Famiglia Parrocchiale - Edizione Straordinaria per fra Giovanni Ferro

Famiglia Parrocchiale - Edizione Straordinaria per fra Giovanni Ferro

Segreteria Parrocchia Botricello

Ordinazione Sacerdotale


Introduzione

Questa 'Famiglia Parrocchiale' è una edizione speciale in occasione dell'Ordinazione Presbiterale di fra' Giovanni Ferro.

  • Schema dello scritto:
    - Una introduzione per capire chi sono i domenicani.
    - 4 video per spiegare il sacramento dell'ordine: due sulla Grazia e due sul Sacramento.
    - L'estratto del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica.


I Domenicani

San Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori (Doimenicani)

Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani)

L’Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani) fondato da San Domenico nei primi anni del 1200 è la comunità dei frati che, seguendo le orme di S. Domenico di Guzman, attraverso il ministero della predicazione ha cercato di diffondere e difendere le verità della fede cattolica. La sua specificità è stata riassunta da S. Tommaso, uno dei suoi figli più prestigiosi, nella formula contemplata aliis tradere (trasmettere agli altri le cose contemplate).

Per questo, l’ordine fondato da Domenico di Guzman, «fin dalle sue origini è noto esser stato istituito specialmente per la predicazione e la salvezza delle anime».

È questo il fine proprio dell’Ordine dei Predicatori, riconosciuto ufficialmente da Onorio III, che definì Domenico e i suoi frati «totaliter deputati all'evangelizzazione della parola di Dio».

Fondato sulla Regola di Sant’Agostino e su Leggi proprie (Costituzioni) l’Ordine dei Predicatori, è una famiglia religiosa che vive la vita fraterna, è assidua nella preghiera comune e personale, alimenta la sua fraternità alla scuola dell’unico maestro Gesù Cristo, Verbo di Dio, ricerca la verità attraverso lo studio e la contemplazione, comunica ai fratelli attraverso la predicazione, la bellezza del Vangelo e il suo messaggio di salvezza per tutti gli uomini.

La Costituzione fondamentale dell’Ordine dei Predicatori esprime in poche righe l’identità e la missione dei Predicatori: Partecipi della missione degli Apostoli ne seguiamo anche la vita nella forma concepita da s. Domenico, cioè: vivendo la vita comune con un cuore e un'anima sola, fedeli nell'osservanza dei consigli evangelici, fervorosi nella celebrazione comune della liturgia, specialmente dell'Eucarestia e dell’ufficio divino, e nella orazione privata, assidui nello studio, perseveranti nella regolare osservanza.

Tutte queste nostre caratteristiche della nostra vita non solo contribuiscono alla gloria di Dio e alla nostra santificazione, ma servono anche direttamente alla salvezza degli uomini, in quanto tutte insieme ci preparano e stimolano alla predicazione, a cui danno, e dalla quale a loro volta ricevono, vigore di vita. Da questi diversi elementi saldamente connessi tra loro, armonicamente contemperati e fecondantesi a vicenda, è costituita la vita propria dell'Ordine, cioè la vita apostolica nel suo significato integrale, in cui la predicazione e l'insegnamento devono sgorgare dall'abbondanza della contemplazione.

Così lo volle san Domenico fin dalle origini, così hanno vissuto nei secoli fratelli e sorelle, così è anche oggi. Molti sono i testimoni luminosi che, nel corso della storia dell’Ordine, hanno reso grande la famiglia di Domenico.

Tommaso d’Aquino, Caterina da Siena, Pietro da Verona, Alberto Magno, Agnese da Montepulciano, Giordano di Sassonia, Girolamo Savonarola, Rosa da Lima, Antonino di Firenze, Martino de Porres, Francisco de Vitoria, Piergiorgio Frassati, Giorgio La Pira, e tantissimi altri….accumunati dall’ideale apostolico di Domenico di Guzman, sono stati “veri predicatori del Verbo”, portatori di quel Vangelo, parola di salvezza piena di speranza per l’umanità.

Rivolgendosi ai frati riuniti al Capitolo generale del 1983 il beato Giovanni Paolo II ebbe a dire:

«Voi domenicani avete la missione di predicare che Dio vive, che Egli è il Dio della vita e che in lui si trova la radice della dignità e la speranza dell'uomo chiamato alla vita... ».

Come figli di San Domenico, i predicatori, uomini e donne evangelici, anche oggi vivono l’amore per la verità, annunciano il Dio vivente, il Dio che salva e dà la vita, fonte di ogni speranza; essi vivono l’impegno costante di difendere la verità e quello di testimoniarla, giorno per giorno, non a parole ma, nell’umiltà e con il linguaggio della carità, e seguendo le orme del loro fondatore, parlano con Dio o di Dio comunicando la gioia e la forza salvifica del Vangelo.


Due premesse importanti

Che cosa è la Grazia Santificante e come si riceve la Grazia, soprattutto tramite i sacramenti.

Durata: due minuti e 56 secondi
Durata: 3 minuti e 40 secondi

Due video per la spiegazione del Sacramento dell'Ordine

Durata: tre minuti e 37 secondi
Durata: due minuti e 39 secondi


dal Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica

CAPITOLO TERZO

I SACRAMENTI AL SERVIZIO

DELLA COMUNIONE E DELLA MISSIONE


321. Quali sono i Sacramenti al servizio della comunione e della missione?

Due Sacramenti, l'Ordine e il Matrimonio, conferiscono una grazia speciale per una missione particolare nella Chiesa a servizio dell'edificazione del popolo di Dio. Essi contribuiscono in particolare alla comunione ecclesiale e alla salvezza degli altri.


