Difesa della Madrepatria socialista

Difesa della Madrepatria socialista


La Costituzione dell’URSS dedica un capitolo speciale (il quinto) a questo argomento. Tra le altre cose, afferma che “la difesa della Madrepatria socialista è una delle funzioni più importanti dello Stato ed è interesse di tutto il popolo”, che è “dovere delle Forze Armate nei confronti del popolo fornire una difesa affidabile” del Paese (art. 31). L’art. 62 afferma che “la difesa della Madrepatria socialista è il sacro dovere di ogni cittadino dell’URSS”.

Il PCUS e il governo sovietico non risparmiano sforzi per garantire la sicurezza del Paese e la sua adeguata difesa contro gli attacchi armati (v. Capacità di difesa) e le attività sovversive, in particolare quelle condotte dai servizi segreti degli Stati imperialisti (v. Sicurezza dello Stato). Il Partito e il Governo si sforzano inoltre di promuovere il patriottismo nel popolo sovietico e di esortare i cittadini a essere pronti a difendere il proprio Paese.

Subito dopo la Rivoluzione d’Ottobre, lo Stato sovietico iniziò a organizzare un esercito regolare (1918) e organi di sicurezza statale (che nel 1917 erano temporanei e straordinari). Nel 1921 questi erano stati istituiti su base permanente. A quel tempo l’obiettivo principale dell’esercito e delle forze di sicurezza statali era quello di reprimere la resistenza delle classi rovesciate e di prevenire e combattere l’intervento armato e le attività sovversive messe in atto dagli Stati imperialisti.

Dopo che la società è entrata nella fase del socialismo sviluppato e con la crescita dello Stato della dittatura proletaria in uno Stato di tutto il popolo, non è più necessario reprimere la resistenza delle classi rovesciate. L’Unione Sovietica non ha bisogno di mantenere un esercito per scopi interni. Tuttavia, l’ulteriore esacerbazione della crisi generale del capitalismo è accompagnata dall’inasprirsi delle tensioni internazionali da parte degli Stati Uniti e di altri Stati imperialisti, dalla crescita continua della corsa agli armamenti, dall’aumento dell’attività sovversiva contro l’URSS e gli altri Paesi della comunità socialista e dall’intensificarsi di provocazioni armate contro Stati sovrani. In questa situazione il PCUS e il governo sovietico, anche se non fermeranno o diminuiranno mai i propri sforzi nella lotta per la pace, sono costretti a prendere provvedimenti per consolidare la capacità di difesa del Paese e delle sue Forze Armate.



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