Doveri fondamentali dei cittadini
Secondo le Costituzioni dell’URSS e delle Repubbliche dell’Unione e autonome, i D. sono norme universalmente obbligatorie che tutti i cittadini devono rispettare se si vogliono difendere i grandi interessi dello Stato e della società; pertanto, essi presentano un imperativo sociale. Oltre ai D. enumerati nella Legge fondamentale del Paese, diversi altri doveri sono elencati in altri atti legislativi in vigore (ad esempio, i doveri dei funzionari). I D. sono cambiati nel corso della storia. La Costituzione della RSFSR del 1918 (v.) prevedeva il dovere di lavorare e difendere la Madrepatria socialista. La Costituzione dell’URSS del 1936 (v.) conteneva i seguenti D.: osservanza della Costituzione dell’URSS, rispetto delle leggi, mantenimento della disciplina del lavoro, atteggiamento onesto nei confronti del proprio dovere civico, rispetto delle norme di condotta socialista, conservazione e protezione della proprietà socialista e difesa della Madrepatria socialista. La Costituzione dell’URSS del 1977 (v.) ha ampliato notevolmente l’elenco dei D.
Essa stabilisce alcuni diritti e libertà a cui corrispondono i doveri dei cittadini. Ad esempio, oltre ai diritti in campo sociale ed economico, i cittadini sono tenuti a: lavorare coscienziosamente nelle occupazioni socialmente utili che hanno scelto; osservare rigorosamente la disciplina del lavoro (l’articolo 60 sottolinea anche che l’evasione dai lavori socialmente utili è incompatibile con i principi della società socialista); preservare e proteggere la proprietà socialista (art. 61); prendersi cura dell’abitazione assegnata (art. 44); proteggere la natura e conservare le sue ricchezze (art. 67).
Ai diritti dei cittadini in ambito culturale corrisponde il dovere di preservare i monumenti storici e altri valori culturali (art. 68).
Ai diritti e alle libertà politiche dei cittadini corrisponde il dovere di salvaguardare gli interessi dello Stato sovietico, di accrescerne il potere e il prestigio; di difendere la Madrepatria (art. 62) e di prestare servizio militare nelle file delle Forze armate dell’URSS (v.) (art. 63); di contribuire al mantenimento dell’ordine pubblico (v.) (art. 65); rispettare la dignità nazionale degli altri cittadini e rafforzare l’amicizia tra le nazioni e le nazionalità dello Stato multinazionale sovietico (art. 64); promuovere l’amicizia e la cooperazione con i popoli di altre terre e contribuire a mantenere e rafforzare la pace mondiale (art. 69).
I diritti e le libertà personali dei cittadini sono accompagnati da corrispondenti doveri che tutti devono adempiere: osservare la Costituzione dell’URSS e le leggi sovietiche; rispettare le norme di condotta socialista (art. 59); preoccuparsi dell’educazione dei figli (di conseguenza, i figli sono tenuti a prendersi cura dei genitori e ad aiutarli – art. 66); rispettare i diritti e gli interessi legittimi delle altre persone ed essere intransigenti nei confronti dei comportamenti antisociali (art. 65).
La democrazia sovietica implica una combinazione armoniosa di interessi pubblici e personali e un alto livello di consapevolezza dei cittadini. La corretta comprensione da parte di ogni cittadino dei propri doveri nei confronti della società e della Madrepatria è un elemento integrante della propria cultura politica e giuridica. L’idea del legame tra diritti e doveri dei cittadini è formulata nell’articolo 59 della Costituzione dell’URSS: “L’esercizio dei diritti e delle libertà dei cittadini è inseparabile dall’adempimento dei loro doveri e obblighi”. L’adempimento dei propri doveri è indispensabile per il funzionamento della democrazia quanto l’esercizio dei propri diritti e libertà.
Il legame tra diritti e doveri è un principio universalmente riconosciuto della vita pubblica democratica. La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, adottata dalle Nazioni Unite nel 1948, afferma: “Ogni individuo ha dei doveri nei confronti della comunità nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità”. Questa disposizione è inclusa anche nei patti internazionali sui diritti umani ratificati e rigorosamente osservati dall’URSS.
Attualmente è in corso un massiccio sforzo per aggiornare e migliorare la legislazione sovietica sulla base della Costituzione dell’URSS. Numerose leggi (v.) e atti legislativi (v.) specificano i diritti dei cittadini in diverse sfere della vita sociale. Tra gli esempi vi sono le leggi sulla cittadinanza dell’URSS (dicembre 1978), sul servizio militare universale (emendata e modificata nel dicembre 1980), sulla protezione dell’aria e sulla protezione e lo sfruttamento del mondo animale (giugno 1980).