IL SACRAMENTO DELL'ORDINE

322. Che cos'è il Sacramento dell'Ordine?

È il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa, sino alla fine dei tempi.


323. Perché si chiama Sacramento dell'Ordine?

Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far parte mediante una speciale consacrazione (Ordinazione), che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l'autorità di Cristo a servizio del Popolo di Dio.


324. Come si colloca il Sacramento dell'Ordine nel disegno divino della salvezza?

Nell'Antica Alleanza sono prefigurazioni di tale Sacramento il servizio dei Leviti, come pure il sacerdozio di Aronne e l'istituzione dei settanta «Anziani» (Nm 11,25). Tali prefigurazioni trovano il loro compimento in Cristo Gesù, il quale, col sacrificio della sua Croce, è l' «unico [...] mediatore tra Dio e gli uomini» (1 Tm 2,5), il «sommo Sacerdote alla maniera di Melchisedech» (Eb 5, l0). L'unico sacerdozio di Cristo è reso presente dal sacerdozio ministeriale.

 «Solo Cristo è il vero sacerdote, gli altri sono i suoi ministri» (san Tommaso d'Aquino).

 

325. Di quanti gradi si compone il Sacramento dell'Ordine?

Esso si compone di tre gradi, che sono insostituibili per la struttura organica della Chiesa: l'episcopato, il presbiterato e il diaconato.


326. Qual è l'effetto dell'Ordinazione episcopale?

L'Ordinazione episcopale conferisce la pienezza del Sacramento dell'Ordine, fa del Vescovo il legittimo successore degli Apostoli, lo inserisce nel Collegio episcopale, condividendo con il Papa e gli altri Vescovi la sollecitudine per tutte le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e governare.

 

327. Qual è l'ufficio del Vescovo nella Chiesa particolare a lui affidata?

Il Vescovo, a cui viene affidata una Chiesa particolare, è il principio visibile e il fondamento dell'unità di tale Chiesa, verso la quale adempie, quale vicario di Cristo, l'ufficio pastorale, coadiuvato dai propri presbiteri e diaconi.

 

328. Qual è l'effetto dell'Ordinazione presbiterale?

L'unzione dello Spirito segna il presbitero con un carattere spirituale indelebile, lo configura a Cristo sacerdote e lo rende capace di agire nel Nome di Cristo Capo. Essendo cooperatore dell'Ordine episcopale, egli è consacrato per predicare il Vangelo, per celebrare il culto divino, soprattutto l'Eucaristia da cui trae forza il suo ministero, e per essere il Pastore dei fedeli.


329. Come il presbitero esercita il proprio ministero?

Pur essendo ordinato per una missione universale, egli la esercita in una Chiesa particolare, in fraternità sacramentale con gli altri presbiteri che formano il «presbiterio» e che, in comunione con il Vescovo e in dipendenza da lui, portano la responsabilità della Chiesa particolare.

 

330. Qual è l'effetto dell'Ordinazione diaconale?

Il diacono, configurato a Cristo servo di tutti, viene ordinato per il servizio della Chiesa, che egli compie sotto l'autorità del proprio Vescovo, a riguardo del ministero della Parola, del culto divino, della guida pastorale e della carità.

 

331. Come si celebra il Sacramento dell'Ordine?

Per ciascuno dei tre gradi, il Sacramento dell'Ordine è conferito mediante l'imposizione delle mani sul capo dell'ordinando da parte del Vescovo, che pronunzia la solenne preghiera consacratoria. Con essa il Vescovo invoca da Dio per l'ordinando la speciale effusione dello Spirito Santo e dei suoi doni, in vista del ministero.

 

332. Chi può conferire questo Sacramento?

Spetta ai Vescovi validamente ordinati, in quanto successori degli Apostoli, conferire i tre gradi del Sacramento dell'Ordine.

 

333. Chi può ricevere questo Sacramento?

Può riceverlo validamente soltanto il battezzato di sesso maschile: la Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso. Nessuno può esigere di ricevere il Sacramento dell'Ordine, ma deve essere considerato adatto al ministero dall'autorità della Chiesa


334. È richiesto il celibato a chi riceve il Sacramento dell'Ordine?

Per l'episcopato è sempre richiesto il celibato. Per il presbiterato, nella Chiesa latina sono ordinariamente scelti uomini credenti che vivono da celibi e che intendono conservare il celibato «per il regno dei cieli» (Mt 19,12); nelle Chiese Orientali non è consentito sposarsi dopo aver ricevuto l'ordinazione. Al diaconato permanente possono accedere anche uomini già sposati.

 

335. Quali sono gli effetti del Sacramento dell'Ordine?

Questo Sacramento dona una speciale effusione dello Spirito Santo, che configura l'ordinato a Cristo nella sua triplice funzione di Sacerdote, Profeta e Re, secondo i rispettivi gradi del Sacramento. L'ordinazione conferisce un carattere spirituale indelebile: perciò non può essere ripetuta né conferita per un tempo limitato.


336. Con quale autorità viene esercitato il sacerdozio ministeriale?

I sacerdoti ordinati, nell'esercizio del ministero sacro, parlano e agiscono non per autorità propria e neppure per mandato o per delega della comunità, ma in Persona di Cristo Capo e a nome della Chiesa. Pertanto il sacerdozio ministeriale si differenzia essenzialmente, e non solo per grado, dal sacerdozio comune dei fedeli, a servizio del quale Cristo l'ha istituito.


don Rosario Morrone

Potete contattare il parroco su:












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