ETF: guida completa e perché investirci
Stevie Florà, Content Writer Crypto Entity CrewSapevi che gli ETF sono il miglior strumento finanziario per diversificare il proprio portafoglio? Per comprendere cosa sono gli ETF (Exchange Traded Funds), basta analizzare il nome. "Exchange" indica la compravendita di un prodotto, come un'azione nel mercato azionario. "Traded" si riferisce al cambiamento del prezzo e "Funds" significa che gli ETF possiedono un paniere di azioni, obbligazioni o altre securities.
Come funziona un ETF?
Un ETF è, quindi, un fondo d'investimento scambiato in borsa con l'obiettivo di replicare l'andamento di un'indice. Per investire in un ETF, acquisti un bundle di asset (azioni, obbligazioni, futures su materie prime) che compongono il fondo. Investendo in un ETF, si può ridurre il rischio e l'esposizione ai mercati, diversificando il proprio portafoglio.
Gli ETF più comuni sono quelli azionari, ovvero che investono solamente in azioni.
In questi gli investitori non solo guadagnano dal rendimento dell'ETF, ma ricevono anche i dividendi delle azioni che compongono il fondo o gli utili degli emittenti.
Un esempio comune di ETF azionario è quello che replica l'andamento dell'indice S&P500, che include le 500 maggiori società statunitensi per capitalizzazione di mercato.
Quali sono gli ETF non azionari?
Non tutti gli ETF sono legati alle azioni. Esistono anche ETF obbligazionari, valutari, sulle materie prime o sulle criptovalute.
Gli ETF obbligazionari: investono in obbligazioni emesse dal Governo o da società.
Gli ETF sulle materie prime: permettono di investire in petrolio, oro, frumento e altre commodities.
Gli ETF valutari: basati sulle performance di valute, come il dollaro statunitense o l'euro.
Gli ETF sulle criptovalute: replicano l'andamento di uno o più token. Recentemente sono stati approvati gli ETF Spot su Bitcoin e presto saranno emessi gli ETF su Ethereum. Ho scritto un articolo su questi ultimi, puoi trovarlo qui.
Tipi di ETF
Abbiamo visto che gli ETF vengono divisi per asset che replicano, ma possono essere classificati in altri modi.
ETF su mercati esteri: comprendono asset di una regione specifica del mondo, come l'ETF iShares Core MSCI Emerging Markets ETF, focalizzato sul mercato dei mercati emergenti.
ETF su paesi: replicano l'andamento degli asset di un singolo Paese, come l'iShares Core S&P500 ETF per le azioni statunitensi o l'iShares Italy Government Bond ETF per le obbligazioni italiane.
ETF settoriali: specializzati in un unico settore, come l'iShares Automation & Robotics ETF, focalizzato sulla robotica.
ETF tematici: comprendono asset legati a un tema specifico, come l'AI o l'energia rinnovabile. Un esempio è l'Xtrackers Artificial Intelligence & Big Data ETF.
ETF strategici: basati su strategie di investimento specifiche, come dividendi, small cap o momentum. Un esempio è l'iShares MSCI World Small Cap ETF.
Come valutare un ETF
Per investire in un ETF è necessario considerare vari parametri.
Il primo è quello della dimensione del fondo, ovvero la liquidità dell'ETF. Pertanto, maggiore sarà, minori saranno i problemi di compravendita e spread.
Il costo di gestione (TER) di un ETF è forse il parametro più importante da controllare. Un buon TER si aggira sullo 0,3% annuale, mi raccomando non fatevi ingannare dalle percentuali. Anche percentuali basse possono accumularsi significativamente su un piano d'accumulo a lungo termine.
Gli ETF possono essere "a distribuzione", indicando che gli emittenti del fondo pagano gli utili agli investitori o "ad accumulo", cioè gli utili vengono reinvestiti nello stesso ETF. Ci sono anche gli ETF da dividendo, che generano profitto da azioni i quali pagano dividendi; come gli utili, i dividendi potranno essere reinvestiti nello stesso ETF o essere distribuiti.
Esiste un indicatore che indica quante partecipazioni (azioni, obbligazioni) sono incluse nell'ETF. Un buon ETF dovrebbe includere un numero elevato di securities per garantire un'ottima diversificazione.
