Conoscete il Conoscitore

Conoscete il Conoscitore

Pensiero del Giorno



Il Paradiso della Pace è in voi

Dovunque, gli esseri umani sprecano i preziosi anni concessi loro sulla terra dedicandosi a cose vane: lodarsi, promuovere i propri interessi, esaltarsi ad ogni costo, diffamare gli altri e rovinarne la reputazione, scandalizzare il buono e adulare il cattivo, parlare frivolamente o irresponsabilmente, attizzare i fuochi dell’odio o gettar fango, fare le cose in fretta e furia senza preoccuparsi dei danni provocati.

Le persone cercano di sapere tutto sugli altri ma non di apprendere su sé stessi.

Il tentativo di apprendere sul Conoscitore è chiamato Sadhana; la conoscenza che riguarda il Conoscitore è l'Atma Vidya. L’essere umano può vivere in pace dovunque tramite quella conoscenza perché, se sapete di essere una scintilla del Divino al pari di tutti gli altri, guardate tutti con reverenza e amore vero. Allora il cuore è colmo di gioia suprema e le affermazioni dell’ego sono inefficaci.

L’essere umano cerca la gioia in luoghi distanti e la pace in angoli tranquilli, ma la fonte della gioia è nel cuore e il paradiso della pace è in lui stesso; egli deve portare con sé le sue paure, le ansie, i pregiudizi e le perversioni meschine persino quando cammina sulla Luna. Abbiate fede in Dio e nella correttezza del vivere morale; così potete avere pace e gioia qualunque sia il piatto che la sorte vi offre.


Soltanto l’Amore può dare la contentezza e la pace durature

Bontà, compassione e tolleranza: seguendo queste tre strade si può vedere la Divinità in sé e negli altri. Oggi, la gente condanna la tenerezza del cuore come fosse debolezza, codardia e mancanza di intelligenza; si dice che anche il cuore debba essere indurito contro la pietà e la carità, ma questa via porta alla guerra, alla distruzione e alla recessione. Soltanto l’amore dona la contentezza e la pace durature, solamente la condivisione può ridurre l’infelicità e moltiplicare la gioia.

L’essere umano è nato per condividere, per servire e dare, non per arraffare. Se installate la fede in Dio sull'altare del cuore come una verità preziosa, accogliete equanimemente i colpi e i fiori della fortuna.

L’essere umano può godere della gioia più elevata e la può condividere, tuttavia ora sta provando soltanto l’infelicità e la sta partecipando agli altri.

Una volta, un re regalò ad un boscaiolo una piantagione di legno di sandalo come ricompensa per un atto di ospitalità che ricevette da lui. Il taglialegna non si rese conto del valore del legno, né indagò sul significato del profumo che emanava, per cui tagliò tutti gli alberi, li bruciò e ne fece carbone da vendere. Molte persone sprecano la vita, fanno carbone del legno di sandalo e sono contente dei pochi spiccioli che ne ricavano.

Per mezzo della preghiera, voi potete ricevere la Grazia di Dio; la preghiera vi salva dalla schiavitù dei sensi. Se onorate Dio e sentite di essere vitalizzati dalla Sua Volontà, venite liberati della rabbia, dell’ansia, del pregiudizio e dell’invidia; queste caratteristiche vi rovinano fisicamente e mentalmente. In qualunque momento proviate avidità o risentimento, cercate di controllare tali emozioni, trattatele come fossero malattie, trovate la cura e dominatele.

Un monaco, che camminava lungo un sentiero nella giungla, fu seguito da una banda di attaccabrighe che lo coprirono di insulti. Prima di giungere al bordo della foresta, il monaco sedette su una roccia e li incoraggiò a fare del loro peggio. Li avvisò che in quel posto avrebbe incontrato un gruppo di suoi devoti, i quali si sarebbero arrabbiati per il comportamento che avevano tenuto e per cui li avrebbero picchiati.


La disciplina è il segno distintivo della vita intelligente

L’essere umano è fatto fondamentalmente di amore, pace e verità, è l’incarnazione di questi tre, il che equivale a dire che è l’incarnazione della Divinità. Egli dovrebbe comportarsi soltanto in base a questi tratti fondamentali, ma li copre con le qualità bugiarde dell’io e del mio macchiando così la propria personalità; il problema della religione è costituito dovunque dal non sapere come liberarsi di questa macchia. I bhajan e il namasmarana sono dei metodi ottimi per purificarsi. La mente deve soltanto trattenersi sulla dolcezza di ogni Nome e così diventare dolce. Questi esercizi vanno portati avanti con disciplina regolare, con la consapevolezza del fatto che danno risultati buoni, non devono degenerare in un’abitudine meccanica, che è parte di un programma intenso.

La disciplina è il segno distintivo di una vita intelligente. I genitori non devono permettere ai figli di sfuggire al loro controllo e vagabondare senza bussola né àncora. Molti genitori nutrono e coccolano i figli; poi, nel nome della libertà, lasciano che scelgano i loro amici e piaceri. Spesso li portano a vedere degli spettacoli senza curarsi dell’impressione che questi provocano sulle loro menti ancora delicate. Essi ospitano gli amici dei figli senza indagare sui loro precedenti, né sulle loro abitudini; incoraggiano i figli persino a bere e fumare non sapendo che un giorno dovranno pentirsene. Con queste azioni, essi dichiarano di essere nemici della loro progenie.


La regola d’oro della vita

Io amo i bambini, ne ho grande cura. Do loro molta attenzione e, al momento giusto, do dei consigli adatti sia a loro, sia ai genitori.

Io insisto sulla disciplina, sull'obbedienza rispettosa ai genitori, sul mangiare e giocare con misura, sulla destinazione rigorosa del tempo allo studio, ai bhajan, alla meditazione, ecc. Raccomando anche delle forme di servizio come l’assistenza ai malati. Condanno i discorsi frivoli, il vivere nel lusso, le abitudini dannose, i film e le comiche dell’orrore, le amicizie epistolari, gli abiti stravaganti e le pettinature eccentriche che mirano ad attrarre l’attenzione. Queste cose spingono pian piano i ragazzi e le ragazze su strade disoneste e immorali.

La disciplina vi insegna a sopportare la delusione; così saprete che il percorso della vita ha sia le salite che le discese, che ogni rosa ha le sue spine. Le persone vogliono le rose senza spine, considerano la vita una sequenza di piaceri dei sensi, un pic-nic continuo e, quando questo non si verifica, incolpano gli altri. Come può progredire la società se ognuno si preoccupa soltanto del proprio piacere? Come possono sopravvivere i deboli? ‘Mio, non tuo’, questo senso di avidità è la radice di tutto il male e questa distinzione viene applicata anche a Dio: ‘Il mio Dio, non il Tuo. Il tuo Dio, non il mio’.

Voi dovete esaminare ogni azione per scoprire se causi pena agli altri; se è così, allontanatevene. Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi. Questa è chiamata ‘regola d’oro’, è la prova migliore che aiuta a distinguere il giusto dall'errato. Se una persona possiede qualcosa che vi piacerebbe avere, non la rendete infelice sottraendogliela: vorreste che qualcun altro vi sottraesse qualcosa che vi piace?

Imparate a servire le persone per quanto potete, imparate a rispettare i genitori, gli insegnanti e gli anziani; essi hanno sempre a cuore il vostro progresso. Quando tornate ai villaggi, unitevi alle Squadre di Servizio, impegnatevi nei programmi di bhajan e studiate con i membri locali.


Estratto dal Discorso di Bhagavan tenuto a Hyderabad nell'Aprile del 1973

Da “Sanathana Sarathi” del Giugno 2021





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