Famiglia Parrocchiale settembre 2022
Segreteria Parrocchia Botricello (uscita 25 settembre 2022)Che cos'è un Concilio ecumenico
Il concilio ecumenico è la riunione solenne di tutti i vescovi della Chiesa cattolica, convocati per definire dogmi di fede o per indicare orientamenti generali di morale o disciplina ecclesiastica.
L'etimologia del termine risale al greco οἰκουμένη γἤ, oikouméne gé, lett. terra abitabile, ad indicare tutta la porzione terra dove abita l'uomo.
I criteri di ecumenicità
L’attuale ecclesiologia cattolica pone alcuni principi nella definizione e nella composizione di Concilio ecumenico:
· esso è sede dell’esercizio supremo della potestà sulla Chiesa universale da parte del Collegio dei Vescovi (Codice di Diritto Canonico 337,1; Lumen Gentium 22,3; Catechimso della Chiesa Cattolica 884);
· spetta solo al Papa di Roma convocare, presiedere, trasferire, sospendere, sciogliere un Concilio ecumenico, come pure approvarne i decreti (Codice di Diritto Canonico 338,1; Lumen Gentium 22,3);
· spetta solo al Papa di Roma determinare le questioni da trattare nel Concilio ecumenico, ed approvare eventuali questioni aggiunte dai Padri conciliari (Codice di Diritto Canonico 338,2);
· possono partecipare al Concilio ecumenico i Vescovi membri del Collegio dei Vescovi, (Codice di Diritto Canonico 339,1) ed altre persone chiamate a parteciparvi (Codice di Diritto Canonico 339,2);
· se la Sede apostolica diventa vacante durante la celebrazione del Concilio, questo è interrotto fino all’elezione del nuovo Pontefice (Codice di Diritto Canonico 340);
· solo i decreti conciliari approvati e confermati dal Papa e da lui promulgati hanno forza obbligante (Codice di Diritto Canonico 341,1).
La Chiesa cattolica riconosce i seguenti 21 concili:
- Nicea I (325)
- Costantinopoli I (381)
- Efeso I (431)
- Calcedonia (451)
- Costantinopoli II (553)
- Costantinopoli III (680-681)
- Nicea II (787)
- Costantinopoli IV (869-870)
- Lateranense I (1123)
- Lateranense II (1139)
- Lateranense III (1179)
- Lateranense IV (1215)
- Lione I (1245)
- Lione II (1274)
- Vienne (1311-1312)
- Costanza (1414-1418)
- Basilea, Ferrara e Firenze (1431-1445)
- Lateranense V (1512-1517)
- Trento (1545-1563)
- Vaticano I (1869-1870)
- Vaticano II (1962-1965)
Concilio di Gerusalemme. ma molti lo ritennero tale
La data presunta: 50 d.C.
A Gerusalemme s’incontrarono Paolo, Pietro, Barnaba, e altri apostoli.
Discussero sulle norme da far seguire ai convertiti del paganesimo.
Alcuni sostengono che il primo Concilio si può considerare quello che si è svolto nel 49 d.C.a. Gerusalemme, durante il quale gli apostoli s'incontrarono con Pietro e Paolo, per discutere se fosse necessario che i nuovi credenti provenienti dal paganesimo dovessero essere circoncisi. Si decise che la circoncisione non era obbligatoria per diventare cristiani: bastava il Battesimo.
Consideriamo singolarmente i Concili riconosciuti dalla Chiesa
Primo Concilio di Nicea I
Scheda Riassuntiva
Data 20 maggio 325
Convocato dall'Imperatore Costantino
Presieduto daIl'Imperatore Costantino
Partecipanti circa 300
Argomenti in discussione: Arianesimo, unicità di Dio, consustanzialità tra il Padre e il Figlio.
Documenti e pronunciamenti: Simbolo Niceno
Gruppi scismatici: Ariani, Meleziani, Novaziani
Concilio precedente Concilio di Gerusalemme
Concilio successivo: Concilio di Costantinopoli I
La maggioranza dei partecipanti votò tre punti importanti:
1. Il simbolo niceno o credo niceno, che rappresenta ancora oggi un punto centrale delle celebrazioni cristiane, stabilì esplicitamente la dottrina, cioè della consustanzialità del Padre e del Figlio.
Nega che il Figlio sia creato (genitum, non factum) e che la sua esistenza sia posteriore al Padre (ante omnia saecula).
