Famiglia Parrocchiale giugno 2022

Famiglia Parrocchiale giugno 2022

Parrocchia Botricello

Introduzione

Questo periodico che vi apprestate a leggere si chiama "Famiglia Parrocchiale". È un mezzo di comunicazione della parrocchia SS.ma Immacolata e San Michele, in Botricello; ha lo scopo di raggiungere tutti i battezzati per 'formare' e 'informare' ogni credente della comunità.

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[Se vuoi leggere meglio gli articoli contenuti nella Famiglia Parrocchiale, ti mettiamo di seguito gli scritti]



La Solenne Processione

... del Corpo vivo e vero di Cristo

La processione del Corpus Domini è  una  grande  e  significativa  processione, perchè per le vie dei paesi  e  delle  città,  viene  portato  un ostensorio contenente un’Ostia consacrata, quindi il Corpo di Gesù Cristo Risorto, quindi VIVO.

Al momento della Consacrazione, quando il sacerdote pronuncia le parole con cui Cristo, durante l’Ultima Cena, benedisse e trasformò il pane e il vino nel Suo Corpo e nel Suo Sangue, avviene la transustanziazione cioè la conversione della sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo e della sostanza del vino, nella sostanza del Sangue di Cristo.

Ogni particola consacrata contiene, quindi, il Corpo e il Sangue di Cristo, e in quella posta nell’ostensorio che si porta in processione, è presente Cristo Vivo.

Tale  realtà  dovrebbe  incantarci, commuoverci, entusiasmarci e fermare le nostre faccende quotidiane, per partecipare alla grande festa d’accoglienza a Cristo, che attraversa le nostre vie e ci colma di benedizioni.

Cosa ci può  essere di più bello, di più  importante  che andare incontro al Signore con gratitudine e amore?

Cristo gira tra le nostre case e noi rimaniamo indifferenti?

Tempo fa ha commosso il mondo il video che mostrava le gente ucraina, che s’inginocchiava al passaggio della macchina che portava il SS.mo per le loro vie.

E quando abbiamo l’occasione di accogliere anche noi il Signore per le nostre strade, vogliamo rimanere chiusi nelle nostre case o continuare a passeggiare indifferenti sui marciapiedi? Addirittura alcuni si vergognano di chinare il capo o farsi il segno della croce!




Accogliamo con gioia il Corpo del Signore

Siamo capaci di accogliere ospiti in maniera squisita, ci muoviamo affrontando anche grandi distanze, per assistere a spettacoli di cantanti e ballerine, e quando arriva il Signore, non prepariamo nessuna festa?

Una tempo in occasione del Corpus Domini i fedeli erano in fermento.
La processione era molto partecipata: bambini della Prima Comunione, tutti i gruppi laici, tutte le autorità civili con gonfaloni, associazioni cattoliche si mettevano in fila per accompagnare il Ss.mo.

Si ornavano finestre e balconi con le migliori coperte, si preparavano archi e altarini in punti strategici del paese, si gettavano fiori e anche collane di fiori al passaggio dell’Ostensorio, si pregava, si cantava, gli uomini si toglievano il cappello in segno di rispetto, le donne si inchinavano. Oggi dalle nostre parti, questa processione non è considerata con l’attenzione che merita, anzi si pretende di valorizzare di più  quelle dedicate ai santi. Come se i Santi fossero superiori al Signore!

In alcuni paesi e città  per fortuna, si continua a vivere con particolare gioia

Non si limitano a gettare fiori al passaggio del Ss.mo ma ricoprono strade intere di fiori con le caratteristiche infiorate, opere artistiche che rappresentano simboli del Corpo del Signore.∞




APPROFONDIAMO

... La conoscenza di questa festa


Solennità

La Solennità  del Corpus Domini (“Corpo  del  Signore”)  è  una  festa di precetto: chiude il ciclo delle feste del periodo post Pasqua e celebra il Mistero dell'Eucaristia  istituita  da  Gesù nell’Ultima Cena. In molti Paesi il giorno del Corpus Domini (giovedì dopo la festa della Trinità) è festa civile.

