E' da tanto che hai ottenuto il tuo elfo: MORTE, DMT ED ENTITÀ DISCARNATE

E' da tanto che hai ottenuto il tuo elfo: MORTE, DMT ED ENTITÀ DISCARNATE

David Luke - Traduzione: Benway

Questo capitolo riguarda sia i frutti della scienza - parapsicologia, etnobotanica, psicologia - sia quella che potremmo chiamare la schiumosa crema pasticcera del folklore, antropologia e mitologia, studi clinici e discipline correlate. Come parapsicologo, allenandomi con particolare attenzione all'ontologia, discuterò in questo capitolo che elfi, folletti, fate e altri del "piccolo popolo" qui collettivamente denominate "daimoniche" (da "daimonico"/"demonico"-> L'idea del daimonico in genere significa poche cose: da qualcosa di demoniaco, a qualcosa motivato da una forza spirituale o da un genio e ispirazione. Come termine psicologico, è venuto a rappresentare una forza elementare che contiene un impulso irrefrenabile verso l'individuazione. Come termine letterario, può anche significare il disordine dinamico che esiste in tutti noi che si impone nell'ignoto, portando all'autodistruzione e/o alla scoperta di sé. Ndt). 

Andrew Lang - antropologo, ricercatore psichico e ex presidente della Society for Psychical Research - raccolse, collezionò e pubblicò resoconti folcloristici del piccolo popolo in una dozzina di libri tra il 1889 e il 1910. Studiò molte storie di diverse culture dall'Australia al la sua nativa Scozia e, sebbene si rifiutasse di credere che esistessero elfi in sé e per sé, li associò ai fantasmi dei morti, in particolare ai fenomeni poltergeist, e quindi associò il paese delle fate all'Ade. Riprendendo da dove aveva lasciato Lang, Evans-Wentz fu il prossimo ad affrontare questo argomento, e nel 1911 pubblicò la sua opera magna sulla fede nelle fate nei paesi celtici. 

Wentz documentò la storia orale del piccolo popolo delle isole britanniche e della Bretagna e scoprì che gli informatori tradizionali allineavano gli elfi con gli spiriti dei morti, anche se Evans-Wentz stesso concluse che probabilmente erano esseri di una quarta dimensione, esistenti in ciò che i matematici avevano precedentemente chiamato iperspazio. Ha anche ipotizzato, come Lang, che questa dimensione era effettivamente molto probabilmente collegata al regno dei morti:

È matematicamente possibile concepire esseri di quarta dimensione, e se esistessero sarebbe impossibile in un piano tridimensionale vederli come sono realmente. Quindi l'apparizione ordinaria non è reale come una forma, mentre gli esseri, che i veggenti totalmente sani e affidabili affermano di vedere quando esercitano la veggenza del tipo più elevato, possono essere reali per se stessi e per i veggenti come lo sono gli esseri umani qui nel mondo tridimensionale quando esercitiamo la visione normale.

Inoltre, "il paese delle fate esiste come uno stato di coscienza soprannaturale in cui uomini e donne possono entrare temporaneamente nei sogni, con la trance o in varie condizioni estatiche o per un periodo indefinito alla morte", una sorta di condizione estatica permanente. Ciò solleva due preoccupazioni: l'importanza degli stati di coscienza alterati nell'accesso al paese delle fate (sia che Ade o iperspazio), e il paese delle fate come luogo intermedio attraverso il quale passano le anime dei morti. Avanzando rapidamente di alcuni decenni, la nozione di UFO diventa prevalente nel panorama culturale. Sebbene sporadici rapporti fossero emersi dall'inizio del secolo, gli UFO divennero popolari negli anni '40 e nel 1947 un sondaggio rivelò che l'ottantasette per cento della popolazione del Regno Unito aveva sentito parlare di UFO. Successivamente, il fenomeno UFO ha rapidamente sviluppato la propria cosmologia culturale. 

