Deputati del popolo

Deputati del popolo


 “I deputati sono i rappresentanti plenipotenziari del popolo nei Soviet dei deputati del popolo. Nei Soviet, i deputati si occupano delle questioni relative allo sviluppo statale, economico, sociale e culturale, organizzano l’attuazione delle decisioni dei Soviet ed esercitano il controllo sull’operato degli organi, delle imprese, delle istituzioni e delle organizzazioni dello Stato. I deputati sono guidati nelle loro attività dagli interessi dello Stato, tengono conto delle esigenze dei loro elettori e lavorano per attuare i mandati dei loro elettori” (art. 103 della Costituzione dell’URSS).

In concomitanza con l’adozione della nuova Costituzione dell’URSS, e allo scopo di accrescere ulteriormente l’autorità dei Soviet e dei D.P., e di espandere la loro influenza su tutti gli aspetti della vita sociale, economica, politica e ideologica della società socialista sviluppata, nel 1979 il Soviet Supremo dell’URSS ha adottato il nuovo testo della Legge sullo Statuto dei Deputati del Popolo. La legge definisce lo status politico e giuridico dei deputati come rappresentanti plenipotenziari del popolo nei soviet, le loro interrelazioni con l’elettorato, i collettivi di lavoro (v.), gli organi statali e le organizzazioni non governative (v.).

La Costituzione dell’URSS e la Legge sullo Statuto dei Deputati del Popolo stabiliscono chiaramente i poteri dei Deputati del Popolo e definiscono le garanzie delle loro attività che offrono ampio spazio alla loro iniziativa e al loro sforzo creativo. In tutte le loro attività i deputati sono guidati dalla politica del Partito, contribuendo con i loro sforzi all’attuazione delle sue decisioni. È per questo motivo che gli elettori conferiscono loro il mandato.

L’Art. 104 della Costituzione dell’URSS recita: “I deputati esercitano i loro poteri senza interrompere il loro regolare impiego o le loro funzioni. Durante le sessioni del Soviet, e per poter esercitare i poteri di deputato in altri casi previsti dalla legge, i deputati sono esonerati dal loro impiego o dalle loro funzioni regolari, con la conservazione del loro guadagno medio nel luogo di lavoro permanente”. Attualmente, nei Soviet di tutti i livelli ci sono 2.300.000 deputati, provenienti da diversi gruppi sociali e occupazioni (v. Soviet Supremo dell’URSS).

In base ai suoi diritti, il Deputato partecipa ai lavori del Soviet su questioni relative alla direzione di tutti gli aspetti dello sviluppo statale, economico, sociale e culturale, al processo decisionale del Soviet e alla supervisione dell’attuazione di tali decisioni, nonché all’esercizio del controllo sull’operato di enti, imprese e organizzazioni statali.

Tenere conto dei mandati dei loro elettori, che riflettono le varie esigenze e gli interessi di questi ultimi, è uno dei compiti fondamentali dei D.P. (v. Mandati degli elettori).

Il D.P. prende in considerazione anche le richieste e i reclami (v.) dei lavoratori e promuove una soluzione giusta e tempestiva delle questioni sollevate dai suoi elettori.

Le condizioni richieste dai Deputati per un esercizio efficace e senza ostacoli dei loro diritti e delle loro responsabilità sono garantite dalla Costituzione dell’URSS. I deputati hanno il diritto di rivolgersi agli organi e ai funzionari dello Stato che sono tenuti a rispondere durante una sessione del Soviet.

I deputati hanno il diritto di rivolgersi a qualsiasi ente, impresa e organizzazione governativa o non governativa su questioni derivanti dalla loro attività di deputati e di partecipare all’esame delle questioni sollevate da tali enti. I responsabili di tali organismi sono tenuti a ricevere i D.P. senza indugio e a prendere in considerazione le loro proposte entro i termini stabiliti.

I deputati del Soviet Supremo dell’URSS e dei Soviet Supremi dell’Unione e delle Repubbliche autonome hanno il diritto di iniziativa legislativa, cioè di presentare proposte di legge ai Soviet Supremi di cui sono membri.

La legge stabilisce la responsabilità delle persone che ostacolano l’esercizio dei poteri dei D.P. o che ledono il loro onore o la loro dignità. L’immunità dei D.P. è garantita. Non possono essere licenziati dal lavoro o sottoposti a procedimenti penali, arrestati o sottoposti a sanzioni amministrative imposte in procedimenti giudiziari, senza il consenso del Soviet Supremo corrispondente (il suo Presidium) o del Soviet locale, e tra le sessioni senza il consenso dei loro comitati esecutivi.

I D.P. svolgono le loro attività a stretto contatto con la popolazione. Attivi sostenitori della politica del Partito e dello Stato sovietico, sono chiamati a divulgare e chiarire le decisioni del Partito e del governo e a organizzarne l’attuazione da parte dei costituenti, contribuendo allo sviluppo del lavoro e dell’attività politica delle masse. A tal fine vengono organizzate diverse attività, tra cui conferenze, incontri, dibattiti, resoconti agli elettori, pubblicazioni sulla stampa e apparizioni alla radio e alla televisione. Tutte queste attività rappresentano un importante canale di analisi dell’opinione pubblica (v.) e un mezzo efficace per promuovere un legame più stretto tra i deputati e la popolazione. I collettivi di lavoro e le organizzazioni sociali, in conformità con le norme costituzionali, assistono i deputati nel loro lavoro e hanno il diritto di richiamare i D.P. che non hanno soddisfatto la fiducia dei loro elettori (v. Revoca dei deputati).



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