In Italia in alcune Diocesi si preferisce festeggiare il Corpus Domini la domenica.


Differenza tra

Giovedì  Santo  
Nella  Solennità  del  Giovedì  Santo  la Chiesa medita l'Istituzione dell'Eucaristia, attraverso  la  quale  Cristo  donò  se  stesso  trasformandosi  in cibo per darsi da mangiare a noi come cibo di salvezza.

Corpus Domini
Processioni e Adorazioni manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento. In esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, Presente nell'Eucaristia in Corpo Sangue anima e Divinità.

Che cos’è La Processione del Corporale?

E’ un solenne processione con la quale il sacro lino macchiato del sangue di Cristo era stato recato per le vie della città. Da allora, ogni anno in Orvieto, la domenica successiva alla festività  del Corpus Domini, il Corporale del Miracolo di Bolsena, racchiuso in un prezioso reliquiario, viene portato processionalmente per le strade cittadine.

In seguito la popolarità della festa crebbe grazie al Concilio di Trento, si diffusero le processioni eucaristiche e il culto del Santissimo Sacramento al di fuori della Messa.

La Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

(Sollemnitas Sanctissimi Corporis et Sanguinis Christi)[1]  o,  prima  della riforma liturgica del 1969, Festum Ss.mi Corporis Christi[2], comunemente nota con le   espressioni    latine    Corpus    Domini ("Corpo del Signore"),  come  in  Italia, o Corpus Christi ("Corpo di Cristo"), come nei paesi di lingua inglese e spagnola, è  una delle  principali  solennità  dell'anno  liturgico della Chiesa cattolica.

Cristo risorto cammina con noi

Questa festa è stata istituita dalla Chiesa proprio perchè corrisponde a una grande necessità  per tutto il cristianesimo: ricordare e celebrare il mistero della presenza continua e permanente nel mondo della Persona vivente di Cristo Risorto.



Il significato degli arredi sacri

... che custodiscono il Corpo di Gesù

Questi arredi sacri sono presenti in tutte le chiese cattoliche.
Sono  importanti  perchè  servono a custodire le ostie consacrate, le ostie cioè  che, dopo la Consacrazione, sono diventate  Corpo e Sangue  di  Gesù Cristo Risorto.

Il Tabernacolo

Il termine tabernacolo viene dal latino Tabernaculum e indica il luogo o dimora di Dio sulla terra. Secondo le norme canoniche, deve essere inamovibile, chiuso a chiave e la chiave deve essere conservata in un posto sicuro.

Solo i sacerdoti, i diaconi e le consacrate possono avere accesso al Tabernacolo.


L'ostensorio

L’ostesorio è un sacro arredo che viene adoperato dal sacerdote per l'esposizione solenne del Santissimo Sacramento,  cioè dell'ostia consacrata.
Durante il rito dell'ostensione o esposizione eucaristica il ministro preleva l'ostensorio e lo colloca sull'altare, riponendovi l'ostia magna consacrata ed incensando il Sacramento, mentre i fedeli adorano il Corpo di Cristo con preghiere e canti.
Al momento della solenne benedizione eucaristica il sacerdote prende l'ostensorio e fa il segno della croce con il Sacramento. Durante la processione del Corpus Domini o in occasione  di  altre  festività,  l'ostensorio viene portato solennemente per le strade, seguito da un corteo di fedeli.


La Pisside

La Pisside, è un vaso  sacro utilizzato per  conservare le ostie consacrate per distribuirle ai fedeli. Al termine dell’Eucarestia, la pisside va riposta all’interno del tabernacolo, coperta dal conopeo.

Dopo il Concilio di Trento (1545 – 1563) si iniziò a utilizzare la pisside anche per distribuire la comunione ai fedeli e come contenitore per conservazione delle ostie consacrate non ancora consumate.




Il significato dei simboli

... della processione

Durante la processione del Corpus Domini, il sacerdote indossa paramenti particolari per sottolineare la solennità dell’evento.

