affrontando una prova simile a quella di Nelson? Se è così, come puoi imitare i discepoli di Gesù? Loro non solo conoscevano Dio ma si fidavano di lui, lo consideravano un Padre e un Amico. E infatti andarono dritti al tempio di Gerusalemme e diedero davanti a tutti una coraggiosa testimonianza riguardo al Figlio di Dio. Erano potenti grazie alla loro fede. Quando i membri dell’alta corte ebraica, tra cui molti farisei, vennero a saperlo, si infuriarono. Ordinarono ai discepoli di smettere di insegnare riguardo a Gesù. E come reagirono i discepoli? Iniziarono a tremare di paura? No. Possiamo leggere quello che accadde in Atti 5:29. Atti 5:29. Qui si legge: “Allora Pietro e gli altri apostoli risposero: ‘Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini’”. I discepoli non si lasciarono fermare dalle minacce e dalle pressioni esercitate dai capi religiosi. Sapevano cos’era più importante e sapevano che in alcuni casi non si può ubbidire sia agli uomini che a Geova Dio. In pratica, i governanti umani perdono il diritto a ricevere la nostra ubbidienza quando ci chiedono di fare cose che Dio vieta oppure, come in questo caso, quando vietano cose che Dio invece ci chiede di fare. Anche se dovessero vietarci di predicare, non potremmo smettere di farlo, perché è stato Dio a incaricarci di predicare la buona notizia. Quindi in quell’occasione gli apostoli hanno stabilito un precedente per i veri cristiani di ogni epoca. Dobbiamo per prima cosa ubbidire a Dio.

Grazie alla fede, i discepoli diventarono amici di Geova, e questo gli permette oggi di essere in vita in cielo insieme a Gesù per regnare con lui come re e sacerdoti. E che dire invece di quei farisei senza fede che si davano tanta importanza? Gesù disse chiaro e tondo a quei farisei come sarebbero andate a finire le cose. Possiamo leggere le sue parole in Matteo 23:33. Matteo 23:33. Lì Gesù disse: “Serpenti, razza di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” “Il giudizio della Geenna” significava che, se non fossero cambiati, quei farisei sarebbero stati distrutti per sempre. Se vogliamo imitare la fede dei discepoli, dobbiamo necessariamente fare quello che disse Gesù. Notate le sue parole in Matteo 6:33. Matteo 6:33: “Continuate dunque a cercare prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste altre cose vi saranno date in aggiunta”. Quindi i discepoli di Gesù devono sempre mettere al primo posto il Regno. 

Se lo facciamo, proprio come Gesù promise, Geova ci darà tutto quello di cui abbiamo bisogno in senso materiale e spirituale. “Cercare prima il Regno” nella nostra vita include predicare la buona notizia del Regno a quante più persone è possibile.

Come nel caso dei discepoli di Gesù, anche noi abbiamo bisogno di coraggio per predicare quando vicini, amici o familiari ci ostacolano. Ma non abbiamo nessun motivo di temere né loro né chiunque altro, perché Gesù insegnò ai suoi discepoli a predicare con coraggio, ma essendo cauti. Possiamo leggere le sue parole in Matteo 10:16. Matteo 10:16. Gesù disse: “Ecco, vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate perciò cauti come serpenti e innocenti come colombe”. A quanto pare, in genere i serpenti preferiscono scappare che attaccare. Quindi essere cauti qui significa essere prudenti, essere accorti. La colomba è stata paragonata da qualcuno alla pecora, a motivo del suo aspetto candido e della sua indole mite. Quindi essere innocenti significa essere irreprensibili, sinceri, avere motivi puri. Gesù voleva dire che quando i suoi discepoli simili a pecore affrontano la persecuzione, devono unire queste 2 caratteristiche, essere sia cauti che innocenti, per evitare qualsiasi pericolo mentre compiono l’opera di predicazione.

Ad esempio, supponiamo che i colleghi di lavoro, i compagni di classe o persino alcuni nostri familiari facciano dei commenti sarcastici su quello in cui crediamo come Testimoni di Geova. Anziché rispondere a tono essendo anche noi sarcastici riguardo alla loro religione, facciamo capire che i loro commenti non intaccano la nostra serenità e la nostra mitezza. Così saremo avveduti e irreprensibili, cioè cauti, ma innocenti.

Vediamo come va a finire la storia di Nelson. Se vi ricordate, il papà di Nelson gli aveva detto: “Ok che vai alle adunanze, ma se inizi ad andare anche per le case, ci ritroveremo senza lavoro”. Adesso cosa farà Nelson? Imiterà la fede dei discepoli di Gesù?

Chissà se ha ragione papà? Magari perderemo clienti se divento Testimone. Però se non lo divento...
- Ciao. Ehi, buongiorno. Salve.
Anche Robert e Nick vivono qui e subiscono le stesse pressioni. Eppure riescono a predicare e a mantenere la famiglia. E si vede che sono felici.
Farei bene a mollare tutto per paura degli altri? Giovanni 3:36 dice: “Chi esercita fede nel Figlio ha vita eterna”. È ora che io eserciti fede, e Geova farà il resto. 

Vi ricordate la domanda che si è fatto Nelson? “Farei bene a mollare tutto per paura degli altri, per paura di diventare un discepolo?” E si è risposto dicendo: “È ora che io eserciti fede, e Geova farà il resto”. Così con gioia ha iniziato a dimostrare di avere fede in Geova partecipando all’opera di predicazione. Proprio come lui, tutti dobbiamo continuare a imitare la fede dei discepoli di Gesù. 

Allora, cosa abbiamo imparato da questo simposio? 2 cose.

1. Primo, dobbiamo evitare di agire come chi non ha avuto fede, ad esempio Caino, Lamec, i contemporanei di Noè, il faraone e i farisei.

2. Secondo, dobbiamo imitare i fedeli servitori di Geova, come Abele, Enoc, Noè, Mosè e i discepoli di Gesù.

In questo modo potremo senza dubbio vivere per sempre ed essere per sempre amici di Geova. 

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