In questo modo, l'arianesimo viene negato in tutti i suoi aspetti. Inoltre, viene ribadita l'incarnazione,la Morte e la Risurrezione di Cristo in contrasto alle dottrine Gnostiche, che arrivavano a negare la crocifissione.
2. Venne dichiarata ufficialmente la nascita virginale di Gesù, definita nel simbolo niceno: [Gesù] nacque da Maria Vergine. In realtà la nascita verginale di Gesù era già affermata nel vangelo di Matteo, pertanto nel simbolo niceno essa venne solo ribadita.
3. Fu condannata come eretica la dottrina cristologica elaborata da Ario, che sosteneva che Gesù non avesse natura divina come il Padre.
Elementi del Credo niceno
- Dio è uno solo: "Credo in unum Deum" (Credo in un solo Dio).
- Cristo è descritto come Deum de Deo, lumen de lumine (Dio da Dio, luce da luce), confermando la sua divinità.
- Gesù Cristo è affermato essere genitum, non factum (generato, non creato), in opposizione diretta con l'arianesimo.
- La dottrina dell' homoòusion(consustanzialità) viene sancita esplicitamente (in latino, consustantialem Patri). Alcuni ascrivono questo termine a Costantino stesso, il quale, su questo punto in particolare, potrebbe avere scelto di manifestare chiaramente la sua volontà.
Concilio di Costantinopoli I
Scheda riassuntiva
Data: 381
Convocato: da Teodosio I, imperatore d’Oriente
Partecipanti: 150 Chiese
Argomenti in discussione; Arianesimo, Apollinaresimo, Saberianesimo, Spirito Santo
Decisioni: Credo niceno
Ario, che diede vita all'eresia detta arianesimo, prete di Alessandria d’Egitto
Sosteneva che il Padre sia assolutamente trascendente rispetto al Figlio, il quale gli è inferiore per natura, per autorità e per gloria. Il vero Dio, assolutamente unico, è il Padre.
Concilio di Efeso
Scheda riassuntiva
Data :431
Convocato: da Teodosio II
Partecipanti: 200-250 Chiese
Argomenti in discussione: Nestorianesimo,Theotokos, Pelagianesimo
Pronunciamenti: Conferma del Credo niceno, condanna eresie
Nestore affermava che Cristo era solo Theophoros, termine greco che significa "portatore di Dio". Di conseguenza Maria doveva essere chiamata Christotokos, "Madre di Cristo" e non Theotokos "Madre di Dio". Gli storici hanno definito i confronti tra i sostenitori di una e dell'altra posizione "controversie cristologiche".
Il concilio decretò che Gesù era una persona sola, completamente Dio e completamente uomo, con un'anima e un corpo razionali. La Vergine Maria è la Theotokos, perché diede alla luce non Gesù, Vero Dio Vero Uomo.
La parola Theotokos non significa "Madre di Dio" ma è un sostantivo maschile della lingua greca che significa letteralmente "divinparto", cioè la divina maternità di Maria; di per sé, infatti, già nel nel Vangelo di Luca Elisabetta si rivolge a Maria come "Meter tu Kuriu" ovvero "Madre del Signore".
Il Concilio approvò otto canoni, che decretavano otto anatemi, cioè scomuniche verso coloro che non rispettavano le decisioni dei concili.
Concilio di Calcedonia
Scheda riassuntiva
Data:451
Convocato: dall'Imperatore Marciano e sua moglie Pulcheria
Partecipanti: 500
Argomenti in discussione: Monofisismo, natura umana e divina di Gesù.
Pronunciamenti; 28 canoni, Credo di Calcedonia, Condanna del monofisismo
Il monofisismo è un'eresia del V secolo, sostenuta dal monaco Eutiche: questi affermava l'esistenza in Cristo della sola natura divina.
Il Credo Calcedonese afferma che Gesù è Vero Dio e Vero uomo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, nato da Maria, vergine e madre di Dio (theotokos), secondo l’umanità, unico e medesimo Cristo, signore unigenito.
Proponiamo un confronto tra le due formule del Credo
Sintesi della storia del Credo
Concilio di Costantinopoli II
Scheda riassuntiva
Data:553
Convocato: dall'imperatore Giustiniano I
Partecipanti:150
Argomenti in discussione: monofisimo
Pronunciamenti: Costitutum di papa Virgilio
Monofisismo
Tale dottrina infatti riconosceva a Cristo la sola divinità e ne cancellava l'umanità.
