Famiglia Parrocchiale Giugno 2024 -pag.3

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Segreteria Parrocchia Botricello


5.Gli effetti

🔍 Per approfondire, vedi la voce Sigillo

Principale effetto del Sacramento della Confermazione è la speciale effusione dello Spirito Santo, come già fu concessa agli Apostoli il giorno di Pentecoste[44], il cresimato ne riceve il sigillo, cioè il "marchio"[45].

La Confermazione imprime nell'anima un marchio spirituale indelebile, il "carattere"[46]:

  • esso è il segno che Gesù Cristo ha impresso sul cristiano il sigillo del suo Spirito e lo ha rivestito di "potenza dall'alto" (Lc 24,48-49 ) perché sia suo testimone;
  • esso perfeziona il sacerdozio comune dei fedeli, ricevuto nel Battesimo, e "il cresimato riceve il potere di professare pubblicamente la fede cristiana, quasi per un incarico ufficiale (quasi ex officio)"[47][48].

La Confermazione apporta inoltre una crescita e un approfondimento della grazia del Battesimo[49]:

6.Il ministro

Ministro originario della Confermazione è il Vescovo[52].

In Oriente ordinariamente la Confermazione è conferita dal presbitero che battezza in una sola e medesima celebrazione, con il crisma consacrato dal Patriarca o dal Vescovo: quest'ultimo fatto esprime l'unità apostolica della Chiesa. Nella Chiesa latina la stessa prassi si usa nel Battesimo degli adulti, o quando viene ammesso alla piena comunione con la Chiesa un battezzato che appartiene ad un'altra comunità cristiana il cui sacramento della Confermazione non è valido[53].

Nel rito latino il ministro ordinario della Confermazione è il Vescovo[54]. Qualora se ne presenti la necessità il Vescovo può concedere ai presbiteri la facoltà di amministrare la Confermazione[55], ma è opportuno che la conferisca egli stesso, non dimenticando che appunto per questa ragione la celebrazione della Confermazione è stata separata temporalmente dal Battesimo.

Se un cristiano si trova in pericolo di morte, qualsiasi presbitero può conferirgli la Confermazione[56]. La ragione di ciò sta nel fatto che la Chiesa vuole che i suoi figli, anche se in tenerissima età, escano da questo mondo resi perfetti dallo Spirito Santo mediante questo Sacramento.

7.La ricezione

Può e deve ricevere il sacramento della Confermazione ogni battezzato, che non l'abbia ancora ricevuto[57].

Il dovere di ricevere la Confermazione viene dal fatto che Battesimo, Confermazione ed Eucaristia costituiscono un tutto unitario, e quindi "i fedeli sono obbligati a ricevere tempestivamente questo Sacramento"[58]; senza la Confermazione e l'Eucaristia il Sacramento del Battesimo è certamente valido ed efficace, ma l'iniziazione cristiana rimane incompiuta.

Come il Battesimo, di cui costituisce il compimento, la Confermazione si riceve una sola volta[59].

7.1 L'età di ricezione

La consuetudine della Chiesa latina indica da secoli come punto di riferimento per ricevere la Confermazione "l'età della discrezione"[60]. Ma i bambini che si trovino in pericolo di morte devono essere cresimati anche se non hanno ancora raggiunto tale età[61].

Nelle Chiese Orientali la Confermazione è ricevuta insieme al Battesimo.

7.2 La preparazione

La Confermazione va preceduta da un'opportuna preparazione, la cui responsabilità è affidata alla parrocchia[62].

La catechesi preparatoria deve essere avere come obiettivi[63]:

La Confermazione va ricevuta in stato di grazia. "È opportuno accostarsi al Sacramento della Penitenza per essere purificati in vista del dono dello Spirito Santo. Una preghiera più intensa deve preparare a ricevere con docilità e disponibilità la forza e le grazie dello Spirito Santo" (cfr. At 1,14 )[64].

7.3 Il padrino o madrina

🔍 Per approfondire, vedi la voce Padrino

Come per il Battesimo, anche per la Confermazione è conveniente che i candidati cerchino l'aiuto spirituale di un padrino o di una madrina[65], ed è opportuno che sia la stessa persona scelta per il Battesimo, per sottolineare meglio l'unità dei due Sacramenti[66].