A partire dagli anni sessanta del XIX secolo i fenomeni di UFO e di rapimento alieno stavano diventando piuttosto dilaganti, il che portò Jacques Vallée a fare il suo classico confronto folcloristico e tracciare persistenti paralleli tra alieni ed elfi. Con la pubblicazione di Passport to Mangonia (1969), Vallée voltò le spalle alle sue precedenti idee sugli UFO come extraterrestri e ipotizzò che gli alieni potessero essere facilmente esseri multidimensionali, supportando così il concetto di Evans-Wentz di paese delle fate esistente nell'iperspazio. Inoltre è accreditato come il primo a suggerire che gli stessi alieni fossero una specie di versione tecnologizzata delle fate del ventesimo secolo. La Vallée creò questa fusione di elfi e alieni considerando le somiglianze tra loro: sono piccoli umanoidi con grandi occhi neri, sembrano esistere al di fuori dello spazio e del tempo, ed entrambi si impegnano in attività di rapimento, presumibilmente per programmi di riproduzione interspecie. 

Le notizie di rapimenti di alieni aumentarono negli anni successivi, rese popolari in parte dallo scrittore horror Whitley Strieber (1987), che aiutò anche a diffondere nuovi sviluppi memetici degli alieni, come i crescenti incontri con alieni insettoidi ed in particolare mantidi oranti. Strieber ha anche contribuito a rendere popolari questi esseri fatati simil-alieni, anche se in alcune occasioni, li ha descritti con un aspetto molto simile ad un cartone animato e anche se questo potrebbe non essere stato molto divertente per Strieber in quel momento, è diventato un punto che è stato usato dai critici per ridicolizzarlo in molti modi. Ma la natura da cartone animato dei grigi di Strieber in seguito divenne meno comica alla luce di altri sviluppi dell'epoca, perché dagli anni '60 in poi apparvero sulla scena culturale gli psichedelici, e una sostanza in particolare, la DMT (sebbene rimase molto più sotterranea di altri psichedelici fino al volgere del millennio ed era piuttosto un oscuro ritardatario della scena). 

Conosciuto tecnicamente come N-N, dimetiltriptamina o DMT, come è più comunemente noto, è un composto presente in natura e si trova in molte piante. Di solito viene estratto da piante, ma si trova anche in molti animali, in particolare mammiferi e persino negli umani. Curiosamente non si trova nel regno dei funghi, ma alcuni funghi hanno la loro versione della DMT chiamata psilocina (in realtà 4-idrossi-dimetiltriptamina). La DMT è in tutti noi, situata nel nostro liquido cerebrospinale e nel nostro sangue, ed è anche probabile che si produca naturalmente nel cervello delle persone. È una sostanza estremamente psichedelica, più efficace attraverso il fumo (non è efficace se mangiata dato che gli enzimi dello stomaco la denaturano). Il fumo produce un'esperienza di dieci minuti molto intensa che inizia essenzialmente con l'espirazione del primo tiro. 

Nell'articolo di Peter Meyer del 1992: "Apparente comunicazione con entità disincarnate indotte dalla DMT" vengono forniti alcuni resoconti delle esperienze delle persone. Suggerisce che ci sono un certo numero di livelli diversi da capire, a seconda della profondità dell'esperienza. Inizia al primo livello: esperienza di soglia, flusso interiore di energia e coscienza; quindi livello due: motivi visivi geometrici vivaci e dai colori vivaci che sono fondamentalmente bidimensionali ma possono pulsare. Quindi la fase di transizione che segue la geometria è un tunnel o esperienza rivoluzionaria (breakthrough) e un passaggio attraverso un'entrata in un altro mondo. Al livello tre, una volta attraversato il passaggio, c'è spazio tridimensionale o superiore - che fa eco di nuovo alla nozione di iperspazio di Evans-Wentz - possibile contatto con entità, e senso di essere in uno spazio oggettivo dove si possono incontrare entità inelligenti e comunicative. Alla fine c'è la luce bianca. 

