Ecologia a convenienza delle multinazionali

Vorrei affrontare un'altro tema molto interessante, in passato ho già parlato di come si possa essere ipocriti e parlare di ecologia costringendo le persone ad adottare comportamenti folli, e poi fare l'opposto quando si parla di business.

Non so se vi ricordate qualche tempo fa si è molto parlato dell'isola di plastica, per chi non lo sapesse è un'isola composta da plastiche varie non smaltite e gettate nel mare che hanno formato, attraverso le correnti di oceani proprio un'immensa isola galleggiante.

Per non farla lunga, sicuramente ognuno di noi va al supermercato e a parte i sacchetti di plastica degradabile che siamo costretti a comprare al costo di 10 centesimi ciascuno e che si rompono dopo 10 secondi nei quali puoi mettere pochissima spesa, costringendoti a prenderne ancora e ancora, passiamo tutti quanti davanti al reparto dell'acqua minerale, bibite varie, latte e chi più ne ha più ne metta.

All'epoca dei nostri nonni c'era il voto a rendere, ovvero tutte le bottiglie erano in vetro e una volta consumato il prodotto si restituiva la bottiglia vuota e si riutilizzava.

Questo faceva si che la bottiglia non diventasse un'inquinante naturale come per la plastica ma venisse recuperata, trattata e riutilizzata.

Oggi tutto ciò non è possibile per le multinazionali che vedono nella plastica un comodo risparmio in termini di costi, gestione e smaltimento che è delegato ai cittadini e alle amministrazioni locali.

Ricordiamo che la plastica è negli oceani ma non solo viene ingerita dai pesci che poi ci mangiamo intossicandoci.

CO2

La favola della co2 è se vogliamo ancora peggio della plastica, il mantra è il riscaldamento globale esiste perchè c'è troppa Co2 nell'aria.

Quindi le soluzioni proposte dai geni dell'Unione Europea sono:

1 Non avere allevamenti

2 Non avere coltivazioni

3 Non avere caldaie

4 Non avere auto a combustibili fossili

5 Avere case a impatto zero

6 Non curarsi (gli ospedali producono troppa co2)

7 Abbattimento di intere foreste per far spazio a impianti fotovoltaici

Analizziamo cosa vogliono fare in sostituzione per ogni punto:

1. Soluzione dell'unione europea per gli allevamenti

La soluzione è la carne sintetica, il pesce sintetico ovviamente prodotti e sponsorizzati dai soliti noti tipo Bill Gates e company.

2. Soluzione dell'unione europea per limitare le coltivazioni

Le coltivazioni privano il ripopolamento delle piante e della biodiversità quindi si espropriano i campi agli agricoltori. Una parte dei campi saranno adibiti a pannelli fotovoltaici (favore a costo zero all'industria cinese di impianti fotovoltaici e batterie che non sono sicuri e soprattutto non saranno comunque sufficienti al fabbisogno enenergetico di una nazione).

3. Le caldaie inquinano perchè producono Co2 per cui gas è bandito, ma quello liquefatto americano arriva e come nei porti Italiani con tutti i rischi di un'esplosione che sarebbe devastante per le città e per i paesi vicini, oltre che chiaramente lo paghiamo il quadruplo anzichè prendere il gas russo in sicurezza e a costi contenuti.

4. Oramai i più facoltosi sfoggiano la loro nuova auto elettrica Tesla ecologica e ad alta efficienza, oppure no? Pare che a seconda delle condizioni meteorologiche e di marcia la batteria dell'auto faccia meno chilometri del dichiarato oltre a doverla ricaricare per ore ed ore. Quindi una macchina elettrica per comuni mortali pagata una fucilata con un'autonomia di 200 300 km potrebbe ritrovarsi ferma molto prima, oltre il danno di avere un'auto pagata il triplo che però ti fa già meno km avrai un'auto che ne farebbe ancora meno oltre al fatto che paghi più cara l'energia se la ricarichi nelle colonnine pubbliche (tra l'altro molto molto lontane).

5. Altra genialata dei governanti europei (non eletti) è la casa green, si stimano circa 80.000 euro a famiglia per mettere a posto una casa una sorta di pizzo legalizzato che non ha alcun effetto sulla co2 se non quella di aumentarla immaginate nei cantieri in tutta europa quanta co2 verrà prodotta oltre al materiale di scarto delle ristrutturazioni, inoltre renderebbe la casa più soggetta a incendi. Non tutti sanno infatti che il famoso "Cappotto" in caso di surriscaldamento prende subito fuoco sotto un video dimostrativo.

https://invidious.fdn.fr/watch?v=G8VYmCF0jhA

6. Ospedali producono molta Co2? Soluzione intelligenza Artificiale e Telemedicina, d'altronde lo sappiamo neanche i medici di base usano più palpare, oscultare i pazienti limitandosi a fare gli amanuensi delle case farmaceutiche che magari a fine anno li premiano con viaggi e bonus, per cui cosa c'è di meglio di un monitor e di una AI virtuale, magari una rappresentata da una bella donna o un bell'uomo virtuale simpatico piuttosto che da medici scontrosi, che magari sfoglierà nella sua memoria digitale consigliandoci il vaccino giusto per la nostra patologia, di zio Bill e company?

7. Ovviamente tutti sanno che il modo migliore per abbattere il livello di Co2 nell'aria è abbattere gli unici depuratori naturali che la natura ha creato e cioè le piante e gli alberi per far posto a pannelli fotovoltaici che producono energia green e batterie che si sa quando vengono estratti i minerali dalle terre rare per costruirle sono così green da consumare miliardi di litri d'acqua per non parlare dei danni fatti all'ambiente per estrarli. (tanto sono tutti in paesi del terzo mondo per cui non ci toccano).

Questa come tutte le altre filosofie portate avanti negli ultimi anni, non ultima la costruzione di quei data center che servono per l'implementazione della famigerata identità digitale che vogliono a tutti i costi appiopparci, ma che consumano quanto intere città, immaginate che un semplice apparato di rete arriva a consumare da solo 3KW praticamente una casa ma mentre la casa non ha tutto sempre acceso l'apparato di rete funziona H24.

Insomma l'ipocrisia green dell'unione Europea è palese ma come sempre siamo noi a far si che le cose vadano avanti o no, se non ci rifiuteremo in massa alle follie proposte ci ritroveremo proprio come vogliono

Non Avremo nulla e non saremo felici (ammesso che rimarremo vivi al post nucleare)