⛩️ Dietro le quinte di «Dragon Ball Z – L'eroe del Pianeta Conuts»

⛩️ Dietro le quinte di «Dragon Ball Z – L'eroe del Pianeta Conuts»

DB Staff

🎞 Dragon Ball Z - L'eroe del Pianeta Conuts viene definito dai fan come una delle migliori produzioni cinematografiche del brand, ma da alcuni membri del team della Toei non è stato particolarmente apprezzato...
Oggi vogliamo riportarvi un post del 2009 che abbiamo scovato sul vecchio sito del color designer Kunio Tsujita, in cui racconta alcuni interessanti aneddoti sul dietro le quinte del lungometraggio.

💬 Ricordi di Kunio Tsujita

🇯🇵 La primavera del 1995 è rimasta impressa nella memoria dell'ex color designer della Toei, Kunio Tsujita, per via della forte tensione provocata da una successione di drammatici incidenti: dall'attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo, considerato il più grave attentato in Giappone dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla sparatoria in cui l'ex capo dell'agenzia di polizia nazionale rimase gravemente ferito.

Ricorda in un vecchio blog il suo stato d'animo e il desiderio di non prendere parte a nessun tipo di progetto durante quei giorni:

💬 KT: Dunque, da dove posso cominciare... Nella maggior parte dei casi, Toriyama-sensei non è stato molto coinvolto nella stesura della trama dei film. Tuttavia, se qualcuno glielo chiedeva, forniva il suo concept dei personaggi.
Quella volta che ricevemmo uno schizzo molto grezzo di Tapion, noi dello staff, andammo tutti nel panico e pensammo che non avremmo potuto usarlo...

C'era un problema: Tapion assomigliava troppo a Crono, il protagonista del videogioco Chrono Trigger (curato da Toriyama-sensei) che era appena stato pubblicato all'epoca.
Lo staff sapeva che se avessero chiesto a Toriyama di disegnare qualcosa, sarebbe venuto fuori qualcosa di simile a Chrono Trigger. Ma non potevano rifiutare la proposta del sensei, quindi fecero del loro meglio per aggiustare il suo design.

Crono, character design di Tadayoshi Yamamuro

Kunio Tsujita, Tadayoshi Yamamuro e il regista Mitsuo Hashimoto hanno discusso a lungo su come renderlo un personaggio unico e interessante, principalmente attraverso i colori:

💬 KT: Quanto si può cambiare un design e renderlo unico attraverso il colore? Oggi ci avrei pensato meglio e avrei escogitato diverse strategie e piani. Ma all'epoca anch'io ero influenzato da Chrono Trigger, i colori usati da Toriyama-sensei erano qualcosa di fantastico, davvero, la tavolozza dei colori si adattava ai miei gusti di allora. Inoltre, pensavo che le tonalità di Chrono si adattassero molto bene a Tapion, considerando la sua storia.

🗣 Poi continua:

💬 KT: Colori vivaci erano fuori discussione, considerando il suo retroscena più dark, e questo è un altro motivo per cui non ho ritenuto di poter cambiare molto da Crono. La cosa buffa è che io, Tadayoshi Yamamuro e Mitsuo Hashimoto lo abbiamo tutti immaginato con i capelli rossi, cambiando i vestiti in una tonalità blu più matura, cercando di modificare i dettagli per renderlo unico, dopodiché sono stato io a dare gli ultimi ritocchi.

Con queste piccole modifiche Tapion era a posto, ma non si poteva dire lo stesso per Hirudegarn: all'inizio, quando appariva come metà superiore e inferiore separate, andava bene. Il problema è stato quando si è fuso nella sua forma completa, iniziando in qualche modo ad assomigliare a Cell.

Design iniziale di Hirudegarn (con il primo nome Abira Gatapira in basso a destra).
💬 KT: Tuttavia, dato che tutto ciò si svolgeva all'interno della stessa serie di Dragon Ball Z, siamo riusciti a risolvere il problema pensando: "Beh, non sarà comunque sullo schermo per molto tempo (ride)".

Dopo aver terminato i design, alcuni membri dello staff non erano molto soddisfatti di questo film nel suo complesso...

💬 KT: In tutta onestà, Dragon Ball come serie si stava esaurendo. Sia il design dei personaggi che le idee per le storie stavano finendo. Le serie televisive e le uscite nelle sale cinematografiche andavano avanti da così tanto tempo che il suo fascino iniziale cominciava a svanire.
Mentre lavoravamo a questo film, giunse finalmente il giorno: la fine della serializzazione del manga di Dragon Ball venne decisa sulle pagine di Weekly Shōnen Jump.

