FAME

FAME

LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

🔹️ Gaza è, ormai, alla fame. Stretta nella morsa dell’esercito israeliano, la popolazione ha carenza di tutto. Soprattutto dei generi di prima necessità. Cibo, e spesso anche acqua. In particolare, nella sacca di Rafah la situazione è tragica. I camion con gli aiuti alimentari passano il confine egiziano con il contagocce.


🔹️ E, quando arrivano, sono spesso oggetto di attacchi aerei. Che causano veri e propri massacri di civili che si ammassano alla, disperata, ricerca di viveri. L’ONU si balocca con inutili mozioni che invitano alla tregua umanitaria. Da Bruxelles tante parole… ma solo parole. E queste non riempiono lo stomaco.


🔹️ Unica iniziativa concreta, i capi di CIA e MOSSAD a Doha. Per trattare tramite l’emiro al-Thani, il rilascio degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas che potrebbe aprire la strada ad una tregua. Il fatto è che i vecchi capi di Hamas, che vivono agiatamente in Qatar, non sembrano più avere il totale controllo delle milizie che operano nella Striscia, ormai rispondenti ad altri leader, presenti, e sperimentati, sul campo.


🔹️ Blinken ha ingiunto all’emiro di espellere i capi politici di Hamas, nel caso che non venisse rispettato un, eventuale, accordo sul rilascio degli ostaggi. Condizioni ben difficili, come ho appena detto, da rispettare.


🔹️ Di fatto, quella cui stiamo assistendo è una guerra d’assedio. Come nel medioevo. Ma di proporzioni immani. Mettere alla fame due milioni di persone, per costringere alla resa poco più di trentamila miliziani. È una, precisa, strategia. L’unica, in questo momento, a disposizione dei comandi israeliani per cercare di risolvere una situazione senza altre vie d’uscita. Appare assurdo. Anacronistico. E terribile.


🔹️Aveva un’alternativa? Forse si. Agire con operazioni del Mossad e dei servizi per decapitare, chirurgicamente, Hamas nella Striscia. Ma Netanyahu non ama i vertici del Mossad. E non ne è a sua volta amato..... Ma questo avrebbe implicato il ritiro del sostegno alle colonie israeliane in Cisgiordania. Impossibile per questo governo.


🔹️A meno che al-Sisi non apra, alle masse di profughi palestinesi, le porte del Sinai. Opzione anche questa molto difficile. E, soprattutto, estremamente costosa.


Andrea Marcigliano


Articolo integrale ⤵️

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