8.Nel protestantesimo

Dal momento che non risulta in maniera evidente l'istituzione della Confermazione dalla sola Sacra Scrittura, il protestantesimo non la riconosce come Sacramento, riducendola tutto al più a una semplice cerimonia.

La Chiesa Luterana, effettivamente, fa consistere la Confermazione in un esame del candidato e nella rinnovazione della professione di fede battesimale.

Poco diversa è la pratica osservata nella Chiesa Anglicana, che all'esame del candidato fa seguire determinate preghiere.

Teoria e prassi variano nei vari raggruppamenti in cui quelle comunità ecclesiali si dividono[67].



Note

  1. AAS 63 (1971) 659.
  2. In greco la parola latina confirmatio si dice Βεβαίωσις, Bebaíosis, ma non viene usata dalla Chiese Orientali per indicare la Confermazione: esse usano piuttosto la parola Crismazione (vedi oltre).
  3. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1308.
  4. Settimio Cipriani (1988) 289.
  5. Come fa notare Settimio Cipriani (1988) 290, è questo il motivo per cui i dizionari biblici in genere omettono di parlare della Confermazione, lasciando alla teologia il compito di studiare il problema.
  6. Renato Falsini (1984) 274.
  7. N. 1286.
  8. Non tutti gli studiosi condividono questo punto di vista. Al riguardo Renato Falsini (1984, 274) afferma: « L'ipotesi di ravvisare nel rito l'origine della nostra confermazione viene scartata oggi dall'esegesi più accreditata, che attribuisce ai due episodi uno scopo diverso: di affermare cioè che non esistono due comunità ecclesiali, bensì una sola Chiesa alla quale si appartiene mediante il dono dello Spirito comunicato dagli Apostoli. I cristiani di Samaria, popolazione già separata dall'antico Israele, erano stati battezzati da Filippo che vi si era recato non per un mandato specifico ma a motivo della persecuzione: il nuovo gruppo doveva quindi essere aggregato alla chiesa madre per intervento degli apostoli Pietro e Giovanni. L'episodio di Efeso rientra nella medesima finalità: l'apostolo Paolo interviene per comunicare lo spirito. La teologia soggiacente è l'apostolicità della Chiesa, non l'idea di un secondo momento rituale. D'altra parte si tratta di due episodi eccezionali e non di un prassi ordinaria. »
  9. Settimio Cipriani (1988) 292.
  10. Settimio Cipriani (1988) 293.
  11. Paolo Galtier (1950) 853.
  12. De Baptismo, 8: PL I, 1207.
  13. Catechesi 21, mystagogica 3: PG 33, 1088-94.
  14. De mysteriis, 7, 34-42; De Sacramentis, 3, 2, 8-10: PL 16, 399-403; 434-36.
  15. Paolo Galtier (1950) 854.
  16. Epistola, 69, 14-16.
  17. PL 20, 554.
  18. Contra Luciferum, 9: PL 23, 164.
  19. Can. 2.
  20. Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum Conciliorum Nova Amplissima Collectio, 31 volumi, Firenze e Venezia, 1758-98, VI, 435, online.
  21. Contr Maximinum, II, 16, 3: PL 453, 782.
  22. In Lucam II, 25 e 29: PL 15, 1561 e 1562.
  23. De Spiritu Sancto, I, 9, 103; I, 6, 79: PL 16, 729.
  24. De Paenitentia, II, 3, 8: PL, 16, 500D.
  25. PL 74, 500.
  26. Per approfondire vedi Paolo Galtier, La Consignation dans les Eglises d'Occident, in Revue d'Histoire Ecclesiastique, 13 (1912), 265-70; Id., Imposition des mains, in Alfred Vacant, Eugène Mangenot (a cura di), Dictionnaire de Théologie Catholique, Parigi 1909 e segg., continuato a cura di Emile Amann, VII, c. 1369-1374.
  27. Cfr. il quadro in Alfred Vacant, Eugène Mangenot (a cura di), Dictionnaire de Théologie Catholique, Parigi 1909 e segg., continuato a cura di Emile Amann, VII, c. 1351-1354.
  28. PL 78, 500.
