Continuiamo a ‘essere trasformati’ (Rom. 12:2)

Continuiamo a ‘essere trasformati’ (Rom. 12:2)

Discorsi ed eventi > Adorazione mattutina

🔙 INDICE 🎬 VIDEO

Geoffrey Jackson

Il versetto dice: “Siate trasformati rinnovando la vostra mente”. Ma cosa comporta veramente questo processo? Per capire bene queste parole riportate in Romani 12:2, ci sono 4 punti che dovremmo prima prendere in considerazione. Prima di tutto, a chi erano rivolte le parole ispirate di Paolo? L’apostolo Paolo stava scrivendo a dei cristiani unti che erano fedeli, eppure qui troviamo l’espressione all’imperativo: “Siate trasformati”. Non disse: “Siete già stati trasformati”. Questo è un punto interessante per noi, perché queste parole non si riferiscono solo a quello che abbiamo fatto in passato quando siamo diventati cristiani. Piuttosto si riferiscono a quello che dovremmo fare ora. E questo ce lo fa capire anche il secondo punto. Nella lingua originale i verbi usati in questa espressione indicano un processo continuo e non qualcosa che accade una volta e basta. E il terzo punto è che questa espressione indica un cambiamento radicale. Molti di noi forse ricordano che il termine greco usato qui, da cui deriva la parola metamorfosi, indica un cambiamento completo, come quello di un bruco che si trasforma in una farfalla. Con questo non vogliamo dire che siamo tutti come dei bruchi. Il punto è che è un cambiamento completo. Una cosa si trasforma e ne diventa una completamente diversa. Allo stesso modo, parlando della nostra personalità, non si tratta solo di un cambiamento superficiale, come quando ci cambiamo i vestiti, piuttosto di un cambiamento radicale che riguarda la nostra personalità. Cambiamo e diventiamo una persona diversa. E per fare questo ci vuole del tempo. E questo è il quarto punto che vogliamo tenere presente. È un processo graduale e non sempre riusciremo a progredire solo in meglio. A volte, e può capitare a ognuno di noi, facciamo dei progressi, abbiamo una piccola ricaduta e poi ci diamo da fare per migliorare ancora. Ma la cosa importante è fare progressi. Il cambiamento di cui stiamo parlando non si fa solo una volta e poi basta. Lo capiamo bene da quello che il fratello Harry Yoshikawa, delle Hawaii, ha raccontato in un articolo della Torre di Guardia del 1977. Era un uomo giapponese di una certa stazza. Prima di conoscere la verità era un vero attaccabrighe, e infatti l’articolo che racconta di lui era intitolato “Da attaccabrighe a ministro cristiano”. Harry racconta che aveva imparato le arti marziali ed era anche stato allenato come pugile. Gli piaceva proprio combattere. Ma dopo aver servito come militare per un po’ di tempo, ha conosciuto la verità e piano piano ha iniziato a fare dei cambiamenti. Quello che racconta forse ci aiuta a capire cosa comportano questi cambiamenti. Certo, ha smesso di bere, ha smesso di combattere, ma poi racconta cosa è successo la prima volta che è andato a predicare. Era davanti a un mercato e mostrava una rivista Svegliatevi! Diceva: “Leggete Svegliatevi!” Ma a un certo punto passa uno tutto pieno di sé e dice: “Sono completamente sveglio e non ho bisogno di quella rivista!” Harry dice che a quel punto è rispuntata la vecchia personalità, e gli ha urlato: “Sei completamente sveglio, eh?! Beh, non ci resterai per molto. Tra poco dormirai!” E così Harry... ...ha provato a dargli un pugno, ma l’uomo l’ha schivato, è scappato e Harry lo ha inseguito per 2 isolati. Allora il fratello che era con Harry gli è corso dietro. Meno male che l’uomo correva parecchio veloce! Quando l’altro fratello ha raggiunto Harry, gli ha detto: “Harry, ma cosa gli avresti fatto se lo avessi preso?” “Eh, lo avrei picchiato”. Il fratello ha cercato di farlo ragionare e ha detto: “Pensa se fosse venuta la polizia, il disonore che avresti recato al nome di Geova”. “Ma no, mica gli avrei detto che sono Testimone. Gli avrei detto che sono pentecostale”. Beh, Harry non era cambiato in modo completo. Ma qui, nella foto pubblicata nell’articolo, troviamo Harry che aiuta sua moglie in cucina, una