Dimoriamo insieme in unità (Sal. 133:1)

Dimoriamo insieme in unità (Sal. 133:1)

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Ronald Curzan

Pensiamoci un attimo, 8 milioni e mezzo di testimoni di Geova come voi e me stanno dando un contributo per adempiere la scrittura di oggi. E il testo è proprio quello preso dal Salmo 133:1 che dice: “Ecco, com’è buono e com’è piacevole che i fratelli dimorino insieme in unità!” Siamo davvero onorati e felici di far parte di questa organizzazione. È stato Geova ad attirare ciascuno di noi alla sua organizzazione unita. Al contrario, che cosa vediamo nel mondo in generale? Le religioni e i governi del mondo sono divisi, spesso non hanno nessuna unità al loro interno. Quindi, se dovessimo riadattare il versetto alla loro situazione, diremmo: “Ecco, com’è brutto e com’è spiacevole dimorare insieme nella discordia!” È una triste realtà ma la speranza che condividiamo con la gente quando predichiamo potrebbe cambiarla. Cos’è allora che rende l’organizzazione di Geova, la nostra organizzazione, così diversa e speciale? 2 cose. La lingua che parliamo e anche i vestiti che indossiamo. Cosa intendiamo dire? Leggiamo Sofonia 3:9 e vediamo insieme qual è questa lingua e perché diciamo che ci unisce. Sofonia 3:9 dice: “E in quel tempo cambierò la lingua dei popoli in una lingua pura [e questa è una verità scritturale], perché tutti loro possano invocare il nome di Geova per servirlo spalla a spalla”. O come dice la nota in calce, “adorarlo in unità”. Per noi è un onore collaborare con i fratelli e le sorelle qui sulla terra. Ed è bello vedere che stiamo diventando sempre più numerosi e sempre più uniti. Ma se vediamo solo la parte terrena dell’organizzazione di Dio ci perdiamo qualcosa. Dobbiamo riuscire a concentrarci anche sulla parte celeste dell’organizzazione di Geova. È importante, perché le 2 parti collaborano spalla a spalla. Facciamo un esempio. Sappiamo che la mano di Geova guida la parte celeste della sua organizzazione, che potremmo paragonare a quello che ho in mano, questa calamita. Dunque, questo rappresenta il carro celeste di Geova. Ed è lo spirito di Dio che fa cambiare direzione al carro, si muove diretto dallo spirito di Dio, secondo la volontà di Dio. E collegata al carro celeste c’è la parte terrena della sua organizzazione. Quando Geova muove la parte celeste della sua organizzazione, la parte terrena segue ogni suo movimento. E noi, cosa siamo in questo esempio? Beh, noi potremmo essere come queste graffette. Quindi, quando Geova guida la parte celeste e la parte terrena della sua organizzazione, cosa succede? Che anche noi ci spostiamo. E non è forse vero che a volte l’organizzazione si sposta così velocemente che ci sentiamo come in un frullatore? Comunque, sappiamo che quando Ezechiele nella sua visione sentì una voce dare il comando “ruote!”, le ruote cominciarono a muoversi. E questo avviene ogni volta che il carro celeste di Geova è in movimento. Però sappiamo che anche noi individualmente dobbiamo essere in movimento. E attraverso “lo schiavo fedele e saggio” Geova ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per rimanere uniti, per essere forti, per continuare ad adorarlo in modo puro, proprio come fa la parte celeste della sua organizzazione. Ci nutriamo tutti dello stesso cibo spirituale, ci comportiamo tutti seguendo gli stessi princìpi biblici, siamo più impegnati che mai nell’importantissima opera di predicare e fare discepoli. Tutto questo ci rende uniti nel servire Geova spalla a spalla. Grazie all’organizzazione di Geova, il Corpo Direttivo ci provvede cibo nutriente attraverso <i>La Torre di Guardia</i>, i congressi, le assemblee, le adunanze infrasettimanali, JW Broadcasting, splendidi regali che ci aiutano a essere un popolo unito. Pensate anche solo a quando è iniziato JW Broadcasting. Vi ricordate? Era l’ottobre del 2014 quando uscì il primo programma con un discorso del fratello Lett. Quel programma fu tenuto in una sola lingua. Ci sono stati dei cambiamenti? Allora il Corpo Direttivo approvò che il programma fosse tradotto in più lingue, oltre che in inglese. E ormai da qualche anno sia l’adunanza annuale che il conferimento della Scuola di Galaad sono stati inclusi in JW Broadcasting. Beh, all’inizio i traduttori di tutto il mondo facevano quello che potevano per tradurre tutto il materiale, ma non riuscivano a tradurre il conferimento dei diplomi di Galaad e l’adunanza annuale. Poi il Corpo Direttivo ha aggiunto entrambi a JW Broadcasting. E in che modo ne abbiamo tratto beneficio? Ci ha resi ancora più uniti. Nel 2016 il conferimento dei diplomi di Galaad era disponibile in 34 lingue. Ad oggi, sono 162 le lingue in cui queste verità spirituali vengono tradotte. E lo stesso vale per l’adunanza annuale. Adesso migliaia di fratelli e sorelle si nutrono dello stesso cibo spirituale che è stato disponibile per molti anni solo in inglese. Quindi l’organizzazione di Geova è in movimento, è unita. Ma la domanda è: “Che ruolo ho io? In che modo sto contribuendo all’unità che lega il cielo e la terra?” 