Per dare esempi del tipo ci sono alcuni racconti classici in un articolo di Timothy Leary scritto nel 1966 chiamato "Comunicazione programmata durante le esperienze con la DMT" in cui riporta l'esperienza di Alan Watts, un famoso filosofo Zen che era anche noto per parlare molto. Leary ha affermato che non importa quale sostanza psichedelicha gli si dia perchè continua a parlare. Tuttavia Leray ha dato a Watts della DMT mentre stava raccontando una storia e Watts rimase in silenzio per dieci minuti. Quando emerse continuò a raccontare la storia da dove si era interrotto come se nulla fosse accaduto, senza perdere un colpo. Fortunatamente Watts in seguito descrisse la sua esperienza, dicendo che era estremamente difficile parlare e che era "come tentare di dare momento per momento la descrizione delle proprie reazioni mentre veniva espulso dal muso di un cannone atomico con una canna bizantina al neon" - quindi ha avuto un'esperienza geometrica piuttosto intensa, da qualche parte nella regione del livello due di Meyer, si potrebbe dire. Passando al livello successivo, oltre la geometria pura, arriviamo all'incontro con le entità. Uno dei primi ricercatori della DMT e la persona che ha scoperto le sue proprietà psichedeliche nel 1956 (anche se era stata sintetizzata circa venti anni prima) era uno psicofarmacologo ungherese chiamato Stephen Szára, che ha sperimentato la DMT su se stesso e ha avuto esperienze straordinarie. Poco dopo, ha iniziato a darla ai suoi colleghi medici e hanno riferito di ogni sorta di cose strane, uno dei quali ha annunciato che "l'intera stanza è piena di spiriti" e un'altro dice "Mi sento esattamente come se stessi volando [ ...] davanti a me ci sono due Dei silenziosi illuminati dal sole”. In effetti gli incontri con entità sono una delle caratteristiche più comuni dell'esperienza DMT e uno sperimentatore ha suggerito che ad un certo dosaggio non si può più essere atei a causa di questo tipo di incontri ed esperienze con esseri numinosi. 

Questa straordinaria molecola è ora, ovviamente, una sostanza schedata, quindi la ricerca con essa è stata interrotta fino agli anni '90 quando Rick Strassman ha iniziato a rilanciare la ricerca sulla DMT. Ma prima che diventasse illegale, Timothy Leary, nella sua "Comunicazione programmata durante le esperienze con la DMT" del 1966, sviluppò una tecnica semplice che chiamò "la macchina da scrivere esperienziale" in cui si assumeva la sostanza e ci si immergeva completamente nell'esperienza. Ma poi ogni due minuti la persona con te chiedeva "dove sei adesso?" e il soggetto doveva riferire velocemente il suo stato fenomenologico - il suo stato di coscienza. Ecco la seconda esperienza di Tim con la DMT, a soli due minuti di distanza dall'assunzione:

RALPH: "Tim, dove sei adesso?"

TIM: (pensa) La voce di Ralph è maestosa, gentile ... cosa? dove? tu? ... occhi aperti ... lì accovacciati accanto a me ci sono due magnifici insetti ... pelle brunita, metallizzata, splendente, incastonata di gioielli intarsiati ... riccamente vestiti, mi guardarono dolcemente ... cari, radiosi grilli Venusiani. .. uno ha un cuscinetto in grembo e tiene in mano una scatola incrostata di gemme con sezioni incandescenti trapezoidali... sguardo interrogativo ... incredibile ... e accanto a lui la signora Diamond Cricket scivola dolcemente in un reticolo di vibrazioni ... Dr Ruby-smeraldo Cricket sorride ... 

RALPH: "Tim, dove sei adesso?" ...

Questa è l'esperienza di Tim con entità insettoidi sotto l'influenza della DMT. Come ho già detto, anche se la DMT è stata criminalizzata negli anni '70, Rick Strassman ha sfidato un evidente suicidio di carriera ed ha iniziato a condurre ricerche con questa molecola negli anni '90, dopo aver avviato un programma medico. Aveva sessanta volontari che seguivano il programma, ha somministrato un totale di quattrocento dosi di DMT per iniezione (il fumarato, non il sale). Forse le esperienze più significative che le persone hanno riportato all'interno di quella ricerca sono state di incontri con quelle che di solito chiamavano entità, esseri, guide o aiutanti, sebbene non fossero sempre molto utili. Le entità stesse apparirebbero spesso come pagliacci, rettili, mantidi - per qualche ragione le mantidi religiose erano abbastanza comuni - api, ragni, cactus o insetti stecco, ma apparivano anche comunemente, come potremmo aspettarci, come nani, elfi, imp o persino angeli, spiriti e dei. 