cosa che un uomo asiatico difficilmente farebbe. E per molti anni Harry e sua moglie hanno svolto un servizio bellissimo nella circoscrizione. Il suo cambiamento è stato così radicale che, quando poi i fratelli venivano a sapere che una volta Harry aveva la fama di essere uno che picchia la gente, beh, vedendo come era diventato, facevano proprio fatica a crederci. Quindi cosa impariamo? Che il processo di trasformazione all’inizio potrebbe richiedere cambiamenti drastici, evidenti agli occhi di tutti. Ma nel corso degli anni dobbiamo continuare a lavorare su questi cambiamenti e gradualmente trasformare anche il nostro modo di pensare e i nostri desideri. Ma perché è così difficile riuscirci? Beh, tanto per cominciare, siamo imperfetti. Quindi abbiamo tutti la tendenza a sbagliare. Ci possono essere tanti tipi di inclinazioni e pensieri sbagliati nascosti dentro di noi. Magari ci rendiamo conto di avere dei pregiudizi, di essere un po’ razzisti, provare odio, orgoglio, essere avidi. Queste cose possono essere paragonate alle erbacce. Chiunque di noi abbia anche solo un pezzo di giardino si sarà reso conto che eliminare le erbacce una volta non significa averle tolte per sempre. Rispuntano subito. Quindi dobbiamo stare continuamente attenti in modo da sradicare queste tendenze, proprio come faremmo con le erbacce. E poi c’è anche da dire che viviamo nel sistema di Satana, nel suo mondo. E il mondo di Satana cerca continuamente di influenzarci. Prendete la Bibbia insieme a me. Leggiamo dal libro di Efesini. Efesini 4:18. Notate come vengono descritte le persone di questo mondo. È l’esatto contrario di come dovremmo essere noi. Dice: “La loro mente è ottenebrata e sono lontane dalla vita che appartiene a Dio, a causa dell’ignoranza che è in loro e dell’insensibilità [o intorpidimento] del loro cuore”. Quindi Satana cerca di intorpidire la nostra mente, per così dire, di rendere la nostra mente insensibile alla Parola di Dio. Ecco perché dobbiamo continuare a essere ‘trasformati rinnovando la nostra mente’. Ma come possiamo riuscirci? Beh, non è che ora faremo un’analisi scientifica di come funzionano i neuroni e le sinapsi. A quest’ora del mattino non è il caso. Ma cerchiamo di capire un po’ come funziona il nostro cervello. Beh, in pratica possiamo dire che quando formuliamo nuovi pensieri o delle nuove idee è come si formassero dei percorsi nella nostra mente. Più torniamo sugli stessi pensieri e più questi percorsi sono battuti, diventano permanenti, e ci torniamo più facilmente. Possiamo anche fare un altro esempio per spiegare questa cosa. Quando impariamo cose nuove è come se attraversassimo una giungla. Aprirsi la strada in una giungla è molto faticoso. È quello che sperimentiamo, per esempio, quando impariamo una lingua. Se ci abbiamo provato, sappiamo che all’inizio è davvero molto difficile. È proprio come aprirsi la strada in una giungla. Lo stesso vale per qualsiasi cosa dobbiamo imparare, come imparare a guidare. All’inizio può sembrare difficile, ma poi cosa succede? Più facciamo una cosa e più ci rendiamo conto che i percorsi che si sono creati nella nostra mente sono facili da percorrere. Ma è anche vero il contrario. Se facciamo qualcosa per una volta, ma poi non continuiamo a farla, beh, su quel percorso ci ricrescerà la vegetazione e avremo di nuovo le stesse difficoltà iniziali. Perché capire questo meccanismo mentale è importante? Quando studiamo, meditiamo o cerchiamo di capire cosa possiamo mettere in pratica, non cerchiamo solo cose nuove. Potremmo pensare: “Ma io quella pubblicazione l’ho già letta. Non ho bisogno di rileggerla”. E invece sì. Perché? Il semplice fatto che ci siamo creati un percorso nella nostra mente non significa che quel percorso continuerà a essere libero e facilmente percorribile. Dobbiamo ritornare sulle stesse cose, sui sentieri battuti più e più volte. In questo modo quel sentiero che avremo creato nella nostra mente sarà più facile da percorrere. E allora potremo davvero dire di essere stati ‘trasformati rinnovando la nostra mente’. 

Report Page