🗣 Poi continua:

💬 KT: È difficile da esprimere a parole, ma la sensazione di "Ah, finalmente..." è stata piuttosto intensa in me. Le opere di Toriyama fanno parte della mia vita fin dai tempi del Dr. Slump...
Se la serializzazione del manga originale stava per concludersi, anche la serie TV e i film sarebbero finiti presto. L'Eroe del Pianeta Conuts che stavamo creando sembrava essere definitivamente l'ultimo, ecco come è andata la produzione:

Tsujita spiega che, come di consueto, la produzione è iniziata con il processo di conferma della collocazione degli eventi del film nella storia originale.
Questo ha comportato la verifica di chi era morto, di chi non era ancora apparso nei film, di chi era stato resuscitato e di quali tecniche avrebbero potuto utilizzare, il tutto tenendo conto dello sviluppo del manga e della serie per evitare confusione.

💬 KT: A quel tempo, le tecniche di fusione erano molto popolari e Goten e Trunks sembravano impazienti di fondersi. Pensai: "Non sarà che anche questa volta introdurranno una nuova tecnica di fusione?". Per fortuna non è successo, oh, mi sono sentito sollevato (ride). A dire il vero non mi piace molto la fusione in generale, non c'è bisogno di fondersi, basterebbe potenziare i loro poteri individualmente, no?... O meglio, la competizione per superarsi l'un l'altro non rappresenta il vero scopo di Dragon Ball? È una cosa che ho sempre pensato.

In merito all'ambientazione del film:

💬 KT: Il punto chiave era che tutte le scene si svolgevano di notte, quasi tutte le scene di battaglia avevano uno sfondo "notturno" per tutto il film, sono insolitamente lunghe...
E poi c'è la battaglia urbana: è interessante notare che nei film di Dragon Ball hanno evitato il più possibile le battaglie in città. Questo perché i combattimenti comporterebbero la distruzione di vari edifici e la formazione di detriti che avrebbero effetti sugli abitanti, oltre a essere piuttosto impegnativi da animare. Finora, i personaggi dicevano qualcosa come "Combattere qui è pericoloso per tutti!" e poi si spostavano in un luogo piuttosto remoto. Questa volta, invece, hanno combattuto proprio nel centro della città.

Non è chiaro perché la storia sia andata in questa direzione, dice Tsujita, che ipotizza che abbiano cercato di apportare modifiche e di rendere le cose più fresche anche dal punto di vista visivo.

💬 KT: Senza dubbio lo stile visivo è diverso da quello dei film precedenti. Personalmente, anche durante Dragon Ball Z - Il Diabolico Guerriero degli Inferi, sentivo di non voler creare immagini realistiche di detriti e distruzione (ndt. causa degli incidenti dell'inizio del 1995 e del terremoto di Kobe, soprattutto per non impressionare i bambini che l'avevano vissuto).
Quindi... anche se non erano eccessivamente realistiche, ho avuto qualche resistenza a rappresentare una battaglia in grado di devastare la città. Non ero dell'umore giusto per farlo....

🗣 Poi continua:

💬 KT: Questo sentimento si riflette in qualche modo anche nel colore: quello del fumo durante la battaglia urbana si è rivelato una tonalità sottile, una delle più delicate che abbia mai usato. Onestamente, non era molto attraente. C'erano molte scene di battaglia notturna e naturalmente lo sfondo era scuro.
Stavamo specificando i colori in base all'equilibrio con gli sfondi e abbiamo usato soprattutto colori leggermente più cupi e meno saturi. Avremmo potuto usare colori più attraenti che funzionassero bene anche al buio? In seguito ho guardato le immagini e me ne sono pentito.
Oggi, con la colorazione digitale, è possibile convertire rapidamente la finitura in un colore diverso, ma allora correggere la colorazione significava essenzialmente ricominciare da capo. Inoltre, specificare i colori per un gran numero di cut tutti insieme e farli colorare in una sola volta significava perdere molto tempo. Era davvero una situazione difficile quando si avvicinava l'ispezione della colorazione finita e i controlli urgenti.
💬 KT: Ed eccoci arrivati al culmine con la comparsa del grande drago... Beh, mi ha fatto capire quanto fossimo messi male e che a questo punto eravamo davvero a corto di idee per la storia.
💬 KT: La produzione si concluse finalmente alla fine di giugno. Fu distribuito a livello nazionale a metà luglio e credo che il film di accompagnamento fosse Slam Dunk. Dopo aver realizzato pellicole al ritmo di due all'anno, era giunto il momento di salutarci.
Pensavo che in futuro mi sarebbe piaciuto dedicare del tempo alla realizzazione di un altro film di Dragon Ball, e ricordo che persino lo staff dell'animazione discuteva su cosa fare in seguito. Una cosa è certa: Dragon Ball rimarrà un capolavoro eterno. A un certo punto potrebbe tornare in auge e forse a Toriyama-sensei potrebbe persino venire l'idea di realizzare un sequel. Se ciò dovesse accadere anche in un futuro lontano, sono sicuro che la Toei farà di tutto per produrre film.

🗣 Poi continua:

💬 KT: Ma va detto che avevamo raggiunto il limite, sembrava che il riposo fosse davvero necessario...
All'epoca non sapevo che ci sarebbe stato un film di Dragon Ball orientato verso una direzione diversa per la storia, se non potevamo andare avanti allora l'unica strada percorribile era quella di raccontare le storie del passato... Dragon Ball: Il cammino dell'eroe!

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