  29. Così il Concilio di Firenze: (LA) (IT) « Secundum sacramentum est confirmatio; cuius materia est chrisma confectum ex oleo, quod nitorem significat conscientiae, et balsamo, quod odorem significat bonae famae, per episcopum benedictuo. Forma autem est: Signo te signo crucis, et confirmo te chrismate salutis, in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. » « Il secondo Sacramento è la Confermazione; la cui materia è il crisma preparato con olio, che indica la lucentezza della coscienza, e con il balsamo, che indica l'odore della buona fama, benedetto dal Vescovo. La forma poi è: Ti segno con il segno della croce e ti confermo con il crisma della salvezza, nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. » (Bolla di unione con gli armeni Exsultate Deo, 22 novembre 1439, DS 1317 )
  30. Decreto sulla giustificazione, 13 gennaio 1547, Canones de sacramentis in genere, can. 1, DS 1601.
  31. Decreto sulla giustificazione, 13 gennaio 1547, Canones de sacramento confirmationis, can. 1-3, DS 1628-1630.
  32. Afferma il decreto: (LA) (IT) « Nihil probat ritum sacramenti confirmationis usurpatum fuisse ab Apostolis: formalis autem distinctio duorum sacramentorum, baptismi scilicet et confirmationis, haud spectat ad historiam christianismi primitivi. » « Nulla prova che il rito del Sacramento della Confermazione sia stato usato dagli Apostoli: la distinzione formale dei due Sacramenti, del Battesimo cioè e della Confermazione, non è riferita alla storia del cristianesimo primitivo. » (n. 44, DS 3444 )
  33. Cfr. tuttavia l'accenno fatto nella lettera di Papa Leone XIII del 13 settembre 1896 Apostolìcae curae, DS 3315.
  34. Paolo Galtier (1950) 853.
  35. Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, 266
  36. Paolo Galtier (1950) 852.
  37. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1297.
  38. Cfr. Sacrosanctum Concilium, 71.
  39. Paolo VI, Costituzione Apostolica Divinae consortium naturae: AAS 63 (1971) 657, online.
  40. Nel rituale precedente la formula era: "Ti segno col segno della croce e ti confermo col crisma di salvezza nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo". Cfr. Cresima, in Vocabolario Treccani online.
  41. Rituale per le Chiese orientali di rito bizantino in lingua greca, Parte 1, Libreria Editrice Vaticana 1954, p. 36.
  42. Cfr. Sant'Ippolito di Roma, Traditio apostolica, 21: Bernard Botte (a cura di), Münster in Westfalia 1989, p. 54
  43. Cfr. Codice di Diritto Canonico canone 866.
  44. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1302.
  45. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1295.
  46. Cfr. Concilio di Trento, Sess. 7a, Decretum de sacramentis, Canones de sacramentis in genere, can. 9: DS 1609.
  47. San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, q. 72, a. 5, ad 2: Edizione Leonina 12, 130.
  48. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1305.
  49. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1303.
  50. Cfr. Lumen gentium, 11.
  51. Cfr. Concilio di Firenze, Decretum pro Armenis: DS 1319; Lumen gentium, 11.
  52. Catechismo della Chiesa Cattolica 1312. Cfr. Lumen gentium, 26
  53. Codice di Diritto Canonico, can. 883, §2.
  54. Codice di Diritto Canonico, can. 882.
  55. Codice di Diritto Canonico, can. 884, §2.
  56. Codice di Diritto Canonico, can. 883, §3.
  57. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1306. Cfr. Codice di Diritto Canonico, can. 890.
  58. Codice di Diritto Canonico, can. 890.
  59. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1304.
  60. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1307.
  61. Codice di Diritto Canonico, can. 891; 883, §3.
  62. Cfr. Rito della Confermazione, Libreria Editrice Vaticana, 1989, Premesse, n. 3, p. 24.
  63. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1309.
  64. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1310.
  65. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1311.
  66. Cfr. Rito della Confermazione, Libreria Editrice Vaticana, 1989, Premesse, n. 5.6, p. 25; Codice di Diritto Canonico, can. 893, §1-2.
  67. P. Pi., C. K. (1931).

Fonti

Bibliografia

Voci correlate

da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica


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