Continuate a sopportarvi gli uni gli altri (Col. 3:13)

Continuate a sopportarvi gli uni gli altri (Col. 3:13)

Geoffrey Jackson
Colossesi 3:13
"Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi senza riserve, anche se qualcuno ha motivo di lamentarsi di un altro. Proprio come Geova vi ha perdonato senza riserve, così dovete fare anche voi".

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Vediamo ciò che Geova richiede da noi in Colossesi 3:13: “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi senza riserve, anche se qualcuno ha motivo di lamentarsi di un altro. Proprio come Geova vi ha perdonato senza riserve, così dovete fare anche voi”. Quali sono 2 cose in particolare che ci vengono richieste? Per prima cosa è necessario “continuare a sopportarci gli uni gli altri” e poi “perdonarci senza riserve”.

Continuate a sopportarvi gli uni gli altri. In che modo differisce dalla seconda? Questa prima espressione non si riferisce a peccati gravi, ma a cose che ci irritano, ci infastidiscono, per le quali forse non avremmo necessariamente ragione di lamentarci, ma che per quanto trascurabili, ci fanno arrabbiare. Quali sono alcune cose che vi danno fastidio? Vi irrita quando qualcuno è sempre in ritardo? O quando qualcuno è sempre in anticipo? O forse vi dà fastidio quando qualcuno parla in modo schietto? O quando qualcuno è troppo taciturno? Ci sono davvero tante cose che possono infastidirci. È stato detto che a volte non è la montagna davanti a noi a causare il problema, ma il sassolino nella scarpa. A volte sono le cose piccole a infastidirci. Non sempre possiamo trovare un versetto che giustifichi la nostra irritazione. E allora che facciamo? Continuiamo a sopportarci gli uni gli altri. Continuare indica semplicemente qualcosa che dobbiamo fare in continuazione.

Questo ci porta alla seconda parte del nostro versetto che dice di “perdonarci senza riserve”. Il termine indicato qui nella Traduzione del Nuovo Mondo indica un sentimento di generosità, la volontà di andare oltre ciò che è richiesto. Non si tratta semplicemente di perdonare ma della necessità di essere generosi nel perdonare. Dobbiamo essere disposti a concedere il perdono a chi in effetti non lo merita. Perché dovremmo migliorare?

La prima ragione è che Geova ha perdonato noi Colossesi 2:13: “Inoltre, anche se eravate morti a causa delle vostre colpe e dell’incirconcisione della vostra carne, Dio vi ha dato vita insieme a lui. Egli ci ha benevolmente perdonato tutte le nostre colpe”. A volte possiamo trovare dei motivi per giustificare il fatto che non perdoniamo qualcuno, ma ricordiamo la parabola di Gesù sullo schiavo che aveva un debito enorme. Se facciamo un calcolo lo schiavo doveva rendere 60 milioni di denari. Quel debito gli fu annullato e poi lui andò a cercare l’uomo che gli doveva soltanto una piccola somma. Ma se avessimo chiesto allo schiavo le ragioni del suo comportamento, forse avrebbe risposto: “Beh, è vero, apprezzo molto il fatto che il mio debito è stato annullato interamente, comunque io resto senza denaro. Ho bisogno di qualche soldo ed è per questo che volevo il denaro dall’altro schiavo”. Si può sempre trovare una ragione, per quanto distorta, per non imitare l’esempio di Geova. Ma che cosa dice Colossesi 3:13? “Anche se qualcuno ha motivo di lamentarsi di un altro”. Il versetto indica cosa dovremmo fare.

La seconda ragione naturalmente è che abbiamo bisogno che gli altri perdonino noi. A volte gli atteggiamenti che ci infastidiscono e ci irritano degli altri sono proprio quelli che abbiamo nei loro confronti. Lo avete mai notato? E quando ci dà fastidio se qualcuno ci dice: “Quella persona ti irrita? Ma guarda che tu sei uguale!” È bene ricordarci del fatto che abbiamo bisogno del perdono degli altri.

Un’altra ragione è che facendo così si mantiene la pace nella congregazione cristiana. La Torre di Guardia riportava una riflessione su questo punto. Diceva che nei paesi dove l’opera è soggetta a restrizioni o vietata, i cristiani si radunano in piccoli gruppi. In circostanze del genere i rispettivi difetti o manie divengono ancor più evidenti. Quando ci si ritrova in piccoli gruppi capita più facilmente che il comportamento di qualcuno ci infastidisca. Quindi la Torre di Guardia incoraggiava a sopportare le debolezze altrui ora che serviamo in gruppi più grandi, dato che in seguito potremmo dover servire Geova in gruppi meno numerosi.

Che cosa può aiutarci? Abbiamo molte cose che ci assistono in tal senso. Il riferimento marginale rimanda a 1 Pietro 4:8 che ci esorta ad avere “intenso amore gli uni per gli altri”; non solo amore, ma “intenso amore”. Il termine “intenso” significa “con piena forza”. Letteralmente ha a che fare con l’estendere il nostro amore. Perciò, quando si verifica qualcosa che ci irrita o ci infastidisce o quando qualcuno pecca contro di noi, di che cosa dovremmo ricordarci? Di “continuare a sopportarci gli uni gli altri” e di continuare “a perdonarci senza riserve”.


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