A volte erano semplicemente sentiti come una presenza e quella presenza era spesso per fortuna estremamente potente, amorevole e saggia. Tuttavia, non tutte le esperienze sono state piacevoli e non tutte le entità amorevoli e sagge, ad esempio uno dei partecipanti di Strassman ha riferito di essere stato stuprato analmente da un rettile e la descrive come un'esperienza traumatica. Terence McKenna afferma che il fatto che la DMT induca queste esperienze di entità così frequentemente è qualcosa su cui ragionare. Dice: "Vuoi un contatto? Vuoi intelligenze aliene? Tutto quello che devi fare è inalare e quando espiri, ottieni elfi, tutti lo fanno!" beh, non tutti. 

Secondo le ricerche più approfondite di Strassman, in condizioni controllate da laboratorio, il cinquanta percento dei partecipanti che aveva assunto alte dosi aveva esperienze di mondi invisibili in cui si incontrerebbero esseri alieni in modo scientificamente abbastanza affidabile: è possibile somministrare la sostanza in un determinato dosaggio e metà dei partecipanti avrà un'esperienza di incontro, quindi perché questo fenomeno non è stato studiato di più?

Una cosa chiave che Strassman notò nelle esperienze dei suoi partecipanti, come già notato da McKenna, era che tendevano ad avere una relazione con i fenomeni di rapimento alieno in quanto a volte riferivano di essere operati in una sorta di scenario tipo rapimento alieno classico . C'erano delle cose che venivano inserite nel corpo in presenza di piccole entità aliene, spesso elfiche o insettoidi, come le mantidi. Allo stesso tempo, le mantidi sono diventate una sorta di motivo crescente nella letteratura sui rapimenti alieni, e si presume che ciò fosse in qualche modo separato dalla letteratura DMT dell'epoca. Ad esempio, Kottmeyer (1999) riporta la crescente presenza di mantidi religiose nei casi di rapimento di alieni negli anni '90, che sono state soprannominate le mantidi "ingrigite" (da "grigi" come vengono definiti gli alieni classici - ndt)

Nel tentativo di conciliare l'apparente esperienza degli alieni durante la DMT Terence McKenna ha suggerito che: "Siamo così alienati che il sé deve mascherarsi da extra-terrestre per non allarmarci con le dimensioni davvero bizzarre che racchiude. Quando arriveremo ad amare l'alieno, allora avremo iniziato a sanare la discontinuità psichica che ci affligge”. Ma ha anche detto molte altre cose riguardanti la DMT, come Evans-Wentz, che gli elfi fossero entità iper-dimensionali e che fossero senzienti ed esistessero a pieno titolo. A sostegno di tutto ciò trovo interessante che due miei colleghi abbiano avuto incontri con le mantidi religiose sotto effetto della DMT. Per uno di loro era la prima volta e presumo fossero ingenui perché sapevo quanto poco conoscessero della DMT e di altre pubblicazioni psichedeliche di quel momento. Certamente furono perplessi e sorpresi di incontrare una mantide e riferirono di non sapere nulla della letteratura scarsa ed oscura che le riguardava. 

Inoltre un soggetto sotto l'influenza dell'ayahuasca (che contiene DMT), ha avuto l'esperienza di essere coltivato per le proprie emozioni dagli esseri mantide. Rimangono numerose domande sul perché l'immagine o il simbolo della mantide dovrebbe apparire, sebbene i limiti di spazio impediscano ulteriori speculazioni in questo capitolo. È necessario correlare tali considerazioni teoriche con l'esperienza personale e in questa materia ho bisogno di descrivere le mie esperienze con gli elfi perché credo che questa ricerca tragga beneficio dall'essere anche esperienziale e non vista solo da una distanza accademica. Ho avuto varie esperienze con la DMT da solo e nel mio primo viaggio conoscevo poco la letteratura che la tratta. Tuttavia sono stato molto sorpreso di avere un'esperienza di quello che posso solo descrivere come elfi. 