Indossa il piviale, che è una specie di mantello tutto ricamato.

Sulle spalle posa il velo omerale che gli consente anche di coprirsi le mani per prendere l’Ostensorio, che contiene l’Ostia consacrata, e sostenerlo durante il tragitto della processione.

Il sacerdote nel portare il Ss.mo tiene lo sguardo fisso sull’ Ostensorio: in quel momento, il Signore e non altro deve essere il soggetto più  importante della sua attenzione.



Portato da Sindaco di solito, ombrellino processionale è  un oggetto liturgico costituito da una struttura a raggi rivestita di seta, utilizzato in segno di riguardo per proteggere il sacerdote che porta l'Eucarestia.

L'ombrellino processionale viene anche detta con termine improprio, o comunque non preferibile, ombrellino del Sacramento.




Il Baldacchino è un'edicola mobile utilizzata per le processioni.

Viene posto principalmente sopra il Santissimo Sacramento.

E` spesso costituito da  un  drappo  sostenuto  da aste (quattro o più) ricoperto di tessuto. Gli elementi decorativi di coronamento consistono prevalentemente in pomi, in pennacchi, ecc., talora montati su supporti indipendenti in legno e metallo.

Alla funzione originale di riparo si aggiunsero valori simbolici: per trasmettere particolare dignità  e rispetto a quanto esso sovrastava, che fosse persona o cosa.

E’ portato da rappresentanti del popolo.




Il Velo omerale   
Consiste in un pezzo di stoffa rettangolare lungo circa 2,5 metri e largo circa 60 cm.
E`  dotato di due nastri di stoffa o ganci metallici posti approssimativamente al centro del velo, per fissare in sicurezza il paramento qualora lo si indossi per molto tempo. Esso fa parte del completo del piviale, pertanto da quest'ultimo prende gli stessi ricami e colori liturgici. Per consuetudine al centro è ricamata un'Ostia circondata da una raggiera. Tuttavia tra le decorazioni intessute si possono trovare la croce (di solito greca) o gli emblemi eucaristici (ad esempio la sigla IHS, l'agnello, spighe di grano e grappoli d'uva).



Un po' di storia

... per saperne di più

La festa venne istituita nel 1246 in Belgio grazie alla visione mistica di una suora di Liegi, la beata Giuliana di Retìne.

Poi, due anni dopo, papa Urbano IV la estese a tutta la cristianità dopo il Miracolo Eucaristico di Bolsena nel quale dall'ostia uscirono alcune gocce di sangue per testimoniare della reale presenza del Corpo di Cristo.

Si  festeggia il giovedì dopo la festa della Ss. Trinità.

In alcuni Paesi come l'Italia è stata spostata alla domenica successiva.
Ovunque si festeggia con solennità.


Vi raccontiamo in questa pagina

Il miracolo di Bolsena

Nell'estate del 1263, un sacerdote boemo, di nome Pietro da Praga iniziò  a dubitare della reale presenza di Gesù  nell'ostia e nel vino consacrati. Il sacerdote si recò  allora in pellegrinaggio a Roma per pregare sulla tomba di Pietro e fugare i suoi dubbi: il soggiorno romano lo rasserenò e intraprese il viaggio di ritorno.  
Percorrendo  la  via  Cassia  si  fermò  a pernottare a Bolsena, dove i dubbi di fede lo assalirono nuovamente. Il giorno successivo celebrò la messa nella Grotta di Santa Cristina.

Secondo quanto tramandato dalla tradizione, al momento della consacrazione  l'ostia  cominciò  a  sanguinare  sul  corporale.  Impaurito e confuso, il sacerdote, cercando di nascondere il fatto, concluse la celebrazione, avvolse l'ostia nel corporale di lino e fuggì verso la sacrestia. Durante il tragitto alcune gocce di sangue caddero sul marmo del pavimento e sui gradini dell'altare.