Il concilio ribadì la condanna di tre scritti di tre nestoriani, i quali affermavano l'eresia di Eutiche, negavano, cioè, la natura umana di Cristo.
Virgilio ci teneva moltissimo ad ottenere il soglio papale e per questo venne a compromessi con Teodora, moglie di Giustiniano, alla quale, in cambio del papato e di somme di denaro, promise di abolire la condanna dei Tre Capitoli, scritti di tre nestoriani, convinti assertori della sola natura divina di Cristo. Virgilio prima assentì a questa richiesta, ma eletto Papa si schierò contro i Tre capitoli, condannati dalla maggioranza dei rappresentanti delle Chiese.
Dopo tante vicissitudini alterne, soggiorni forzati e diatribe con Teodora e l'imperatore, la promulgazione della Costituzione apostolica del 26 febbraio 554, approvò i canoni conciliari.
Durante un viaggio di ritorno da Siracusa, Virgilio morì.
Concilio Nicea II
Scheda
Data:787
Convocato:dall'imperatrice Irene
Partecipanti:350 Chiese
Argomenti in discussione:Iconoclastia
Pronuciamenti:condanna inconoclastia e ripristino del culto delle immagini
Iconoclastia: Rifiuto delle immagini sacre
I primi cristiani rappresentavano il divino con simboli: pesce, ancora, agnello, ecc...
Con il IV secolo, in seguito alla diffusione dello spirito greco, i cristiani cominciarono a decorare i luoghi di culto con la rappresentazione del sacro. In particolare, nella chiesa orientale le immagini finirono per non avere solo una funzione decorativa, ma stavano al centro della vita liturgica e presto cominciò a svilupparsi un vero e proprio culto,che a volte sfociava nell'idolatria.
Le icone, sia nelle miniature dei codici sia nelle pitture murali, rappresentavano il sacro, e venivano quasi aadorate.
Intorno a questa problematica si scatenò una vera e propria guerra tra chi era favorevole alle immagini e chi, invece, le riteneva un pericolo per la vera fede.
L'iconoclastia, inoltre contribuiva a dare ai monaci un grande potere, in quanto praticavano un forte mercato di icone e quindi incassavano troppo denaro.
Quando l'imperatore Leone III di Bisanzio, originario di Germanicea, promanò un editto imperiale del 726, che decretava l'eliminazione di queste raffigurazioni, si verificò una vera e propria insurrezione di coloro che mercanteggiavano le immagini.
La condanna dell'iconoclastia procurò danni alle Chiese, che si svuotarono di opere d'arte: le diatribe su questa problematica condussero ad un periodo di rivolte, controversie e ribellioni.
"Il Concilio, per mediare tra oppositori e assertori, formulò ad una definizione che fece chiarezza nei termini e decise la netta differenza tra "venerazione" delle immagini, ammessa, e "adorazione", assolutamente rifiutata, perché solo Dio può essere adorato. Fu chiarito inoltre che la venerazione delle immagini significa la venerazione delle persone rappresentate e non delle icone materiali in quanto tali."(Cathopedia).
Facciamo un bel salto nel tempo per arrivare al Concilio di Trento
Concilio di Trento
Scheda
Data:1545-1563
Convocato: da Papa Paolo III-Giulio III- Pio Iv
Partecipanti: 255 chiese nelle ultime sessioni
Argomenti in discussione: Protestantesimo, Riforma cattolica, Sacramenti, Canone della Bibbia,Giustificazione
Pronunciamenti: Sedici decreti dogmatici
Motivazioni della Convocazione Concilio di Trento
La Riforma tentata dai Concili Lateranensi fu fallimentare: era necessario individuare interventi risolutivi mirati a ridare credibilità alla Chiesa e a porre rimedio ai danni causati dalla Riforma di Lutero, che pubblicando le Tesi sulle indulgenze, provocò un vero terremoto, che condusse, insieme alla predicazione di Calvino, alla nascita del protestantesimo e al distacco di alcune chiese da quella cattolica.