Erano personaggi umanoidi molto piccoli, alti circa uno o due piedi, seduti in cima al mio corpo, anche se non avevo un corpo in quanto tale, ma più uno spazio pieno di luce ed energia. C'erano elfi più piccoli seduti sopra di me che spingevano tutta la luce in quella che definirei la mia regione del plesso solare. Immediatamente dopo ho capito il significato della definizione "plesso solare", perché ovviamente dove altro avrebbero potuto spingere la luce? Ero quindi piuttosto incuriosito di scoprire tutta la letteratura sugli elfi DMT. In particolare, anni dopo, una volta che ho iniziato ad informarmi, sono rimasto sorpreso di trovare un racconto molto simile raccolto da Meyer nel 1994: "Mi sono ritrovato di nuovo [questo è solo il loro secondo viaggio in DMT] in compagnia degli elfi, al centro della loro attenzione e dei loro incarichi, ma sembravano molto meno colorati e del tutto preoccupati per il compito da svolgere, ovvero versare un liquido dorato e viscoso attraverso una rete di condotti lunghi, intrecciati e trasparenti che portavano a nel mezzo del mio addome ...”. Continuai ad avere qualche altro incontro con gli elfi con la DMT in cui spesso assumevano una forma molto simile ad un cartone animato, clownesco, mutaforma, non restando mai fermi, muovendosi e risultando impossibili da definire. Sembravano dire: "Siamo qui! Unisciti a noi, vieni a giocare! Niente è come sembra, attenzione, abbi cura di te, ma non preoccuparti”. Nelle successive esperienze con l'ayahuasca una in particolare fu molto sorprendente. L'ayahuasca è un decotto della giungla utilizzato dagli indigeni nel bacino amazzonico il cui ingrediente principale è la DMT ed offre un'esperienza DMT che dura (di solito) da quattro a sei ore ed è leggermente più mite rispetto alla DMT fumata. Durante questa esperienza ero seduto in una tenda e diversi elfi improvvisamente apparvero di fronte a me. In precedenza ho avuto solo esperienze ad occhi chiusi di elfi in qualche altra dimensione che correvano facendo cose iperspaziali. 

Ma qui ero seduto in una tenda a guardare le altre persone di fronte a me e gli elfi apparvero tra noi, il che era piuttosto allarmante, tanto allarmante in realtà che mi sono girato in modo da non poterli vedere visto ce non potevo far fronte a loro essere lì. Ma ovviamente gli elfi, essendo elfi, correvano davanti a me, quindi dovevo continuare a distogliere lo sguardo e continuavano a correre di nuovo in giro, non sapevo davvero cosa fare. Ormai avevo letto molto su di loro e li avevo persino sperimentati ad occhi chiusi, ma questa era una sfida troppo ontologica. Ma non è sempre necessario che la DMT sia il fattore scatenante di queste esperienze elfiche, perché sappiamo dalla letteratura che le persone hanno comunemente incontri elfici spontanei sotto effetto di altre sostanze psicoattive. Quando ero in Brasile nel 2010, ho avuto la fortuna di partecipare ad una cerimonia degli indigeni Guaraní. 

Era presumibilmente una cerimonia del tabacco, ma durante la notte le cose sono diventate molto strane e io non ero del tutto certo del perché. Ad esempio, sul minibus che tornava c'era una vecchietta di fronte a me che sbirciava sopra i sedili. Aveva un aspetto di circa trecento anni, con un sorriso che si estendeva fino alle orecchie, e aveva gli occhi molto grandi, scuri, a forma di mandorla - in realtà, erano completamente neri. Aveva un'antica faccia avvizzita, che scrutava da sopra il sedile e mi sorrideva, e pensai: “chi è quella vecchia? E perché continua a sorridermi? ... Non ricordo che sia salita sul minibus con noi per visitare gli indiani." Sarebbe stato straordinario se fosse appena salita sul minibus con noi - eppure nonostante il fatto che sembrava avere trecento anni la sua presenza era del tutto normale per me e totalmente reale. 

