Fede: esempi positivi e negativi - Imitiamo Enoc, non Lamec 

Fede: esempi positivi e negativi - Imitiamo Enoc, non Lamec 

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Se all’improvviso qualcuno è violento nei nostri confronti, la nostra reazione può rivelare se abbiamo fede o meno. Come successe a Enoc, anche la nostra fede potrebbe essere messa alla prova. 

Prima del diluvio l’empietà e la violenza erano comuni sulla terra, e la Bibbia descrive la reazione delle persone a tutto questo. A proposito di Enoc, dice che in quel contesto scelse di camminare con Dio. Quindi quando era in pericolo, confidava nella protezione di Geova. Al contrario, Lamec, discendente di Caino, che era un assassino, decise di difendersi per conto suo e uccise un uomo per quella che secondo lui era autodifesa. Sia Enoc che Lamec vivevano in un mondo pieno di violenza, ma avevano idee completamente diverse su come reagire in situazioni pericolose. 

Con il passare del tempo, negli ultimi giorni le persone diventeranno sempre più esasperate e la violenza non farà che aumentare. 

Facciamo attenzione al video che segue. Vedremo come il modo in cui reagiamo in una situazione pericolosa può mettere alla prova la nostra fede in Geova. 

Hanno di nuovo aggredito mio figlio. Stavolta se l’è vista davvero brutta. Nel nostro quartiere siamo gli unici a non avere una pistola. Non voglio tenere un’arma, neanche per difesa. Ma cos’altro posso fare per proteggere me e la mia famiglia? 

Dato che oggi c’è tanta violenza, anche se viviamo in una zona apparentemente sicura, potrebbe succedere anche a noi qualcosa di simile. Se succede, come possiamo imitare la fede di Enoc? Innanzitutto, lui riconosceva una verità semplice ma fondamentale, Geova odia la violenza. Se vogliamo camminare con Dio come fece Enoc, dobbiamo decidere che non reagiremo mai con violenza. Cosa può aiutarci a fare questo? Non dobbiamo nemmeno fantasticare di vendicarci. Se abbiamo pensieri violenti potremmo compiere azioni violente, senza pensare alle conseguenze. Impariamo a riconoscere le situazioni potenzialmente pericolose e facciamo di tutto per evitarle. Questo è proprio il consiglio che troviamo in Proverbi 22:3: “L’accorto vede il pericolo e si nasconde, ma l’inesperto va avanti e ne paga le conseguenze”. Quindi il versetto ci incoraggia a nasconderci se vediamo un pericolo. Stiamo attenti, guardiamoci intorno, pensiamo a quello che potrebbe succedere ed evitiamo situazioni potenzialmente violente. 

Evitiamo anche divertimenti violenti. Perché? Spesso si vedono personaggi che reagiscono in modo violento quando si trovano in situazioni di pericolo. Usano qualsiasi tipo di oggetto o arma per uccidere i nemici o per avere la meglio su di loro. I cristiani fanno tutto quello che è ragionevole per proteggere sé stessi e la loro famiglia, ma rimangono nei limiti stabiliti dai princìpi biblici. 

Esaminiamo 3 versetti utili per decidere come garantire la sicurezza della nostra famiglia.

1. In Salmo 51:14 leggiamo che Davide pregò: “Liberami dalla colpa del sangue versato”. Non avrebbe mai voluto essere colpevole di omicidio. Se pensiamo di reagire usando un’arma, dobbiamo mettere in conto che qualcuno potrebbe perdere la vita. Un cristiano che adotta misure ragionevoli per difendere sé stesso o la sua proprietà farà tutto quello che è possibile per non uccidere qualcuno e non diventare colpevole di spargimento di sangue.

2. In Matteo 26:52 Gesù avvertì chiaramente che “quelli che prendono la spada moriranno di spada”. I fatti dimostrano che quando si tirano fuori le armi le cose di solito degenerano rapidamente e vanno a finire molto male. Se pensiamo di difenderci usando un’arma, ricordiamo che questo potrebbe portare Geova a toglierci il suo spirito, e allontanarci da Geova è sicuramente l’ultima cosa che vogliamo fare in una situazione pericolosa.

