E Lei va

E Lei va

di Maristella Tagliaferro
Figura 1: Madonna Verona in piazza delle Erbe - Foto di Vanda Andreoli


E lei va,

cammina

la mia Madonnina,

non sta ferma

dietro la grata

del capitello

al crocevia.

 

Guarda il cielo,

ha la mano aperta

di chi

accetta

i doni della vita,

gli occhi spalancati

di chi

non ha paura.

 

Io ti guardavo

andare,

bella Madonnina,

muovere i passi,

Tu

dietro la grata

del tuo capitello,

 

io

dietro quella

del mio balcone,

nel palazzo

che avevano costruito

proprio lì

di fronte.

 

Ero piccolina,

mi dicevano

di fare attenzione

a non cadere giù.

 

Io

mi attaccavo forte

con le piccole dita

e ti guardavo,

al di là della strada,

volevo sempre

portarti i fiori.

 

Immaginavo

che andavamo

insieme

camminando,

passo dopo passo,

verso la bella Verona,

la mia città.

 

Chissà quante volte

abbiamo camminato

insieme

per le strade del mondo

nei tempi antichi,

quando tu eri

la Dea

 

tanto giovane

e tanto bella,

come la scultura

nel capitello.

 

C’è un’altra statua

che ti ritrae,

antica Dea:

fu scolpita

in epoca romana,

è da sempre

nel cuore

della mia città.

 

Dopo mille anni,

un gran signore

l’ha voluta collocare

sopra una splendida

fontana.

L’ha chiamata

mea domina,

Madonna.

 

Madonna Verona

è una giovane

regina,

porta la corona

e un cartiglio

su cui è inciso

il motto:

 

Est iusti latrix

urbs haec

et laudis amatrix

E’ portatrice di giustizia

questa città

e amante della lode

 

Va camminando fiera

Madonna Verona

come quando

era tutta

rivestita d’oro.

Danzano i drappeggi

della sua stola,

mentre un piede

segue l’altro,

leggero.

 

Anche lei

ha la mano aperta,

lo sguardo

rivolto

al cielo.

 

Mi rendo conto

solo adesso,

quanto ho imparato

da Te

Dea Madonna,

adesso che cammino

chilometri ogni giorno,

 

per star bene

e godermi

il cielo,

il verde,

gli alberi

e i fiori,

 

il canale,

le barene,

i ghebi,

la laguna

e Venezia,

in fondo.

 

Quando immagino

il Mondo Nuovo

che stiamo costruendo

e che sarà

bellissimo,

 

mi sento

piccolina,

come quando

ti guardavo

dal balcone.

 

Sento di esser

figlia di Verona,

la città in cui

le Madonne

camminano da sempre, 

da secoli prima che

 

la Costituzione definisse

la libertà di circolazione

uno dei due diritti

fondamentali:

non viene garantito però,

anzi negli ultimi anni

è stato negato.

 

Antica Dea

a Te lasciavo un tempo

le offerte agli incroci.

Oggi Ti lasci

intravedere

nelle statue della Madonna,

nella mia Verona.

 

Quelle sculture

mi scaldano

il cuore

e mi insegnano ancora

a muovere i passi,

a camminare

accettando

 

i doni della vita,

a guardare il cielo

senza paura,

a volare.

 

Figura 2: Capitello a Santa Lucia extra Verona - Foto di Lory Bnd


 

Pubblicata in Substack – link:

https://maristella.substack.com/p/e-lei-va

 

Vedi anche la postfazione:

Eredi della Dea, le Madonne a Verona camminano da sempre

link: https://maristella.substack.com/p/eredi-della-dea-la-madonne-a-verona

 

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