Le decisioni del Concilio di Trento
Primo periodo: 1545-1547
Furono approvati:
i decreti dogmatici sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, sul canone dell’Antico e Nuovo Testamento, sull'autenticità della Vulgata, sul peccato originale, sulla Giustificazione,sui Sacramenti in genere e sul Battesimo e la Confermazione;
i decreti disciplinari di riforma sulla predicazione, sull'obbligo della residenza per i vescovi, sul divieto del cumulo dei benefici
Secondo periodo: 1551-1552
Furono approvati:
i decreti dogmatici sull'Eucaristia, sulla Penitenza, sull'Estrema Unzione;
i decreti disciplinari sull'autorità episcopale, sui costumi dei chierici, sull'assegnazione dei benefici
Terzo Periodo: 1562-156o
Furono approvati:
i decreti dogmatici sulla comunione sotto le due specie, sul carattere sacrificale della Messa, sui sacramenti dell'Ordine e del Matrimonio, sul Purgatorio, sulla venerazione dei Santi, sulle indulgenze, sui religiosi;
i decreti disciplinari sull'uso della lingua latina nelle celebrazioni, con l'obbligo della loro spiegazione in volgare; sull'obbligo della residenza dei Vescovi; sull'erezione dei seminari per la formazione del clero, e altri decreti di riforma generale.(da Cathopedia)
Giudizi sul Concilio
«Trento può essere visto come il coronamento di tutte le aspirazioni riformistiche della Chiesa e nel contempo espressione del rinvigorimento interiore della Chiesa cattolica e della sua riconquistata fiducia in sé. Esso precisò, chiarì, ma cementò anche il contrasto confessionale e fornì le formule di fede alla controriforma. » (G. Winkler, op. cit., p. 545)
Il Concilio di Trento non è riuscito a ristabilire l'unità.
Questo apparente fallimento non diminuisce l'importanza sostanziale del Tridentino. Essa deriva dall'influsso enorme che ha avuto nella Chiesa, nella chiarificazione dottrinale e nella restaurazione disciplinare. Possiamo raccogliere in tre motivi essenziali il significato storico del Tridentino:
1)mise in evidenza la forte capacità di ripresa della Chiesa;
2)rafforzò quell'unità dogmatica e disciplinare, che spicca se paragonata all'opposta eppure contemporanea evoluzione delle correnti protestanti;
3)infine esso aprì una nuova epoca nella storia della Chiesa, e in certo modo ne determinò i tratti essenziali dal Cinquecento ai giorni nostri. »(G. Martina, op. cit., p. 184)
Concilio Vaticano I
Scheda riassuntiva
Data: 8 dicembre 1869 - 20 ottobre 1870
Convocato e presieduto: da Papa Pio IX
Parteciparono: 700 vescovi
Argomenti in discussione: Fede e ragione, Le missioni cattoliche, Infallibilità papale
Pronunciamenti:Dei Filius, Pastor Aeternus
La decisione di convocare il Concilio in data 8 dicembre, non fu casuale, ma dovuta alla volontà di esaltare avvenimenti importanti avvenuti in data 8 dicembre:
la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione (8 dicembre 1854), nel Sillabo (8 dicembre 1864) e appunto nel Vaticano I (8 dicembre 1869).
Vennero costituite sette commissioni per elaborare schemi provvisori dei decreti che sarebbero stati promulgati:
commissione direttrice (la segreteria);
commissione teologica;
commissione dei religiosi;
commissione della disciplina ecclesiastica;
commissione delle questioni politico-ecclesiastiche;
commissione per le missioni e le Chiese orientali;
commissione cerimoniale.
- I documenti emanati
Costituzione Dei Filius afferma:
* esiste un Dio personale, « un solo Dio, vero e vivo », che ha creato liberamente il mondo e lo governa con la sua provvidenza.
* l'esistenza di Dio può essere conosciuta e dimostrata con la ragione, fatta salva la necessità della rivelazione.
* la fede è un dono soprannaturale di Dio e una libera adesione dell'intelligenza umana mossa dalla volontà.
* non vi è opposizione tra fede e ragione, « due ordini di conoscenza distinti » ma non contraddittori
Costituzione Pastor Aeternus afferma che:
* l'apostolo Pietro ricevette direttamente da Cristo il primato su tutta la Chiesa;
questo primato concesso a Pietro si perpetua, per volere di Dio, nei Papi di Roma;
* il primato del Papa è "ordinario, immediato, veramente episcopale"; gli stessi termini sono utilizzati dalla Costituzione per qualificare l'esercizio dell'autorità dei Vescovi; il documento non affronta il problema di come possano coesistere questi due poteri, papale ed episcopale, entrambi qualificati con gli stessi aggettivi;
* « il Romano Pontefice, quando parla ex cattedra, gode di quell'infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi ».(da Cathopedia)
Concilio Vaticano II
Le motivazioni
Schema riassuntivo
Data: 11 ottobre 1962 - 8 dicembre 1965
Convocato: Papa Giovanni XXIII
Partecipanti: 2450
Arogomenti in discussione: Ecclesiologia, La Chiesa nel mondo
moderno, Ecumenismo, Ispirazione della Bibbia, Riforma liturgica, Rapporti con gli Ebrei, I presbiteri, i Vescovi, la Vita consacrata, Le comunicazioni sociali
Pronunciamenti: Quattro costituzioni, nove decreti e tre dichiarazioni.
