DeJanerio Brown. Devastata da una tragedia, confortata dalla speranza

DeJanerio Brown. Devastata da una tragedia, confortata dalla speranza

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LaQuita lavorava per il comune di Virginia Beach. Era riuscita ad ottenere un orario di lavoro che le permetteva di uscire di più in servizio. Quel giorno era un venerdì. Sia io che mia mamma avevamo fatto delle visite mediche e siamo tornate a casa, ci siamo messe comode, stavamo per mangiare qualcosa, quando è squillato il telefono. Era un nostro parente. Voleva sapere se avevo visto il telegiornale. Ho provato subito a chiamare mia figlia al telefono, ma c’era la segreteria. Mi son detta: “Proviamo a mandarle un messaggio”, e le ho mandato un messaggio, ma lei non ha risposto. Verso le 10, 10 e mezza di sera alla fine ci hanno dato conferma che purtroppo LaQuita era morta in quella sparatoria. Quello è stato il giorno più brutto della mia vita. Il giorno dopo alle 7 del mattino hanno incominciato ad arrivare i fratelli, e per tutto il giorno la casa è stata piena di amici che ci hanno rafforzato e incoraggiato. E questo ci ha aiutato davvero tanto. Ci ha aiutato a non pensare troppo a tutto quello che era appena successo. L’amore che ci hanno mostrato è stato straordinario, qualcosa di unico. Ed è stato questo ad aiutarci ad affrontare quei momenti, avere vicini i nostri fratelli, la nostra famiglia spirituale. Il comune di Virginia Beach si è offerto di farsi carico di tutti i funerali delle vittime. Ci sarebbero state tante persone al funerale, quindi ci hanno dato la possibilità di usare il teatro dell’opera a Norfolk. Alla fine i fratelli si sono occupati di tutto. Il comune non ha dovuto pensare a nulla, solo a darci il locale. Le autorità sono rimaste colpite davvero tanto, proprio per come si è tenuto tutto il funerale. Tutto si è svolto nel giro di un’ora. Erano presenti le autorità e c’erano diversi giornalisti delle testate locali. Quei giornalisti volevano parlare, continuavano a insistere. E allora 2 miei fratelli si sono occupati di rispondere alle loro domande con l’aiuto di 2 fratelli arrivati dalla Betel. Così non ho dovuto preoccuparmi di questo e mi hanno tolto davvero un bel peso. Ricevo ancora tantissimi bigliettini e continuano ad arrivarmi messaggi dai fratelli. Mi incoraggiano tanto. Il mio versetto preferito adesso è Isaia 41:10 in cui Geova dice: In tutto questo periodo ho sentito Geova davvero vicino. Era proprio come se fosse accanto a me e mi dicesse: “Starai bene. Ce la farai, ti aiuterò io”. E lo sta facendo. Mi sta aiutando ogni giorno. Una tragedia può capitare a tutti, quindi anche a me. Ed è proprio quello che è successo. Questo pensiero mi aiuta a non perdere l’equilibrio. E penso a come Geova capovolgerà tutta questa situazione. Quello che spero di più al mondo è vedere come Geova cancellerà tutto il male che è stato fatto. Lo ha promesso, e io sono sicura che lo farà, che realizzerà questa promessa. Non vedo l’ora. So che presto riabbraccerò mia figlia.

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