Corteo pro Palestina del 5 ottobre a Roma, è massima allerta: adesioni sui social alla manifestazione vietata, annunciate 30mila persone
Rinaldo Frignani
Da Il Corriere della Sera - 01.10.2024
Pullman pronti a partire per la Capitale, controlli della Questura con presidi fra Piramide e Esquilino. L'iniziativa dovrebbe cominciare alle 14. In piazza anche movimenti antagonisti e studenti contro il Pacchetto sicurezza
Le adesioni sono già decine. Per sabato prossimo i Giovani palestinesi parlano apertamente della manifestazione nazionale da piazzale Ostiense, alle 14, per la Palestina e adesso anche per il Libano. I pullman sono pronti a partire da diverse città alla volta della Capitale: per questo sono state anche organizzate raccolte fondi nelle settimane scorse. Nonostante il divieto della Questura per motivi di ordine pubblico alla manifestazione preavvisata giorni fa da Udap (l’Unione democratica arabo palestinese) e Comunità palestinese d’Italia, e con i promotori ancora in attesa della risposta del Tar al loro ricorso, tutto è pronto per il corteo al quale sono attese almeno 30 mila persone per ricordare «l’inizio della rivoluzione palestinese», come l’hanno definita i movimenti, in occasione del primo anniversario della strage di Hamas in Israele.
I manifestanti potrebbero essere rimandati indietro
L’attenzione è ai massimi livelli, a Roma come anche in altre città come Milano, dove ieri in Piazza San Babila l’Anpi ha organizzato un presidio per chiedere il cessate il fuoco in Medioriente. Per sabato mattina, nella Capitale, sono previsti presidi delle forze dell’ordine non solo nei luoghi indicati per la manifestazione, a questo punto abusiva, ma anche in centro e a ridosso di obiettivi occidentali, israeliani ed ebraici. Così come ai caselli autostradali, dove è previsto l’arrivo di decine di torpedoni, e sulle statali e le consolari nel caso qualcuno cercasse di evitare i posti di blocco. Visto il divieto di manifestare legato alla probabilità che il corteo possa trasformarsi in un’esaltazione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno, ai partecipanti intercettati potrebbe essere impedito di entrare a Roma con l’invito a fare marcia indietro.
Rifondazione comunista: «Divieto incostituzionale»
Quella di sabato sarà dunque una giornata ad alta tensione, anche perché al corteo pro Gaza, molto sentito in virtù di quanto sta accadendo in queste ore sul fronte israelo libanese, prenderanno parte l’ala moderata degli Studenti palestinesi, ma soprattutto i movimenti antagonisti e della galassia dell’estrema sinistra, pacifisti e centri sociali: scenderanno in piazza per protestare contro il nuovo Pacchetto sicurezza e proprio il divieto deciso per la manifestazione. Ci sarà Rifondazione comunista-Sinistra europea, con il segretario Maurizio Acerbo che denuncia «l’incostituzionalità del divieto di manifestare», mentre il deputato dem Roberto Morassut auspica che il centrosinistra si mobiliti per «un movimento popolare per la pace».
Italia-Israele di calcio il 14 ottobre si giocherà con il pubblico
Ma l’incrocio di temi e rivendicazioni preoccupa i vertici dell’ordine pubblico, anche in vista di altri appuntamenti nelle prossime settimane.
Uno su tutti: l’incontro di calcio Italia-Israele in programma la sera del 14 ottobre a Udine, preceduto l’8 dalla protesta dei collettivi studenteschi della Sapienza contro Cybertech Europe alla Nuvola dell’Eur. Si è ipotizzato che per motivi di sicurezza la partita potesse essere giocata a porte chiuse, ma ieri il prefetto Domenico Lione ha annunciato che il match sarà invece aperto al pubblico con un dispositivo di vigilanza rinforzato. A complicare le cose il corteo pro Palestina in città dalle 17.30 alle 19.30. Ma già si pensa a oggi: sempre alla Sapienza di Roma convegno organizzato dagli studenti con la partecipazione da remoto dell’80enne Leila Khaled, storica appartenente al Fplp di George Habash, coinvolta in due dirottamenti aerei nel 1969 e nel 1970. «Vergognoso e inaccettabile», la reazione di FdI e Lega.