Continuiamo a perseguire mete spirituali
GDS
Imparare la lingua dei segni era stato davvero naturale per me. E trasferirmi in quella congregazione mi rese molto felice. Servivo come pioniera, e mi piaceva tanto questo nuovo modo di comunicare. È strano come le cose che ami possano anche essere quelle che ti mettono alla prova. Di lì a poco feci l’esame per diventare interprete di lingua dei segni. E incredibilmente lo passai! Adoravo il mio nuovo lavoro. Speravo che mi permettesse di mantenermi nel servizio e, un giorno, di andare all’estero e predicare dove c’è maggior bisogno. Il mio capo era contento di me, tanto che iniziò ad affidarmi altro lavoro. Tutti sembravano apprezzarmi. E poi qualche soldo in più non guastava. Me la stavo cavando bene. Beh, almeno all’inizio. Il capo mi chiese di lavorare a tempo pieno per qualche mese per un corso di aggiornamento. L’aumento di stipendio mi avrebbe fatto comodo per quel viaggio all’estero. Ma sapevo che i miei si sarebbero preoccupati. Lo sapevo perché anch’io lo ero. Ero già molto stanca. Ma dopotutto sarebbe stato solo per qualche mese. Ero molto combattuta. Papà disse che apprezzava il fatto che avessi delle buone mete e che facessi tutto il possibile per raggiungerle. Poi mi mostrò un versetto che mi ha davvero aiutata, 1 Timoteo 4:16:
(1 Timoteo 4:16) Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Persevera in queste cose, perché così facendo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
Papà mi fece ragionare sul fatto che mentre Timoteo cresceva anche lui si era posto delle mete spirituali. E ora Paolo gli stava dicendo: “Non smettere!” Benché Timoteo fosse ormai un uomo spirituale, Paolo lo incoraggiò a continuare a porsi nuove mete, ad ‘attenersi a esse’, a perseverare nel perseguirle. In cosa stavo perseverando io? Rifiutai con gentilezza la proposta del mio capo, e gli spiegai che volevo lavorare meno ore possibile. Così potevo mantenere il mio lavoro più importante. Ci vorrà un po’ di più per mettere via i soldi per il viaggio; ma è un viaggio che un giorno farò con l’aiuto di Geova e un pizzico di perseveranza.