Educare...

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cgs & lux regit

Educare per conoscere il cammino della vita. Va preso alla lettera. Dunque viaggio intenso sulla zattera del corpo, lungo misteriosi fiumi.

Andrei dove andrei. Per vie traverse, senza programmi né fogli. Con le scarpe e anche a piedi nudi. Perché fa bene alla salute. Per scoprire tante cose meravigliose: i sassi, i denti di leone, fissati e dirupi (geografia e storia). Farei una sorta di pellegrinaggio educativo. Passeggiando, raccoglierei un mazzo di fiori (pretesto per parlare di botanica ma anche di cucina e di colori, di arte). Studierei le nuvole, quando il cielo si fa a pecorelle (astronomia) certamente parlando anche delle stelle. Faremmo pausa pranzo (cucina) vicino alle impronte di un orso o di una volpe. Poi faremmo dei calchi e disegneremmo anche il paesaggio intorno a noi (creatività). Potremmo raccogliere qualche pietra (geologia) e se arriva la sete, ci potremmo fermare a una fonte.

Finalmente parleremo del tema fondamentale dell'acqua (chimica), dell'importanza di non buttare le bottiglie di plastica (ecologia). La sera si monteranno le tende (tecnica) e prima di dormire all'aperto si accenderà un fuoco... I ragazzi seduti intorno potranno intonare dei canti (dov'è il maestro di musica?) e svegliarsi la mattina ascoltando il cinguettìo degli uccelli (studio dell'ascolto) e scrivere i propri sogni. Fare colazione insieme ed essere felici.

[...]

La scuola è dappertutto, l'insegnante non deve fare altro che seminare lo stupore e coltivare la sua parte d'infanzia.


Emmanuel Gallot-Lavallee

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