Confusione, bugie e fake news. Benvenuti al vertice della NATO

Il recente vertice della NATO vi ha lasciato storditi e confusi? Non preoccupatevi. È stato fatto apposta. L'idea dei leader mondiali e di Biden è quella di parlare di maggiori spese per la difesa e di un'imminente guerra con la Russia, per poi sedersi e vedere i risultati, se qualcosa di tutto ciò si attacca ai governi degli Stati membri, alla stampa e al pubblico in generale.

La NATO ha approvato un pacchetto relativamente piccolo di spese militari per il prossimo anno, ma l'incontro stesso è sembrato avvolto da bugie, doppi sensi e doppiezze. Dov'era la verità? O forse gli stessi membri della NATO sono così confusi e non hanno idea di dove stia andando la guerra in Ucraina? Le notizie sembravano rientrare in tre categorie principali di fake news. 1. Bugie vere e proprie 2. Mezze verità basate sull'ideologia 3. Fake news che hanno un obiettivo particolare. Fake news che hanno un obiettivo particolare e una strategia a lungo termine.

"I membri della NATO si sono impegnati a sostenere un 'percorso irreversibile' verso la futura adesione dell'Ucraina, oltre a maggiori aiuti", si legge in un titolo. Questo è stato un buon esempio di fake news, poiché tutti i capi della NATO sanno che non è possibile che l'Ucraina entri a far parte della NATO, perché sarebbe una provocazione troppo forte nei confronti di Putin e potrebbe significare un inasprimento della guerra. Persino la stessa NATO ha rilasciato una dichiarazione una settimana prima, dicendo che l'Ucraina non può entrare nella NATO perché "troppo corrotta". Ma gli spin doctor della NATO non leggono nemmeno la loro stessa propaganda?

Sebbene in un vertice a Washington DC non sia stata concordata una tempistica formale per l'adesione dell'Ucraina all'alleanza militare, i 32 membri dell'alleanza militare hanno affermato di avere un sostegno "incondizionato" allo sforzo bellico dell'Ucraina. Ma anche questo non è vero. La spesa della maggior parte dei Paesi occidentali è in calo. Forse il "sostegno incrollabile" era più ideologico, ma c'è da dubitarne quando si guardano i sondaggi. Naturalmente, ciò che si intende è che le élite non si sono mosse, ma c'è anche una certa flessibilità in questa interpretazione.

Se si guarda alla spesa e al kit militare, la maggior parte concorda sul fatto che c'è ancora un forte sostegno. Ma è qui che iniziano a emergere le vere e proprie bugie, soprattutto per quanto riguarda gli aerei, che dovrebbero essere una svolta epocale. Prima c'era la fanteria, poi i carri armati, quindi i missili a lungo raggio. E dopo il fallimento di tutto questo, la nuova moda è il combattimento tra cani nei cieli. Dove andremo dopo che questa sarà persa? Nello spazio, l'ultima frontiera?

La NATO ha annunciato un'ulteriore integrazione con le forze armate ucraine e i suoi membri si sono impegnati a fornire aiuti per 40 miliardi di euro (43,3 miliardi di dollari) nel prossimo anno, tra cui jet da combattimento F-16 e supporto alla difesa aerea. Ma il commento di Anthony Blinken ha spiazzato tutti. In una conferenza stampa ha dichiarato che questi caccia saranno nei cieli prima del previsto.

"Sono anche lieto di annunciare che, mentre parliamo, è in corso il trasferimento di jet F-16, provenienti dalla Danimarca e dai Paesi Bassi", ha detto Blinken.

"E questi jet... voleranno nei cieli dell'Ucraina quest'estate per assicurarsi che l'Ucraina possa continuare a difendersi efficacemente dall'aggressione russa".

Quest'estate? Come è possibile, visto che i piloti ucraini hanno bisogno di un addestramento minimo per questi caccia di vecchia generazione. O si tratta di una bugia spudorata solo per rendere più sexy la narrazione, visto che la NATO sembra quasi sempre perdente nella guerra in Ucraina, oppure ci saranno piloti statunitensi a pilotarli. E dato che i razzi Storm Shadow di fabbricazione britannica vengono sparati in Russia, con a bordo soldati britannici, si potrebbe immaginare un simile atto di stupidità poco edificante da parte di Blinken. Si dice che sulle riviste di volo siano apparsi annunci di piloti in pensione per "lavorare all'estero". È questo il grande piano?

Ma sono gli stessi Stati membri a essere i più confusi, perché nonostante il clamore non c'è unità all'interno della NATO sul modo migliore di procedere. Con il britannico Keir Starmer che si è schierato a favore della guerra in Ucraina e del sostegno alla NATO, alcuni hacker sono rimasti confusi dalla sincerità di questa mossa. In precedenza, nei mesi precedenti le elezioni in Gran Bretagna, Starmer aveva dichiarato che non avrebbe appoggiato l'aumento del 2,5% delle spese per la difesa concordato da Rishi Sunak. Ora dice che lo farà. O forse no? In concomitanza con la stampa della NATO, un articolo pubblicato nel Regno Unito dal titolo "I laburisti non aumenteranno le spese militari senza crescita economica, dice il ministro" potrebbe irritarlo.

Il governo laburista non aumenterà la spesa militare se non sarà in grado di far crescere l'economia, ha dichiarato il ministro delle forze armate Starmer.

Luke Pollard ha dichiarato il 10 luglio che il governo "vuole raggiungere l'obiettivo promesso dall'ex primo ministro Rishi Sunak, ma non sarà in grado di farlo senza la crescita economica".

I suoi commenti minano quelli del premier e arrivano mentre quest'ultimo ha iniziato una visita di due giorni a Washington DC per il summit del 75° anniversario della Nato, facendo apparire Starmer un po' stupido e scollegato dalle politiche del suo stesso governo.

Pollard ha dichiarato al programma Today di Radio 4 della BBC: "Il modo per aumentare la spesa pubblica per la difesa, per le scuole, gli ospedali o le prigioni, è far crescere la nostra economia. Se non facciamo crescere la nostra economia, non ci saranno i soldi per sostenere quei servizi pubblici e le ambizioni che abbiamo - e questo include la difesa".

Ops.

Pubblicato in partnership su Strategic Culture

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

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