2 cose sono veramente importanti, la lingua che parliamo, la lingua pura, ma anche i vestiti che indossiamo. Che cosa voglio dire? Apriamo la Bibbia in Colossesi capitolo 3 e facciamo caso al versetto 14. Colossesi 3:14. Questo versetto ci dice di ‘rivestirci di amore’. Ecco i vestiti! E perché possiamo dire che questo ci aiuta? “Perché è un legame che unisce perfettamente”. E nel versetto 12 Paolo descrive meglio questi vestiti, scrive che includono “tenera compassione, benignità, umiltà, mitezza e pazienza”. Vuol dire che se ci rivestiremo di queste qualità, continueremo ‘a sopportarci gli uni gli altri e a perdonarci senza riserve, anche se qualcuno ha motivo di lamentarsi di un altro. Proprio come Geova ci ha perdonato senza riserve, così dovremmo fare anche noi’. Sì, l’amore “è un legame che unisce perfettamente”. L’unità si basa sull’amore. Noi adoriamo Geova, che “è amore”. Suo Figlio rappresenta alla perfezione e rispecchia ogni aspetto della personalità di Dio, incluso il suo amore e disse che sarebbe stato proprio l’amore a contraddistinguere i suoi discepoli. Allora, cosa può fare ciascuno di noi per contribuire all’unità? Come abbiamo appena letto, dobbiamo coltivare qualità importanti come la compassione, la benignità, l’umiltà, la mitezza, la pazienza e la prontezza perdonare. Sono queste le qualità che ci mantengono uniti e ci permettono di collaborare insieme. Ripensiamo un attimo all’esempio fatto all’inizio. Quando lavoriamo spalla a spalla potrebbero esserci dei problemi. Se qualcuno ci delude o ci ferisce, potremmo diventare come una graffetta che ha perso la sua forma. Se dovesse succedere, cosa dobbiamo fare? Come abbiamo detto dovremmo essere compassionevoli, pronti a perdonare, essere concilianti. Non vorremmo mai vedere la nostra organizzazione come una specie di scala per fare carriera e per ottenere più prestigio. Ognuno di noi ha un ruolo prezioso e vogliamo collaborare rimanendo uniti. Pensiamo per un attimo alle graffette, ho fatto una piccola ricerca al riguardo. Sappiamo che esistono graffette di diversa forma, dimensione e colore. Ma qual è lo scopo di una graffetta? È quello di tenere insieme i fogli di carta. E non abbiamo anche noi lo stesso scopo? Il nostro obiettivo, in quanto testimoni di Geova, è quello di unire, di contribuire all’unità nella nostra famiglia, in congregazione, qui alla Betel o in qualunque altro contesto della nostra organizzazione. Una cosa che ho trovato interessante è che chi progetta le graffette deve tener conto della “tensione di snervamento”, cioè la tensione da applicare per deformare permanentemente la graffetta. Se sarà troppo resistente allo snervamento, rimarrà rigida e non riusciremo nemmeno ad aprirla. Se sarà poco resistente allo snervamento, diventerà debole e comunque non terrà insieme i fogli. Questo esempio ci fa pensare che a volte è necessario essere un po’ rigidi. Dobbiamo essere fermi, ma dobbiamo avere anche le qualità cristiane per essere flessibili, ragionevoli e promuovere la pace. È quello che vuole dire l’apostolo Paolo in 1 Corinti 1:10. Prendetelo con me. Avere questo “legame che unisce perfettamente” vuol dire avere unità e non divisioni o discordia. 1 Corinti 1:10 dice: “Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signore Gesù Cristo a parlare tutti concordemente e a non avere divisioni fra voi, ma a essere perfettamente uniti nello stesso pensiero e nello stesso modo di ragionare”. In conclusione, non diamo a Satana l’opportunità di creare divisioni tra di noi, di allontanarci da Geova e dalla sua organizzazione, dalla parte celeste e da quella terrena. E non vorremmo mai essere noi a creare divisioni trascurando di rivestirci della nuova personalità e delle sue importanti qualità cristiane. E se di tanto in tanto ci troviamo un po’ piegati come la graffetta di cui parlavamo, Paolo in 2 Corinti 13:11 ci dice di ‘continuare a fare i cambiamenti necessari’. Questo significa che dobbiamo mostrare genuina umiltà, considerare gli altri superiori a noi, essendo flessibili e pazienti. Se agiremo così, saremo uniti all’organizzazione di Geova, sia alla parte celeste che a quella terrena. In questo modo adempiremo la scrittura di oggi e di conseguenza saremo felici, perché il versetto dice ‘com’è buono e com’è piacevole dimorare insieme in unità!’

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