Pietro da Praga si recò subito dal papa Urbano IV, che si trovava a  Orvieto,  per riferirgli  l'accaduto.  Il  pontefice,  allora,  inviò  a Bolsena il vescovo di Orvieto per verificare la veridicità  del racconto e per recuperare le reliquie.
Urbano IV dichiarò  la soprannaturalità  dell'evento e, per ricordarlo, l'11 agosto 1264 estese a  tutta  la  Chiesa  la  solennità  chiamata  Corpus Domini,  nata nel 1247 nella diocesi di Liegi per celebrare la presenza reale di Gesù  nell'Eucaristia.

La Chiesa cattolica riconobbe ufficialmente il miracolo eucaristico, le cui reliquie si conservano nel duomo di Orvieto e nella basilica di Santa Cristina a Bolsena.




I miracoli eucaristici

... eccone alcuni


Il Miracolo Eucaristico di Lanciano

è avvenuto  circa  l’anno  settecento.
Un giorno un monaco mentre celebrava la Santa Messa fu assalito dal dubbio circa la presenza  reale  di  Gesù  nella Santa Eucaristia.
Pronunziate le parole della consacrazione sul pane e sul vino, all’improvviso, dinanzi ai suoi occhi vide il pane trasformarsi in Carne, il vino in Sangue.

Il 4 marzo 1971, il professore Linoli  presentò  un  resoconto dettagliato dei vari studi fatti. Ecco le conclusioni essenziali: La  “carne  miracolosa”  è  veramente carne costituita dal tessuto muscolare striato del miocardio.

Il  “sangue  miracoloso”  è  vero sangue: l’analisi cromatografica lo dimostra con certezza assoluta e indiscutibile.
Lo studio immunologico manifesta che la carne e il sangue sono certamente di natura umana e la prova immunoematologica permette di affermare  con  tutta  oggettività  e certezza che ambedue appartengono allo stesso gruppo sanguigno AB.

Questa   identità   del   gruppo sanguigno  può indicare  l’appartenenza della carne e del sangue alla medesima persona,  con  la  possibilità  tuttavia dell’appartenenza a due individui differenti del medesimo gruppo sanguigno.
Le proteine contenute nel sangue sono normalmente ripartite, nella percentuale identica a quella dello schema sieroproteico del sangue fresco normale.



Miracolo di Buenas Aires

Dopo ripetuti miracoli avvenuti nella stessa chiesa, Il 18 agosto 1996, sempre nella chiesa di Santa Maria, al termine della distribuzione della Comunione alla messa delle 19, una fedele riferisce al sacerdote, padre Alejandro Pezet, di aver visto un’ostia alla base di un candelabro.

Il sacerdote raccoglie l’ostia e l’affida a Emma Fernandez, ministra laica dell’Eucaristia, perchè la  metta  in acqua e la chiuda nel  tabernacolo.  Il  26 agosto  si  nota  che l’ostia, anzichè  dissolversi,  si  sta  trasformando  in una sostanza rossa e gelatinosa.

La curia, nella persona dell’allora vescovo ausiliare Jorge Mario Bergoglio, raccomanda di eseguire delle fotografie, dopodichè  il materiale viene conservato in un flacone chiuso riempito di acqua distillata. Il professor Zugibe, dopo vari esami concluse che si trattava di un pezzo di cuore umano.
Osservando il modo in cui i globuli bianchi avevano penetrato il tessuto miocardico, affermò che “il cuore era stato sottoposto a un duro stress, come se il suo proprietario fosse stato picchiato duramente all’altezza del torace“.



Miracolo di Vilakkannur

15 novembre 2013. L’allora parroco Don Thomas Pathickal stava celebrando la consueta messa mattutina delle 7.00 e nel momento della consacrazione, Don Thomas si rese conto che sull’ostia era comparsa una macchia che lentamente  aumentava  di dimensione. Quella macchia nera e bianca aveva preso la forma del Santo Volto di Gesù. Il Parroco, sorpreso, decise di riporre l’ostia in un ostensorio in modo tale da preservarla.

