Eden: It's an Endless World! di Hiroki Endo

Eden: It's an Endless World! di Hiroki Endo

Dome

"Eden: It's an Endless World!" è ambientato in un futuro post-apocalittico. La storia inizia con una terribile epidemia chiamata "Closure Virus" che si diffonde in tutto il mondo, uccidendo milioni di persone e causando ampia distruzione. Nel caos generale, il manga segue la vita di Elia Ballard, un giovane ragazzo che cerca di sopravvivere in un mondo devastato.

Il protagonista Elia Ballard insieme al robot Cherubino

Mentre la società lotta per riprendersi dalla catastrofe, Elia si ritrova coinvolto in un intricato intreccio di eventi che coinvolge organizzazioni segrete, scienziati corrotti, fazioni religiose e poteri governativi. Attraverso le sue avventure, Elia scopre i segreti oscuri che minacciano l'umanità stessa.

Il manga scritto e disegnato da Hiroki Endo, è un'opera del tutto imprevedibile, fin dai primi capitoli. La narrazione presenta un ritmo incalzante, con uno stravolgimento continuo delle vicende: ogni arco narrativo è totalmente diverso dal precedente. L'incipit della storia, infatti, trae lo spettatore in inganno, si aspetta un'ambientazione iperfuturistica sullo sfondo di un mondo distopico, distante diversi decenni dall'epoca attuale. In realtà, sebbene la tecnologia sia sicuramente più sviluppata rispetto a quella moderna, il palcoscenico delle avventure di Elia non è poi così diverso da quello del mondo reale. Questo si rivela un ottimo espediente narrativo, perché le tematiche trattate in questa opera hanno grande risonanza con l'epoca moderna

Il manga offre un'attenta disamina sul concetto di "umanità", in ogni accezione, che sia positiva o negativa, e spesso nel modo più crudo possibile.

I personaggi si domandano sulla figura di Dio, non limitandosi a chiedersi se esista o meno: ai loro occhi appare come una figura controversa, perché ha creato gli uomini in un pianeta così crudele.

Il mondo all'interno dell'universo di "Eden" è devastato dai conflitti, che non si sono fermati nemmeno davanti all'epidemia di un virus letale.

Perciò il quesito che viene posto è se sia proprio l'uomo il più grande fallimento di Dio.

Se da un lato nelle tavole di Endo emerge la violenza prorompente, dall'altro c'è un non so che di fantasioso nel mondo rappresentato: infatti, come da titolo, è proprio un mondo senza fine.

Sebbene lo scenario post-apocalittico sia raffigurato realisticamente e con minuziosità, parti di questo scenario (rafforzate da alcuni elementi del world-building) "rompono" questo realismo.

Per buona parte dell'opera è presente un senso di desolazione e sopravvivenza, che diventa oppressivo nel momento in cui la narrazione raggiunge dei ritmi frenetici. Qui l'opera si prende una pausa dai toni cupi e pesanti mostrando quei rari momenti di umanità "positiva", che danno un vero e proprio senso di escapismo dalla realtà nella quale è immerso il lettore.

Lo stile di Endo è uno dei punti di forza del manga, riesce a catturare l'essenza di ogni personaggio o mecha design attraverso la cura del tratto, per non parlare della serie di scenografie suggestive che accompagnano la storia.

Le debolezze di "Eden" si evidenziano proprio negli stravolgimenti, che per buona parte dell'opera sono una delle sue qualità, resi credibili da un'ottima messinscena, che però non trovano questa realizzazione nella parte finale del racconto.

I (pochi) difetti non intaccano il valore dell'opera, che merita una lettura per la bellezza (e anche la crudeltà) con cui Hiroki Endo ha raccontato di questo paradiso terrestre, un mondo senza fine.


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