Il Vaticano II si sviluppò in quattro periodi in cui si produsse quanto segue:
Costituzioni
Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia (4 dicembre 1963)
Lumen Gentium sulla Chiesa (16 novembre 1964)
Dei Verbum sulla Parola di Dio (18 novembre 1965)
Gaudium et Spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (7 dicembre 1965)
- Decreti
Ad Gentes sull'attività missionaria della Chiesa (7 dicembre 1965)
Presbyterorum Ordinis sul ministero e la vita dei presbiteri (7 dicembre 1965)
Apostolicam Actuositatem sull'apostolato dei laici (18 novembre 1965)
Optatam Totius sulla formazione sacerdotale (28 ottobre 1965)
Perfectae Caritatis sul rinnovamento della vita religiosa (28 ottobre 1965)
Christus Dominus sull'ufficio pastorale dei vescovi (28 ottobre 1965)
Unitatis Redintegratio sull'ecumenismo (21 novembre 1964)
Orientalium Ecclesiarum sulle chiese orientali (21 novembre 1964)
Inter Mirifica sui mezzi di comunicazione sociale (4 dicembre 1963) - Dichiarazioni
Gravissimum Educationis sull'educazione cristiana (28 ottobre 1965)
Nostra Aetate sulle relazioni con le religioni non cristiane (28 ottobre 1965)
Dignitatis Humanae sulla libertà religiosa (7 dicembre 1965)
Principali innovazioni
A 50 anni dal Concilio
Clicca qui per vedere il video - 59 anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II
Dopo il Concilio Vaticano II
La riforma liturgica
Con le riforme venute dopo il Concilio sono stati girati gli altari verso l'assemblea e i messali sono stati integralmente tradotti nelle lingue moderne.
Tutto questo fu l'origine dello «scisma» (rottura) tradizionalista dei lefebvriani, l'unico scisma formale seguito al Vaticano II.
La riforma ecumenica
Ha promosso un ravvicinamento tra le chiese cristiane (Unità dei Cristiani).
Ha migliorato il rapporto con gli ebrei e le chiese non cristiane.
Ha favorito le giornate interreligiose di Assisi del 1986 e del 2011 che i papi Wojtyla e Ratzinger hanno promosso in funzione del comune impegno per la pace.
Ha promosso figure nuove: il diacono permanente, il ministro straordinario dell'Eucarestia, il lettore, l'accolito.
I «mea culpa» dei Papi conciliari hanno spostato - nella percezione collettiva - la collocazione culturale, sociale e politica della Chiesa cattolica.
I Papi, dopo il Vaticano II, hanno iniziato un processo di revisione della storia della Chiesa, e soprattutto con Papa Giovanni Paolo, hanno cominciato a chieder perdono per gli errori del passato a tante categorie, che hanno subito torti da parte della Chiesa. Il Giubileo del 2000 introdusse la Chiesa, che chiede perdono ai suoi fedeli per i propri “errori”.
Durante il Vaticano II è iniziato un processo di rivalutazione della figura femminile nella chiesa.
"Le donne sono state ammesse come uditrici nell'aula conciliare:
contribuirono anch’esse alla elaborazione finale di Gaudium et Spes;
si verificò la loro partecipazione attiva nell’azione liturgica;
le donne hanno riletto l’AT e il NT “con occhi di donna”.
Ciò non soltanto ha restituito spessore a figure e a situazioni ignorate e marginalizzate, ma per così dire ha operato un correttivo circa l’irrilevanza delle donne nella storia della salvezza.
Riscoprire le figure di autorità, la profezia femminile, la partnership delle donne nella cura e nella gestione delle comunità, ha fatto fuori non pochi pregiudizi, non poche letture tendenziose." (Pontificia Facoltà Teologica Marianum).
don Rosario Morrone
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