Tre giorni dopo il presunto miracolo, l’arcidiocesi di rito siromalabarese  di  Tellicherry  prelevò  l’ostia  per  elaborare  una  valutazione scientifica dell’accaduto.

Dopo cinque anni, nel numero di settembre 2018, la rivista arcidiocesana  “Girideepam”  (Luce  della  montagna),  pubblicò  una  nota dell’arcivescovo di Tellicherry, George Njaralakatt, che annunciava la decisione della Chiesa di restituire l’ostia e di renderla nuovamente disponibile alla venerazione dei fedeli.

La rivista arcidiocesana affermò che l’Ostia era stata sottoposta a numerosi studi da parte della commissione teologica della Chiesa locale, i cui risultati indicavano che il fenomeno poteva essere considerato un miracolo eucaristico.

L’arcivescovo proibì alla parrocchia di tenere l’ostia sull’altare maggiore o di usarla per l’Adorazione del Santissimo Sacramento.




Le infiorate del Corpus Domini



Le preghiere

... per il Santissimo
Ala tua presenza
Ti lodo, Signore mio Dio!
Ti adoro, Pane di vita,
che nutri e fecondi il mondo:
Che alimenti e dai sostegno
Alla storia del mondo
E alla mia piccola e fragile.
Io ti adoro Pane divino,
La cui vita rigenera l’universo.
Ti benedico, perché in Te
Tutto è possibile, ogni giorno;
In Te tutto rinasce;
In Te tutto si ricrea.
Eccomi Signore silenzioso


Il pane degli angeli
diventa pane degli uomini;
il pane del ciel
dà fine a tutte le prefigurazioni:
qual meraviglia!
il servo povero e umile
mangia il Signore.
Chiediamo a Te,
Dio uno e trino,
di visitarci,
come noi Ti adoriamo.
Per le Tue vie
portaci dove tendiamo,
alla luce in cui tu abiti.
Amen.
San Tommaso d’Aquino, Sacris Solemniis


Signore,
accresci la mia fede,
Signore,
donami una fede che ama.
Tu che mi vedi,
Tu che mi ascolti,
Tu che mi parli,
illumina la mia mente perchè creda di più;
riscalda il mio cuore perchè ti ami di più!
La tua presenza,
mirabile e sublime,
mi attragga,
mi afferri,
mi conquisti.
In ginocchio professo la mia fede in Te:
"Signore mio e mio Dio!
Dai la mia vita a Te
così che possa dirti:
"Eccomi!"


Signore Gesù,
fa' che la mia adorazione
sia un atto di amore,
fa' che sia un movimento del cuore e del pensiero:
amore e pensiero per Te,
Persona amata, qui presente.
La mia preghiera
non sia fatta di formule
ma di partecipazione interiore.
I miei occhi fissi su di Te,
il mio interesse incentrato su di Te,
dicano il mio amore
per Te.


Gesù,
ti adoro in ogni luogo,
dove abiti Sacramentato.
Ti faccio compagnia
per coloro che ti disprezzano,
ti amo per coloro
che non ti amano,
ti do sollievo
per coloro
che ti offendono.
Gesù, vieni nel mio cuore.
Preghiera insenata da Gesù alla beata Alexandrina M. da Costa

Signore mio Dio e mio amico,
com’è bello guardarti
sotto le apparenze dell’ostia!
Che beata certezza:
sapere che Tu sei là,
che mi vedi e che mi ascolti!
Ti guardo senza vederti,
ma Tu mi guardi
con una tale forza
che fai passare in me
le ricchezze del tuo essere.
Non incontro il tuo sguardo,
ma tu incontri il mio cuore
e lo riempi della tua grazia divina.
Senza che me ne accorga,
tu mi cambi,
mi penetri dei tuoi pensieri
e dei tuoi sentimenti.
Mi innalzi
fino al livello della tua santità.




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AVVISI

Corpus Domini

Domenica 19 Giugno 2022
Santa Messa ore 18:00
A seguire processione per le vie del paese


Il parroco, don Rosario [https://t.me/donRosarioMorrone]






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