Infine è importante conoscere in che modo l'ETF replica l'indice. Un ETF a replica fisica acquista e detiene le azioni o gli strumenti finanziari: ciò significa che il rendimento sarà il più simile possibile alla performance dell'indice. A differenza, gli ETF a replica sintetica replicano l'andamento di un indice utilizzando dei contratti swap. Questi ultimi sono consigliati a chi vuole investire in mercati difficilmente raggiungibili, come gli ETF obbligazionari di paesi in crescita.
Costi degli ETF
Oltre al costo di gestione, gli ETF possono comportare altri costi.
A trattenerti ulteriori soldi, sono le commissioni di trading. Il tuo Broker, infatti, al momento dell'acquisto o della vendita, trattiene dei soldi per effettuare il trade.
Inoltre, se la dimensione del fondo non è grande, fai attenzione allo spread tra il prezzo di acquisto e di vendita.
ETF a gestione attiva e a gestione passiva
Gli ETF a gestione passiva replicano fedelmente l'andamento di un indice benchmark e hanno costi di gestione contenuti, solitamente inferiori allo 0,5% annuo.
Invece, gli ETF a gestione attiva sono gestiti da un team che ha l'obiettivo di sovraperformare un indice di riferimento. Questi ETF hanno costi di gestione maggiori e sono adatti a investitori che vogliono aumentare l'esposizione in settori in crescita.
È normale che oltre a sovraperformare l'indice benchmark, potrà sottoperformarlo o addirittura andare in perdita.
ETF vs Fondi comuni di investimento
Un fondo comune di investimento è uno strumento finanziario gestito da professionisti, che compongono il fondo scegliendo gli asset migliori per massimizzare i profitti, senza replicare un indice.
Questi hanno molte somiglianze agli ETF. Infatti, entrambi offrono una buona diversificazione e sono consigliati ad un investitore principiante perché semplici da comprendere. Infatti, sia gli ETF che i fondi comuni sono valide scelte per investimenti a lungo termine.
Ci sono, però, delle differenze tra i due strumenti finanziari che gli investitori devono comprendere.
Gli ETF non richiedono un capitale minimo di investimento e devono essere acquistati a prezzo pieno. I fondi comuni di investimento, invece, richiedono un capitale iniziale d'investimento, ma possono essere acquistati a prezzo frazionato.
Inoltre, gli ETF sono più comodi, poiché acquistabili e vendibili durante l'orario di mercato, ma non fattibile con i fondi comuni. Infatti, tutti gli ordini degli investitori vengono eseguiti al prezzo di chiusura del mercato.
Infine, i fondi comuni di investimento hanno dei costi maggiori rispetto agli ETF, ma non richiedono commissioni di trading, proprio per questo sono adatti ad un investitore che sta cercando di battere il mercato e che trascura i costi.
Come investire in ETF
La compravendita di ETF avviene tramite un intermediario finanziario, che può essere una banca o un broker.
I migliori broker che permettono di fare trading di ETF al momento sono TradeRepublic, che trattiene solamente 1 euro di commissione a trade, Scalable Capital e Degiro.
Ogni ETF ha un Ticker e un codice ISIN (International Securities Identification Number) per identificarsi.
Per consultare e trovare il migliore ETF ti consiglio di visitare il sito justETF.
Perché è importante investire in ETF
Gli ETF sono un ottimo modo per diversificare il portafoglio e sono accessibili a tutti. Inoltre, sono investimenti a basso costo e facilmente acquistabili e vendibili.
Infine, secondo lo studio SPIVA (S&P Indices versus Active) solo il 12% dei traders attivi è riuscito a sovraperformare l'indice S&P500 in questi ultimi 15 anni, il che rende gli ETF che replicano quest'indice una scelta conveniente rispetto allo "stock picking".
Conclusione
Anche Warren Buffett, uno dei più grandi investitori di tutti i tempi, consiglia di acquistare un ETF piuttosto che essere un investitore attivo. Questo perché un ETF è uno strumento finanziario efficiente e diversificato, a basso costo e con una performance vicina a quella del mercato. È importante valutare attentamente l'ETF prima di acquistarlo, confrontando le performance con altri ETF simili.
Gli ETF All-World, in alternativa a quelli che replicano l'indice S&P500, sono le migliori scelte per diversificare e rafforzare il proprio portafoglio.