3. Il terzo versetto è Ecclesiaste 9:18, dove leggiamo: “La sapienza è meglio delle armi”. In altre parole, la sapienza che ci dà Dio è superiore a qualunque arma. La cosa migliore da fare è confidare in Geova, non nelle armi. Saggiamente la Parola di Dio ci insegna a mostrare sempre agli altri rispetto, considerazione e gentilezza. Promuovere la pace comportandosi in questo modo può ridurre l’eventualità di trovarsi in situazioni pericolose. Non è forse vero che spesso la violenza scatta quando si dicono cose offensive? Quindi rimanere calmi può neutralizzare la rabbia e impedire che si scateni la violenza. 

Riflettiamo anche su un altro aspetto. Il libro biblico di Giuda dice che Enoc profetizzò ai suoi oppositori. Questo significa che predicava. Essere conosciuti come coraggiosi testimoni di Geova e mostrare compassione alle persone a cui predichiamo è sempre la migliore protezione possibile. Come fu ricompensato Enoc per aver confidato in Geova? Vediamo cosa dice Ebrei 11:5: “Per fede Enoc fu portato via in modo da non vedere la morte, e non fu più trovato perché Dio l’aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la conferma di essere gradito a Dio”. Enoc fu ricompensato con “la conferma di essere gradito a Dio”. In qualche modo, in maniera molto chiara, Geova fece capire a Enoc che lo approvava. Ci conforta sapere che se siamo faccia a faccia con un pericolo e senza via d’uscita, come Enoc anche noi possiamo affrontare questa prova di fede in un modo che ci faccia essere graditi a Dio. 

Nel video che stiamo per vedere notate in che modo il fratello imita l’esempio di Enoc. 

Ebrei 11:1: “La fede è la certezza che quello che si spera si realizzerà”. Io ho fede nelle promesse di Dio. Ma se per proteggere la mia famiglia ho bisogno di una pistola, forse Geova mi capirà.
No, non posso farlo. Non sono il primo a vivere in un mondo violento. Ebrei 11:5: “Ebbe la conferma di essere gradito a Dio”. Enoc visse in un contesto estremamente violento, ma camminò con Dio.
Voglio dimostrare la stessa fede che ebbe lui. 

Avete notato come ha deciso di reagire il fratello alla violenza? La sua fede lo ha aiutato a confidare nella protezione di Geova e non in quella di un’arma. Si è reso conto di non essere il primo a vivere in un mondo violento, e dopo aver riflettuto ha preso la decisione di imitare la fede di Enoc. Quindi, prima di trovarci in una situazione violenta, cosa possiamo fare per prepararci così da essere sicuri che la nostra reazione piacerà a Geova? Imitiamo Enoc in questi 4 modi.

1. Rafforziamo la fede e la fiducia che abbiamo in Geova ora, prima che ci capiti di trovarci in una situazione violenta.

2. Scacciamo l’idea di reagire con violenza.

3. Non permettiamo a film o a videogiochi violenti che riflettono il modo di pensare del Diavolo di influenzarci insegnando ai nostri figli o a noi come reagire se minacciati con la violenza.

4. Non prendiamo nemmeno in considerazione l’idea di difenderci con le armi. E poi continuiamo a predicare con coraggio come fece Enoc. 

In questa maniera, anche se dovessimo trovarci coinvolti in una situazione violenta, il modo in cui avremo deciso di reagire ci permetterà di imitare l’esempio di Enoc e rendere felice il nostro Dio, Geova.

Il fratello John Ekrann, assistente del Comitato dei Coordinatori, pronuncerà ora il prossimo discorso di questo simposio: “Fede: esempi positivi e negativi. Imitiamo Noè, non i suoi contemporanei”. 

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