Lo è stato fino al giorno successivo quando stavo parlando con alcuni dei miei colleghi che erano venuti a questa presunta cerimonia del tabacco e stavamo cercando di mettere insieme il motivo per cui avevamo diverse ore di tempo mancante e tutte le altre cose strane che erano successe. Uno di loro disse: “Hai visto quell'omino che correva attorno al fuoco nella capanna degli indiani ieri sera? Io e il mio amico lo abbiamo visto." ho risposto,"no, non ricordo di averlo visto". Ma entrambi lo videro quindi c'era almeno una sorta di correlazione, forse un pizzico di oggettività come una "soggettività collettiva", dato che apparentemente c'erano più testimoni di questo evento. La mia collega lo aveva anche disegnato e mi mostrò il disegno, raffigurante lei e la sua amica nella capanna cerimoniale, con un'espressione piuttosto angosciata, in compagnia di un vecchio avvizzito. 

Dopo aver visto la foto dell'omino, improvvisamente mi sono ricordato della vecchietta sul minibus e ho detto: "beh, non l'ho visto, ma ho visto una donnina che sembrava proprio lui". Più tardi quel giorno alla fine conclusi (quando stavo cercando di fare una presentazione durante una conferenza e non potevo davvero leggere i miei appunti) che ci era stato fatto scivolare nel tabacco un pò di floripondio (genere Brugmansia), che è probabilmente l'unica spiegazione per questo evento - almeno quella era la mia valutazione della situazione. Il mio punto è che non deve sempre essere presente la DMT, ma anche altre sostanze possono portare agli elfi. In effetti le droghe non sono affatto necessarie per gli elfi; possono e si verificano spontaneamente, ma è possibile che sia necessario uno stato di coscienza alterato e che alcune persone siano più inclini a raggiungere stati dissociativi. 

Inoltre, può darsi che tutti noi abbiamo DMT attiva nel nostro cervello e quando abbiamo questi stati spontanei di coscienza alterata, stiamo effettivamente attivando la nostra DMT endogena, in modo che la DMT possa essere il substrato neurochimico di questi spontanei conduttori ad "esperienze elfiche". Rick Strassman ha suggerito che la DMT potrebbe essere un mediatore in tutte le esperienze mistiche e paranormali spontanee, siano esse esperienze fuori dal corpo, esperienze vicino alla morte (NDE), esperienze di rapimento di alieni o paralisi nel sonno. Quindi abbiamo una specie di morte, alieno, elfo, entità, paranormale o complesso di esperienza mistica che è raggruppato attorno all'uso della DMT (o ayahuasca) endogeno o esogeno. Vi sono anche alcune prove di un tipo di iniziazione sciamanica spontanea comune a tutto il complesso del rapimento alieno e NDE. Tuttavia, anche se è facile fondere l'evento DMT in un'unica esperienza, ci sono alcune sfumature e differenze in questi fenomeni che devono essere affrontate: gli alieni stessi possono effettivamente essere elfi, ma sono più intra-terrestri che extra-terrestri, o forse anche trans-terrestri - cioè, in realtà non sono all'esterno, ma anche dentro. Queste esperienze certamente si verificano "nella" coscienza. Come scienziato cercare di adottare un approccio sperimentale a questa ricerca è piuttosto complicato, per non dire altro, quindi probabilmente ha anche senso adottare un approccio mistico. Il grande scienziato Dr Albert Hoffman, lo scopritore dell'LSD, scrisse nella sua autobiografia che la scienza e il misticismo dovrebbero essere alleati naturali, non nemici. Quindi l'approccio migliore sarebbe probabilmente una combinazione di entrambi.


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